Senigallia e le multe: qual è l’atteggiamento giusto?
"Altre amministrazioni vanno incontro ai cittadini. Senigallia potrebbe essere più ragionevole"
«Verbale numero 134104. Il giorno 15/01/2014, alle ore 10:24, in via Campo Boario fronte civico 9 il verbalizzante sotto riportato ha accertato a carico del veicolo autovettura Ford targa C*****M: ha violato del C.d.S. (D. l.vo n.285/92) “Lasciava il veicolo in sosta a fianco indicata, ove la sosta è regolamentata con apposito segnale, oltre il tempo consentito”. Note: disco orario ore 9. Totale da pagare: 25.00 euro».
Sono andato stamattina (mercoledì 15 gennaio 2014, Ndr) alle 9 in via Rossini per guardare la nipotina influenzata. I genitori erano al lavoro. Nello spostare un mobile mi è letteralmente scoppiato un grosso cristallo in migliaia di minutissimi frammenti. In queste condizioni non potevo certo lasciare sola la bambina per andare a cambiare il disco orario. Ho cercato di togliere tutti i frammenti e poi, con mille raccomandazioni di non muoversi dalla sua stanza, ho fatto un salto là. C’era già la multa: 25 euro scontabili a 17,50 se pagati entro 5 giorni.
Il fatto è che io questa multa non la voglio pagare. Credo di avere motivi sufficienti a giustificare il mio ritardo, e su questo aspetto non aggiungo altro. Spero dunque che la mia richiesta venga accolta, anche se già immagino quello che mi verrà risposto:
“Siamo spiacenti, ma le norme sono norme e vanno rispettate“.
“Non possiamo accogliere le sue ragioni perché non vogliamo creare precedenti“.
“Se vuole fare ricorso deve attendere l’avvenuta notifica del verbale“.
A queste eventuali obiezioni rispondo fin d’ora:
– che le norme servono alla buona convivenza. Un comune che ascolta i cittadini considera e valuta le loro ragioni. Ci sono tanti motivi per arrivare in ritardo, impedimenti, contrattempi, o anche soccorso prestato a qualcuno, non necessariamente dovuti a trascuratezza o indisciplina;
– se rendere pubblica la mia intenzione di non pagare quello che ritengo ingiusto servisse a creare un precedente, ne sarei orgoglioso;
– non voglio aspettare che mi arrivi il verbale per fare ricorso, perché io voglio fare ricorso contro il Comune, non contro l’ente riscossore; in più se lo dovessi perdere mi troverei a pagare l’intero importo, e non quello ridotto del 30%. Diciamo insomma che in questa città chi impone le norme fa di tutto per rispondere meno e farci pagare di più.
Con l’occasione, mi sovviene che a Macerata fino a qualche tempo fa il proprietario dell’auto arrivato in ritardo a riprendersi l’auto parcheggiata nelle strisce blu, e dunque a pagamento, non veniva multato, ma solo invitato a corrispondere la differenza; adesso si è passati alle multe, ma con una tolleranza non discrezionale ma definita, non ricordo quanto. A Falconara invece fanno tuttora pagare cinque euro secchi il ritardo, non una multa sconsiderata e punitiva come si fa da noi.
Con tutto che il mio caso è più leggero (ritardo sull’orario del disco in area non a pagamento, dunque senza danno economico per il comune) – posso dire che quelle amministrazioni mostrano atteggiamento ben più apprezzabile e ragionevole di quello draconiano che intrattiene il nostro comune. O, almeno, che si pongono il problema. Al confronto, il nostro comune sembra un appostamento fisso per la venatoria di passo.
Ho già fatto pervenire al protocollo del Comune di Senigallia queste mie ragioni.
Faccio conto con questo di ricevere una risposta responsabilmente adeguata e di comunicarvela appena l’avrò ricevuta.
Potrei capire il suo lamentarsi per 1/2/3 minuti, ma 25 minuti che probabilmente al suo arrivo saranno stati di più, mi sembrano abbastanza per essere giustificata la multa. Io personalmente, in questo caso non posso darle ragione.
Vi ringrazio di avere letto e considerato comunque la mia opinione.
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