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Giornata della Memoria: intervento di Mangialardi alla Sinagoga di Senigallia

"Revisionismo, razzismo, odio e ignoranza sono i nemici da combattere con conoscenza, rispetto e cultura"

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Maurizio Mangialardi

“Siamo davvero felici di ritrovarci qui insieme alla comunità ebraica del nostro territorio in occasione della Giornata della memoria, che si celebra in coincidenza con la data della liberazione del lager di Auschwitz Birkenau, luogo nel quale persero la vita oltre un milione di deportati ebrei.

Una giornata per non dimenticare quella lunga sequela di orrori che caratterizzò la persecuzione nazifascista ai danni degli ebrei. Non dimenticare, perché il silenzio sarebbe un dono troppo grande per i carnefici e la sofferenza per i sopravvissuti e i parenti delle vittime sarebbe doppia. Tutte le volte che ci vediamo in occasione delle celebrazioni legate alla giornata della memoria ci ripetiamo una verità fondamentale. Coltivare con cura la memoria non è un esercizio utile soltanto sotto il profilo della rievocazione storica ma è un atto fondamentale per vivere in maniera più consapevole il presente, individuando tempestivamente i germi dell’intolleranza e del razzismo ogni volta che questi si ripropongono alla ribalta del mondo.

Ecco, sono convinto che oggi più che mai la scena italiana e quella mondiale siano infestate da rigurgiti di odio e di razzismo e tutto questo renda indispensabile conoscere prima e ricordare poi la stagione dolorosa della Shoah. I segnali sono davvero inquietanti e basta scorrere i giornali per rendersene conto.

Le teste di maiale inviate in Sinagoga e all’indirizzo della Comunità ebraica romana con un gesto che unisce allo sfregio religioso la simbologia dei rituali mafiosi; la “negritudine” come argomento politico usato per criticare un Ministro della Repubblica da forze rappresentate in Parlamento; l’antisemitismo come parte integrante della piattaforma politica di numerosi partiti che nascono in tutta Europa.

Si tratta di fenomeni molto pericolosi, che non possiamo derubricare a folklore politico. No, sono germi di intolleranza e violenza che potrebbero minare la salute del nostro tessuto democratico e per questo vanno combattuti facendo leva su una nuova cultura della giustizia, della legalità, dell’accoglienza, del rispetto sacro ed inviolabile della dignità umana.

Perché non attenderemo in silenzio, come è accaduto in passato, l’affermarsi di una legislazione speciale con l’effetto di emarginare gli ebrei dalla vita sociale e dalle professioni; non attenderemo di veder partire dal Binario 21 della stazione centrale di Milano i treni della morte destinati ai campi di concentramento.

Vogliamo dire adesso con tutta la forza che abbiamo quello che sentiamo nei nostri cuori: mai più. Mai più genocidi, mai più persecuzioni feroci come quelle perpetrate dai nazisti e dai fascisti ai danni degli ebrei. Mai più.

Il nemico più pericoloso da sconfiggere è il revisionismo, l’idea malsana che qualcuno tenta di far circolare secondo la quale il genocidio degli ebrei è stata soltanto un’abile invenzione propagandistica. E’ questo il senso aberrante delle scritte apparse in questi giorni nei muri di Roma. “Olocausto menzogna” oppure “Anna Frank bugiardona”. Ecco c’è un particolare che ci dice parecchio sull’identità di questi criminali (io li chiamo così) autori delle scritte ingiuriose: Anna Frank l’hanno scritto con l’h ed è diventata Hanna Frank. Un errore frutto non solo della violenza verbale ma anche dell’ignoranza.

Tutto questo ci dice che le armi per sconfiggere la barbarie del revisionismo sono quelle della memoria, dell’impegno civile e della conoscenza, una conoscenza da tramandare alle giovani generazioni con una sorta di ideale staffetta sotto il segno della multiculturalità, del rispetto della dignità dell’uomo e delle sue libertà politiche e religiose.

A Senigallia la giornata della memoria si riempie di contenuti particolarmente sentiti in virtù dell’autentico sentimento di pace e giustizia che anima la nostra gente ed anche perché la comunità ebraica è da sempre un pezzo importante della nostra comunità locale. Anche quest’anno celebriamo le Giornate della Memoria in collaborazione con la Comunità Ebraica di Ancona, con la Diocesi di Senigallia e con l’Associazione NonCantoPerCantare attraverso un ricco calendario di testimonianze, film e concerti.

Sarà la musica a fare da protagonista, la musica così importante nella cultura ebraica. Perché, come ha ricordato Renzo Gattegna presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, “un popolo si uccide non solo ammazzando le persone, ma anche sopprimendone la cultura”.

Per questo con il linguaggio universale della cultura e della musica noi vogliamo rendere omaggio alle tante vittime ebree dello sterminio nazista, per non dimenticarle mai.

Grazie a tutti.

Il Sindaco
Maurizio Mangialardi

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