Prima trasfusione per Giuseppe Castigliego
La prima donatrice sarebbe stata un'insegnante americana in vacanza in Thailandia
Grazie anche al tam tam mediatico è arrivato la prima trasfusione a Giuseppe Castigliego, il pizzaiolo 56enne attualmente ricoverato a Pataya in Thailandia. All’uomo ricoverato inizialmente per un’ulcera, è stato diagnosticato un tumore e una grave forma di anemia.
Proprio quest’ultima avrebbe debilitato così tanto la salute dell’uomo da non permettergli di affrontare il volo intercontinentale per tornare casa. Il 56enne necessitava urgentemente di una trasfusione di sangue ma il suo gruppo sanguigno, A Rh negativo sembrava introvabile nel paese.
Nella giornata del 18 gennaio sarebbe stata effettuata finalmente la prima trasfusione: un’insegnante americana in vacanza in quei luoghi si sarebbe resa disponibile. In coda, dopo di lei, ci sarebbero già altri volontari.
Tra gli ostacoli e le peripezie che i cari di Castigliego hanno dovuto superare, anche quelli burocratici; nella struttura ospedaliera thailandese in un primo momento sembra non volessero effettuare trasfusioni nel week end: per convincere i sanitari sembrerebbe sia dovuta intervenire la polizia locale.
Ora la speranza è che la prossima settimana, dopo altri cicli di trasfusione, Giuseppe Castigliego possa essere rimpatriato ed iniziare il ciclo di cure per combattere il male che lo affligge.
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