Corruzione e appalti truccati, sotto sequestro l’Edra Ambiente di Senigallia
Maxi-operazione delle fiamme gialle di Reggio Calabria: 16 arresti e sequestri per 40 milioni di euro
16 le persone arrestate, 45 le perquisizioni in diverse zone d’Italia, 40 i milioni di euro sequestrati tra società e patrimoni aziendali. Sono questi i numeri dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria all’alba di martedì 21 gennaio 2014 che dalla Calabria arriva fino a Senigallia e coinvolge anche Toscana e Veneto.
Le indagini per corruzione e appalti truccati – coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria – avrebbero rivelato la presenza di un “cartello” che sistematicamente “pilotava” l’aggiudicazione degli appalti pubblici agli imprenditori amici, ipotizzando dunque il reato di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa degli appalti, alla corruzione e alla rivelazione di segreti d’ufficio per imprenditori, dipendenti e funzionari pubblici.
L’operazione denominata “Ceralacca 2” – che segue le indagini concluse nel marzo 2012 e ne approfondisce alcuni rapporti tra gli imprenditori – ha visto venir coinvolta tra le varie società delle quattro regioni italiane – ora sequestrate assieme al patrimonio aziendale, ai crediti e ai coni correnti – anche l’Edra Ambiente di Senigallia.
Di seguito pubblichiamo la nota stampa della GdF del comando provinciale di Reggio Calabria.
Dalle prime luci dell’alba, i Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria – Nucleo di Polizia Tributaria – Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata e Gruppo Tutela Economia – stanno eseguendo, su tutto il territorio nazionale, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nei confronti di 16 soggetti, responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, corruzione e alla rivelazione del segreto d’ufficio, nonché il sequestro di 12 società e beni per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro. È stata, inoltre, notificata la misura dell’interdittiva dall’esercizio dell’impresa nei confronti di un ulteriore imprenditore.
L’attività conclusa in data odierna (martedì 21 gennaio 2014, Ndr), che ha consentito la completa e definitiva disarticolazione di un pericoloso gruppo criminale/imprenditoriale in grado di “pilotare” sistematicamente l’andamento e l’aggiudicazione di numerosi appalti pubblici, è la diretta conseguenza degli approfondimenti investigativi successivi all’esecuzione dell’operazione denominata “Ceralacca”, conclusasi nel marzo 2012.
L’analisi e lo studio approfondito della copiosa documentazione sottoposta a sequestro nel corso delle perquisizioni, in particolare gli incartamenti delle gare truccate, le prolungate e approfondite attività di riscontro eseguite e le ulteriori risultanze investigative, hanno consentito di confermare come tutti i soggetti segnalati, appartenenti al sodalizio riconducibile al cosiddetto “Gruppo BAGALÀ”, già raggiunti da provvedimenti cautelari personali, avevano ricoperto un ruolo ben delineato, strutturato e determinante per il buon andamento della stessa organizzazione e di individuare, inoltre, anche l’identità degli imprenditori, che unitamente ai Bagalà si prestavano a realizzare il meccanismo di un illecito e consolidato “cartello”, basato sulla raccolta dei preventivi e sulle collusioni con gli impiegati pubblici che consentiva al gruppo criminale di determinare la vittoria degli appalti, in favore di una delle imprese facente parte del predetto cartello.
In pratica, proprio grazie alla simultanea e “prezzolata” compartecipazione di impiegati/funzionari pubblici e compiacenti imprenditori collusi, il Gruppo BAGALÀ ha realizzato quell’apparentemente inattaccabile “SISTEMA BAGALÀ” in grado di garantire l’ingiusto profitto attraverso l’acquisizione, diretta e/o indiretta, la gestione ed il controllo di numerosi e rilevanti appalti pubblici banditi non solo dalla locale S.U.A.P., ma anche dalla società a partecipazione pubblica regionale denominata SO.R.I.CAL. S.p.A..
Infatti, proprio grazie alla connivenza, a seconda dei casi, di funzionari e/o di impiegati intranei alle stazioni appaltanti, le indagini hanno dimostrato come i BAGALÀ avevano avuto, addirittura, la disponibilità delle buste contenenti le offerte presentate relativamente ai singoli bandi e che, prima dell’espletamento effettivo della seduta di aggiudicazione, provvedevano abilmente ad aprire e poi richiudere, modificando opportunamente quelle presentate dalle proprie aziende – e/o da imprese “amiche” – condizionando a loro favore l’aggiudicazione della gara.
Le indagini condotte, inoltre, hanno permesso di accertare che la connivenza di funzionari ed impiegati è stata ottenuta dai BAGALÀ mediante atti di corruzione e/o di intimidazione, attraverso cui sono riusciti ad ottenere la collaborazione delle persone “utili” ai loro scopi e/o nei confronti di chi mostrava “titubanze”.
Tra le emergenze investigative non sono mancati anche numerosi riscontri circa reciproci scambi di “favori” con imprenditori “amici”, disposti a presentare “idonee” offerte in cambio di subappalti o, viceversa, che in alcuni casi venivano favoriti nell’aggiudicazione dei lavori, salvo l’obbligo di conferire parte degli stessi in subappalto secondo le precise indicazioni dei BAGALÀ.
Il modus operandi adottato dall’associazione aveva consentito di superare anche i controlli effettuati dalle Stazioni Appaltanti, in quanto – a tutti gli effetti pratici – la gara non presentava anomalie.
Nello specifico, le indagini che hanno portato all’operazione odierna hanno dimostrato, definitivamente, come il meccanismo messo in atto dai BAGALÀ si basasse su di un duplice fronte di azioni: da una parte la presentazione di offerte da parte di diverse imprese direttamente controllate dalla famiglia BAGALA’ o comunque che si prestavano a presentare offerte fittizie per le diverse gare, il cui contenuto era evidentemente noto sin dall’inizio agli indagati, mentre dall’altra parte, per le offerte presentate dalle imprese che non erano controllate né direttamente né indirettamente dai BAGALA’, essi avevano la necessità di impossessarsi delle buste di gare per conoscerne il contenuto. Per tale ragione i BAGALÀ avevano la necessità di entrare nella sede della S.U.A.P., grazie all’aiuto dei dipendenti pubblici DE CLARITI STRESA Antonio e D’AMICO Luigi, ovvero dei funzionari/impiegati SO.R.I.CAL. S.p.A., i quali erano completamente asserviti agli scopi illeciti del sistema BAGALÀ.
Pertanto, a coronamento delle investigazioni, in data 21.01.2014, sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti di:
1. BAGALA’ Francesco, nato a Gioia Tauro 02.04.1985;
2. VESCIO Luca, nato a Lamezia Terme (CZ) il 15.5.1980;
3. SICILIANO Massimo, nato a Catanzaro il 23.11.1970;
4. GAGLIARDI Isidoro, nato a Crucoli (KR) il 4.8.1969;
5. COSENTINO Luigi, nato a Cosenza il 6.4.1968;
6. RICCIO Giuseppe, nato a Crotone il 4.3.1966;
7. RICCIUTO Giulio, nato a Pizzo (VV) il 20.6.1970;
8. TETI Pietro Salvatore, nato a Soverato (CZ) il 6.8.1964;
9. DE SIENA CLERICUZIO Michele, nato a Catanzaro (CZ) il 14.5.1961;
10. CIANFLONE Francesco, nato a Serrastretta (CZ) il 5.5.1955;
11. ROMANO Andrea, nato ad Antonimina (RC) il 13.10.1967;
12. PELLE Nicola, nato a Locri (RC) il 13.1.1982;
13. MURDACA Beniamino, nato a Locri (RC) il 19.5.1980;
14. MONTIROSSO Marianna, nata in Svizzera (EE) il 3.7.1965;
15. BARRANCA Mariarosaria, nata a Melito P.S. (RC) il 5.6.1968;
16. MINGODARO Francesco, nato a Parghelia (CZ) il 21.6.1962;
nonché l’interdizione dall’esercizio di un’impresa nei confronti di SANTAGADA Franco, nato a Cosenza il 18.11.1965.
Contestualmente, è stato disposto il sequestro preventivo delle seguenti società, con tutti gli elementi presenti nel patrimonio aziendale (i crediti, gli articoli risultanti dall’inventario, i beni strumentali, la denominazione aziendale, l’avviamento), i conti correnti, nonché tutte le autorizzazioni all’esercizio dell’attività commerciale concesse dalle Autorità competenti:
1. CONDOTTE S.r.l., recante Partita Iva 03180120796, con sede a Serrastretta (CZ), Piazza Immacolata n. 4, esercente l’attività di “costruzione di opere di pubblica utilità per il trasporto di fluidi”;
2. G.S.C. S.r.l. unipersonale, recante Partita Iva 02328050808, con sede a Dosolo (MN), via Luciano Cerati nr. 84/B esercente l’attività di “Costruzione di edifici industriali e non residenziali”;
3. I.C.O.P. S.r.l., recante Partita Iva 01590820807, con sede ad Antonimina (RC), Contrada Bagni s.n.c., esercente l’attività di “costruzione di opere di pubblica utilità”;
4. PICEM di VESCIO Luca, recante Partita IVA 02581730799, con sede a Serrastretta (CZ), Piazza Immacolata – Migliuso, esercente l’attività di “installazione di impianti elettrici”;
5. EDRA AMBIENTE Soc. Coop., recante Partita Iva 00323030429, con sede in Senigallia (AN), via Cimabue nr. 1/3, esercente l’attività di “costruzione di opere di pubblica utilità per il trasporto di fluidi”;
6. CAPILUPPI Enzo S.r.l., recante Partita Iva 01660560200, con sede a Curtatone (MN), Strada Santa n. 18/A, esercente l’attività di “costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali”;
7. ADIGE Strade S.r.l., recante Partita Iva 02037570237, con sede a Trevenzuolo (VR), via Cadalora nr. 1, esercente l’attività di “costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali”;
8. ASTARTE S.r.l., recante Partita Iva 02538830809, costituita in data 29.07.2008, con sede a Locri (RC), via Oliveiro, esercente l’attività di “costruzione di edifici residenziali e non residenziali”;
9. Impresa Individuale GAGLIARDI ING. Isidoro, recante Partita Iva 02169690795, costituita in data 15.11.2001, esercente l’attività di “lavori generali di costruzione di edifici”;
10. COSTRUZIONI S.r.l., recante Partita Iva 02853330799, con sede in Amato (CZ) in c.da Massaro snc, avente ad oggetto “altre attività di lavori specializzati di costruzione n.c.a.”;
11. STEMAG S.r.l., recante Partita Iva 02253890806, costituita in data 22.12.2003, esercente l’attività di “costruzione di Edifici residenziali e non residenziali”;
12. Ditta Individuale SANTAGADA Franco, recante Partita Iva:02274380787, con sede in Villapiana (CS), in contrada Pantano nr. 10, avente quale oggetto l’attività di “Costruzione di Opere Idrauliche”.
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