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Sanità, l’ospedale di Senigallia penalizzato dal piano regionale?

Il Meetup M5S critica: V Commissione consiliare "poco incisiva" e Amministrazione comunale "disinteressata"

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L'ospedale civico di Senigallia, tra via Rossini, via Po, stradone Misa e via Cellini

Il 21 gennaio 2014, alle ore 18, si è riunita la IV commissione consiliare. Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco Mangialardi e l’Assessore alla Sanità Volpini. Quest’ultimo ha relazionato circa la nuova riorganizzazione Sanitaria Regionale, in applicazione al Piano Socio-Sanitario 2012-2014, e come questa, a suo dire, inciderà sulla Struttura Ospedaliera senigalliese.

A Senigallia la nuova riorganizzazione regionale manterrà le Unita Operativa Complesse (U.O.C.) di Chirurgia, di Medicina, di Ortopedia (quest’ultima però privata di alcune specificità) e Traumatologia, di Nefrologia, di Ginecologia (ancora non del tutto risolta la questione dei punti nascita), di Pediatria (da verificare la questione della neonatologia); ma ne “dequalifica”, passandole da “Complesse” a “Semplici Dipartimentali” (cioè senza un Primario), ben cinque (radiologia, oculistica, neurologia, oncologia, laboratorio analisi) ed a “Semplice” la fisiatria (quest’ultima pare diventi dipendente da Jesi).

Anche i due Reparti/Unità Operative di specialistica medica e chirurgica, la Gastroenterologia e l’Otorinolaringoiatria, che ci sono stati cortesemente concessi, sono confermate Unità Operative Complesse, ma non è del tutto chiaro come lo saranno nei fatti, considerando il numero esiguo di medici in organico presenti che non permettono o non permetterebbero, almeno per il momento, la copertura assistenziale necessaria come invece da Normativa Nazionale.

A questo si aggiunge la mancanza inoltre da oramai quasi 5 anni di un primario per l’UOC di ORL sostituito da un facente funzioni, riconfermato di 6 mesi in 6 mesi, in barba alla normativa nazionale (DPR. 483 e 484/1997, art. 17 bis del dlgs 502/1992 e successive integrazioni).

Quali cittadini, utenti, pazienti riteniamo simili decisioni imposte dall’alto, del tutto inconcepibili, frutto solo di una logica di potere, attuata dal partito dominante, che non tiene conto né delle professionalità e specificità di alcune Unità Operative senigalliesi nè della loro storia nè tantomeno della “vocazione turistica” della città di Senigallia. Decisioni estremamente penalizzanti per il nostro Ospedale a vantaggio soprattutto della città di Jesi, preso sin da ora come futuro Presidio Unico Ospedaliero dell’Area Vasta n.2, area di appartenenza della nostra struttura sanitaria.

La logica della Regione, asserisce l’Ass. Volpini, è stata quella di riorganizzare i servizi, salvo verificare, diciamo noi, che si è trattato solo di un mero risparmio economico con relativo spostamento di risorse verso Jesi e finanche Fabriano.
Ma sarà un vero risparmio? E per chi? Per la regione, forse, che con quegli stessi soldi potrà premiare, ancora una volta, i soliti dirigenti noti, la solita cerchi di amici degli amici, o magari, perché no, comprare un’altra palazzina a Fabriano.
Non certo per i cittadini che si troveranno in condizioni estremamente sfavorevoli a dover viaggiare in lungo ed in largo per tutta l’Area Vasta 2 (Jesi, Osimo, Fabriano) o in tutta la Regione in caso di necessità.
Ma allora era proprio “virtuosa” la nostra regione?

Tutto questo sembra essere avvenuto sotto gli occhi e il disinteresse dell’Amministrazione Comunale che pare non si sia mossa adeguatamente, tenendo all’oscuro, da quello che è sembrato di capire nella stessa serata, gli stessi consiglieri di maggioranza che si sono lamentati, quindi, di non essere stati messi nelle condizioni di contrastare ciò che stava avvenendo.

La IV° Commissione ci è sembrata assai poco incisiva e carente dal punto di vista del coinvolgimento, oltre che dei consiglieri anche delle organizzazioni sindacali di categoria, dei gruppi di interesse, dei cittadini, del Tribunale del Malato, non riuscendo pertanto, o forse non volendo, reperire tutte quelle informazioni tecniche necessarie per entrare nello specifico sul perché di tali decisioni, sul perché molte U.O.C. sono state cassate dal territorio di Senigallia e riassegnate ad altri, sul perché anche quelle rimaste continuino ad andare avanti solo ed esclusivamente grazie all’abnegazione del personale, medico, e paramedico, in una ormai cronica e duratura mancanza di organico ed, in taluni casi, di macchinari adeguati.

Se già il 30 settembre 2013 la Giunta aveva approvato la delibera definitiva per il riordino delle reti cliniche sul territorio regionale, avendo “recepito le osservazioni della V Commissione consiliare e avendo trovato una condivisione con i rappresentanti dell’Anci Marche (Associazione nazionale Comuni italiani)” noi, del MoVimento 5 Stelle, noi semplici cittadini, ci chiediamo:

– Il nostro Sindaco ha delle responsabilità in tutto questo?
– La normativa regionale non prevedeva forse, fin dal principio di questo processo riorganizzativo, la consultazione dei Sindaci ed in particolare del Presidente della conferenza dei Sindaci?
– Che tipo di parere è stato espresso in sede di consultazione, da quest’ultimo? Forse positivo?
– Avrebbe potuto la nostra amministrazione muoversi prima, molto tempo prima, una volta a conoscenza dei piani della regione, e non solo ora che “i buoi sono scappati dalla stalla”?

A noi sembra che la logica sia stata solo quella di togliere ed assegnare “qualità sanitaria” esclusivamente in base al peso politico che ogni territorio porta. Evidentemente il nostro sembra avere poca forza o forse, l’interesse dei nostri politici, a non scontentare il “partito” in vista di candidature ad incarichi regionali o di maggiore peso, ha avuto la meglio, facendo si che il tutto venisse gestito nel silenzio più assoluto.

La riunione è quindi terminata con l’impegno del Presidente della IV° Commissione ad una nuova convocazione, nel più breve tempo possibile, al fine di organizzare, sentiti i pareri di tutti i soggetti interessati, risposte e/o strategie adeguate.
Ed in quest’ottica anche il Sindaco, presente sino alla fine, ha dichiarato che qualora la Commissione produrrà proposte concrete e alternative sarà suo impegno portarle avanti. E noi ce lo auguriamo!

dal Gruppo di lavoro alla persona, sanità e welfare
MeetUp Movimento 5 Stelle

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