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Il futuro della Sacelit passa per il ricorso di Lanari contro Banca Marche

Dopo l'udienza di febbraio si potrà sapere se verranno riaperte le linee di credito e il cantiere

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Onoranze Funebri F.lli Costantini
L'area del cantiere ex-Sacelit, a Senigallia: lavori fermi dall'ottobre 2013

Sono in “gioco” circa 264 milioni di euro. E sul loro futuro se ne saprà qualcosa di più a seguito dell’udienza (18 febbraio) che dovrà decidere in merito al ricorso del costruttore e imprenditore edile Pietro Lanari sull’interruzione delle linee di credito (prima concesse e poi revocate) da parte di Banca Marche e Banca Tercas.

Una decisione che tutta Senigallia attende, non solo per conoscere il futuro di Banca Marche – in via di pesante ristrutturazione aziendale dopo la scoperta di un passivo da 800 milioni di euro e il commissariamento da parte di Bankitalia – , ma anche per le sorti di uno dei quartieri più chiacchierati della città, l’ex Sacelit-Italcementi.

Nell’area infatti a ridosso del porto recentemente intitolato “Della Rovere” insiste un cantiere deserto dal quale sono state rimosse anche le gru, che doveva rappresentare la rinascita cittadina e l’ulteriore sviluppo abitativo e turistico grazie al progetto Portoghesi. Di tutto ciò è rimasta solo la base delle fondamenta, da cui non si è alzato più nulla proprio perché le contrazioni dei crediti concessi a Lanari hanno messo in crisi la ditta “La Fortezza srl” che aveva firmato l’accordo di convenzione con il Comune di Senigallia.

L’imprenditore anconetano ha chiesto – con un provvedimento d’urgenza ex art. 700 – l’immediata riapertura delle linee di credito paventando un “danno grave e irreparabile” – in modo da far ripartire i cantieri aperti e poter vendere gli appartamenti, manovra dopo la quale vedrebbero la luce anche le opere pubbliche che il Comune aveva chiesto e inserito nella convenzione (per un totale di quasi 20 milioni di euro), come il sottopasso di via Mamiani, quasi concluso ma mai aperto.

Commenti
Ci sono 4 commenti
arcimboldo 2014-01-24 08:23:53
E' una notizia simpatica e tranquillizzante!!!. Sicuramente è sorprendente che il Sig. Lanari chieda l'apertura delle linee di credito a Banca Marche e le fa causa, o almeno ci prova. Ma non è il Sig. Lanari che deve i soldi alla Banca? Se la Banca gli ha richiesto il rientro (?) un motivo ci sarà pure. O il rientro delle esposizioni vale solo per i comuni mortali? Ai posteri l'ardua sentenza.
maria garbini 2014-01-24 09:25:48
RIprovo a chiedere: vorrei sapere chi (in consiglio comunale) abbia votato contro l'angelica zarina, il suo delfino e compagnucci per il perdurante sequestro di via Mamiani con la fallimentare lottizzazione borgo torri...... suddito n.d.
Francesco M. 2014-01-24 14:08:31
L' apertura del sottopasso è stata un' altra promessa del sindaco mai mantenuta. Mannagia me che l'ho votato!
Lassie
Lassie 2014-01-24 14:45:49
Banca Marche ha un passivo di 800 milioni e il Sig. Lanari chiede l'immediata riapertura delle linee di credito che ammontano a 264 milioni di euro, come scritto nell'articolo. Quindi un giudice dovrebbe dare l'ok per una somma che è esattamente il 33% dell'intero passivo di Banca Marche??? Follia pura! E intanto Senigallia paga e subisce le follie "monumentali" delle giunte di sinistra, che prima sbandierano ai quattro venti opere megagalattiche che, immancabilmente, rimangono poi delle incompiute! Nel frattempo il sottopasso è chiuso, e lo sarà non si sa per quanto, con tutti i disagi possibili per i senigalliesi. Angeloni - Mangialardi, li avete votati e questi sono i risultati.
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