Battisti (Gruppo Partecipazione) sulla messa in sicurezza dell’ex Arena Italia
Battisti: "L'amministrazione ha voluto trasformare un atto dovuto in una conquista di civiltà"
Nella giornata di martedì 21 gennaio, in una conferenza stampa, la Giunta Mangialardi ha presentato, come se fosse un grande traguardo raggiunto, quello che era un atto dovuto, sollecitato dai cittadini del Rione Porto e raccomandato (poi prescritto) dal Comune sin dal 2009: la demolizione e la messa in sicurezza, a carico dei proprietari, dell’ex Arena Italia, la più grande discarica d’amianto esistente nel Centro Storico.
Nel presentare il programma dei lavori, Mangialardi e Ceresoni hanno voluto enfatizzare la portata della variante urbanistica generosamente concessa alla proprietà, con alcune affermazioni che meritano una replica:
• Ceresoni ha parlato di una cubatura dell’edificio esistente di circa 8500 metri cubi, omettendo di specificare che tale volumetria è rappresentata in gran parte dallo spazio delimitato dalla tettoia dell’Arena, una struttura fatiscente e parzialmente aperta ai lati che solo con grande indulgenza si può definire “volumetria esistente”. Quello di riconoscere le strutture fatiscenti come volumetria è un vizio ricorrente di questa Amministrazione. Anche alla grande incompiuta di via Rodi, il palazzo in costruzione sul bastione delle mura, è stato riconosciuto come “volumetria esistente” un grosso e instabile capannone di lamiera un tempo destinato a deposito di rottami. Da un Assessore all’Urbanistica che ha la parola “ambientalista” nel suo curriculum ci aspetteremmo una maggiore prudenza nel presentare certe soluzioni speculative;
• lo stesso Ceresoni parla di una riduzione della superficie edificabile ottenuta con la variante, omettendo di ricordare che il Piano Cervellati prevedeva una superficie edificabile di soli 750 mq e un edificio alto 7,80 metri che sono diventati rispettivamente 1234 mq e 13,20 metri. L’equivoco si ottiene confondendo la superficie fondiaria con la superficie utile lorda, ma tutto è utile per rappresentare una riduzione del carico urbanistico che non esiste;
• la pretesa di nascondere con un edificio in stile classico un palazzo degli anni ’70 rappresenta una forzatura per il Rione Porto, è come nascondere una discarica con il tendone di un circo. Non a caso abbiamo parlato di falso storico, dato che di quella tipologia di edificio, imitazione dei palazzi settecenteschi che abbiamo in altre zone del Centro Storico, non c’è traccia all’interno del Rione. Non c’è traccia di continuità con l’esistente, c’è solo la necessità di rendere gradevole ed accettabile un grosso edificio in un contesto storico – architettonico molto delicato;
• se Ceresoni ha tentato di portare giustificazioni di tipo tecnico alla variante, il Sindaco Mangialardi si è generosamente adoperato in quella che è la sua attività prevalente in questi incontri con la stampa, la delegittimazione dell’Opposizione e il dileggio del dissenso, sulle tracce (ma era già un esperto del settore) del suo nuovo modello, Renzi. Sul giornale leggiamo di “qualche Consigliere che si permette di criticare ancora aspetti che non conosce, certi discorsi superficiali andrebbero fatti al bar, tra uno scambio di calcio mercato e l’altro”. Caro Sindaco, qui l’unico che fa un mercato sei tu, ma di metri cubi edificabili, una specie di Fantacalcio sul territorio, confidando in una ripresa del mercato immobiliare tutta da dimostrare, ma a cui stai già srotolando il tappeto rosso, con generose iniezioni di cubatura, oggi all’ex Arena Italia e domani chissà dove. Noi ci limitiamo a dissentire e a presentare alternative, almeno finché sarà permesso;
• e infine un’ultima annotazione sul lessico dell’Amministrazione, impreziosito da termini come “rigenerazione urbana” e “quinta urbana“, un’evoluzione del linguaggio utile per nascondere varianti urbanistiche ad hoc per chi ne avesse bisogno. Dopo anni di “recuperi” e “riqualificazioni” sono stati trovati dei nuovi termini per presentare quello che può avere una sola efficace sintesi: il Cemento.
da Paolo Battisti e Roberto Mancini (Gruppo Partecipazione)
Luigi Rebecchini (Gruppo Misto)
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/GruppoPartecipazioneSenigallia
Sudditi senigalliesi,
siete tranquilli che avvenga in legale sicurezza la bonifica dell’arena Italia, mi rivolgo ai genitori dei piccini del nido di fronte all’arena, ai viciniori e agli operai che stanno togliendo l’amianto? Licaone
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