Marche, Asur e Regione insieme per una casa a misura di bambino
Una fascia di età particolarmente a rischio è quella compresa tra 1 e 4 anni
La casa dovrebbe essere il luogo più sicuro per eccellenza soprattutto per i più piccoli: a volte però le insidie e i pericoli finiscono per nascondersi anche tra le mura domestiche.
Cucina, soggiorno, camera, bagno, cantina, giardino: la casa è pensata dagli adulti per gli adulti. Le abitazioni sono spesso inadeguate per i bambini e presentano pericoli di incidenti anche nei luoghi a loro destinati.
Traumi da caduta e da schiacciamento, assunzione accidentale di sostanze nocive, ferite e lesioni provocate da animali, sono infatti, eventi frequenti che interessano i bambini anche in tenera età. In Italia, secondo i dati dell’indagine Multiscopo ISTAT “Aspetti di vita quotidiana” vi sono stati circa 3.300.000 di persone vittime di incidenti domestici nel 2009. Per quanto riguarda le Marche i dati sulla sorveglianza effettuata tramite il Sistema Informativo Nazionale sugli infortuni in Ambienti di Civile Abitazione “SINIACA“, effettata presso alcuni Pronto Soccorso marchigiani, evidenziano che l’11% degli incidenti giunti nelle strutture sanitarie si verificano in soggetti di età 1-10 anni. I soggetti con meno di un anno sono meno numerosi, ma come per le età più giovani, gli effetti risultano più gravi.
Nella nostra Regione le cadute rappresentano la tipologia di incidente domestico maggiormente frequente in questa età della vita. Gli eventi si verificano in maggior misura durante i mesi primaverili ed estivi durante lo svolgimento di attività ludiche o sportive ma, tappeti, macchie di olio o di altre sostanze grasse, pavimenti troppo cerati o bagnati, possono essere responsabili di traumi da caduta anche in casa.
Sotto i 10 anni di età gli incidenti da caduta causano prevalentemente lesioni superficiali al volto e al capo, mentre nelle età superiori sono più frequenti lesioni ad arti inferiori e superiori che coinvolgono soprattutto il sesso maschile (Regione Marche: “L’infanzia e l’adolescenza nelle Marche: primo rapporto di ricerca sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza”, 2001).
Le conseguenze, però possono essere anche più serie. Si stima che, per un incidente mortale nell’infanzia, altri mille, pur non così gravi, comportano comunque un pesante tributo in termini di menomazioni permanenti, ricoveri ospedalieri (il 20% del totale dei ricoveri ospedalieri è dovuto a incidenti) e cure mediche.
Un’età molto a rischio sembra essere quella compresa tra 1 e 4 anni. Il bambino inizia a muoversi in modo autonomo e impara a conoscere gli oggetti che lo circondano senza avere la percezione del pericolo. Frequenti sono ad esempio le ustioni che spesso provocano cicatrici permanenti. Un’altra tipologia di incidente particolarmente importante in età pediatrica è l’avvelenamento.
La presenza della fase orale dello sviluppo psichico per cui il piccolo tende a mettere tutto in bocca è sicuramente una condizione favorente l’ingestione di prodotti tossici se questi si trovano a portata di mano. Circa la metà degli avvelenamenti sono dovuti all’ingestione accidentale di farmaci, nel 20% dei casi si tratta invece di prodotti della casa, nel restante 30% sono in causa prodotti chimici, solventi, alcool, monossido di carbonio, piante velenose, insetticidi, topicidi, fitofarmaci e colle.
Non vanno infine dimenticati i giocattoli come possibile causa di incidenti, per i materiali di cui sono composti, per la eventuale presenza di parti ingeribili, e perché, lasciati incustoditi, possono rappresentare un ostacolo negli spostamenti all’interno della casa. Il giocattolo deve essere dotato di marchio CE e adeguato all’età del bambino.
La sicurezza dei bambini passa, dunque, attraverso una conoscenza degli elementi di rischio e la sorveglianza attenta degli adulti, ma risulta importante anche orientare i bambini stessi, soprattutto i più grandi, nel senso di un’autoprevenzione insegnando loro quali sono e come si evitano eventuali situazioni di pericolo. Prevenire significa quindi informare di più sulle cause e sulle conseguenze, adottare azioni educative sui bambini e sugli adolescenti, intervenire sull’ambiente domestico, scolastico e sociale per rimuovere le cause prevedibili.
La Regione Marche in collaborazione con l’ASUR Marche si è da sempre impegnata per la prevenzione degli incidenti domestici ed in particolare ricordiamo il progetto “Proteggiamoci dai pericoli domestici” (cfr “Total Wellness N. 4 Anno 02”) e il progetto “Casa Sicura”, inserito nel Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012. La finalità principale di queste iniziative è ridurre gli incidenti domestici nei bambini attraverso la diffusione e l’utilizzo di materiale informativo ai soggetti significativi che possono agire sul target (genitori, familiari, pediatri di libera scelta) e lo sviluppo di pratiche di protezione e promozione della salute.
Nel concreto, in sette ex zone territoriali (Urbino, Pesaro, Fano, Fabriano, Camerino, Ascoli Piceno e San Benedetto), sono stati organizzati incontri sulla prevenzione degli incidenti domestici nei corsi preparto organizzati presso gli Ospedali o i Consultori nei Distretti. Nei centri vaccinali dei Servizi Igiene e Sanità Pubblica da maggio a luglio 2012 è stato consegnato ai genitori, al momento della seconda vaccinazione, un opuscolo informativo sulla
prevenzione degli incidenti domestici e una scheda rischi, una check-list di azioni/correzioni, da effettuare presso la propria abitazione (consultabile su www.marcheinsalute.it).
Da novembre 2012 a marzo 2013 al momento del terzo richiamo della vaccinazione è stato somministrato ai genitori un questionario per valutare le conoscenze le attitudini e i comportamenti in merito agli incidenti domestici. Risultati: su 430 questionari raccolti alla domanda “dopo aver letto il materiale proposto ha adottato dei sistemi di sicurezza?”, i genitori che hanno risposto SI sono stati il 76%. I luoghi dove sono stati adottati i sistemi di sicurezza sono: cucina – soggiorno – bagno – scale.
I sistemi di sicurezza più adottato sono stati: copriprese, paraspigoli, sponde per lettini, dispositivi di chiusura per sportelli e cancelletto per scale. Alla domanda “dopo aver letto il materiale ha modificato i suoi comportamenti?”, il 65% dei genitori hanno risposto di SI.
I comportamenti più adottati sono stati:
– sistemazione inaccessibile di detersivi, medicinali;
– sorveglianza del bambino al momento del bagnetto;
– controllo della temperatura e della grandezza del cibo;
– conservare in luogo inaccessibile sacchetti e borse di plastica;
– uso di catenine/nastri reggi ciuccio di adeguata lunghezza.
La casa è il primo luogo che il bambino esplora e quello in cui trascorre gran parte del suo tempo. E’ quindi necessario: 1) sviluppare consapevolezza; 2) mettere in atto cambiamenti comportamentali; 3) ricordarsi di controllare sempre il bambino per prevenire gli incidenti domestici.
PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI NEI BAMBINI: ALCUNI CONSIGLI UTILI
E’ importante applicare queste indicazioni non solo nella casa del bambino, ma in tutti i luoghi che frequenta abitualmente (es. casa dei nonni, casa di vacanza, ecc… ) e coinvolgere in questa mentalità di prevenzione tutte le persone che si occupano quotidianamente del piccolo:
– proteggete i fornelli con griglie di sicurezza;
– conservate in luogo inaccessibile strumenti da taglio e da fuoco e piccoli elettrodomestici;
– sistemate detersivi, insetticidi in armadi chiusi a chiave o sicuri;
– controllate la temperatura e la grandezza del cibo prima di servirlo. Non lasciate alimenti bollenti incustoditi;
– conservate sacchetti e borse di plastica in luoghi inaccessibili;
– sorvegliate i bambini se il forno è acceso;
– rendete stabili i mobili (es. librerie, ecc… ), fissandoli alla parete;
– coprite gli angoli dei mobili con i paraspigoli;
– installate tappi protettivi sulle prese elettriche;
– mettete in sicurezza soprammobili ed elettrodomestici pesanti (ferro da stiro, tv, ecc… );
– installate appositi cancelletti per la protezione delle scale interne;
– fate dormire i vostri bambini sulla schiena, in posizione supina, utilizzate cuscini antisoffocamento;
– sorvegliate sempre il bambino quando si trova sul fasciatoio, seggiolone, sdraietta, letto, ecc… ;
– togliete le chiavi degli armadi e delle porte;
– usate catenine braccialetti o nastri reggi ciuccio corti per evitare il soffocamento;
– evitate letti senza sponde o con distanza eccessiva tra le sbarre verticali;
– non lasciate mai solo il bambino nella vasca e controllate sempre, prima del bagno, che la temperatura dell’acqua non sia superiore ai 37° C;
– evitate di posizionare apparecchi elettrici in prossimità di zone umide;
– fissate la temperatura della caldaia a 50 °C per evitare che il bambino, aprendo il rubinetto dell’acqua calda, si ustioni;
– mettete un tappetino antiscivolo nella vasca;
– applicate pellicole antifrantumazione su vetri e specchi;
– sistemate medicinali e cosmetici in armadi chiusi a chiave o luoghi inaccessibili;
– vigilate sempre sui bambini e non lasciateli mai soli nelle piscine;
– chiudete in luoghi inaccessibili gli attrezzi da giardino;
– controllate che i giochi all’aperto (es. altalene, scivoli) siano a norma CE e adeguatamente installati;
– sorvegliate il bambino e non lasciatelo mai solo in presenza di animali domestici;
– installate, nei cancelli automatici, fotocellule anche ad altezza dei bambini e dispositivi di sicurezza per l’arresto del movimento;
– fate attenzione a piante con spine o tossiche.
Si ricorda che l’intero opuscolo “Casa sicura” è consultabile su www.marcheinsalute.it
A cura dei Dipartimenti di Prevenzione ASUR Marche in collaborazione con i Distretti e i Consultori Redazione: Stefano Berti, Paola Costarelli, Miria Desantis, Fabio Filippetti, Andrea Filonzi, Lucia Marinelli, Maria Grazia Mercatili, Annarita Pelliccioni, Alessia Pesaresi, Francesca Petruio, Francesca Picciotti, Giuseppe Sargenti, Beniamino Sordoni
Illustrazioni: Cristiano Di Sabatino, Fabrizio Cipolletta
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