Quello che proprio a noi comuni mortali, nonché cittadini, non ci piace di questa politica e dei suoi “professionisti” sono le “non verità”, ossia quel modo furbetto per incensare quello che invece è normale e farlo passare come una “vittoria”, e “girare” invece intorno ai veri problemi con un politichese da dieci e lode.
Parliamo dell’Ospedale di Senigallia ovviamente!

In questi giorni, su alcuni organi di stampa online, abbiamo appunto letto degli incensamenti per quello che si è salvato del nostro ospedale e tante belle parole su quello che invece abbiamo perso. Al cittadino però interessa, purtroppo, quello che si è perso, e non quello che si è salvato visto che è palese che non doveva essere perso. E questo non è altro che il gioco delle tre carte operato dai politici.

Scusate gentili professionisti della politica, ma dove è scritto che una “riorganizzazione” debba per forza passare sulla pelle dei cittadini? Dove è scritto che il privare e spostare reparti e/o personale, con l’aggiunta del taglio dei posti letti sia una giusta “riorganizzazione” del sistema sanitario locale e marchigiano?

Ovviamente a voi politici non “suona” strano che tutto questo spostare e tagliare è un sistema completamente sbagliato che la politica usa solamente per i propri scopi. Ove per “scopi” leggasi “amici degli amici”.

Facciamo una analisi seria e vediamo se questa “riorganizzazione” è dalla parte dei cittadini oppure, come sempre, non lo è…L’Ospedale di Senigallia perde il Primario di: Neurologia, Radiologia, Laboratorio delle Analisi, Oncologia, Unità Trasfusionale Salute Mentale e Oculistica. A tutto questo aggiungiamo un bel taglio di  27 posti letti…da “oscar” questa riorganizzazione, il “Dr. House” avrebbe saputo fare di meglio sicuramente!

Dove andranno ora questi primari? Ossia dove opereranno e dove potranno i cittadini di Senigallia conferire con loro? A Jesi e a Fabriano, ergo Senigallia non conta nulla, o conta poco visto che si accetta supinamente tutto questo senza mettersi in gioco anche a rischio della propria carriera politica. E si cari amministratori locali (Sindaco Mangialardi e Assessore Volpini), perché se ci fossimo stati noi di sicuro i nostri “pugni sul tavolo” si sarebbero sentiti fino a Milano, perché noi non dobbiamo fare carriera politica, non dobbiamo ringraziare e ingraziarci nessun partito, quindi la nostra sarebbe stata una vera opposizione, mentre la vostra è solamente “fuffa”, ossia una “finta” fatta di tante belle parole pubbliche, ma in camera caritatis fate “si si” con la testolina senza colpo ferire.

Inspiegabile come si possa depauperare e squalificare una struttura che era un fiore all’occhiello per Senigallia. E qui siamo al paradosso, perché la politica non solo non è capace di creare eccellenze o fiori all’occhiello, ma addirittura distrugge quanto di buono esiste. In pratica è la storia dei “Giardini Catalani”, una volta belli e splendenti e oggi un semplice prato per le caprette senza più nulla di bello e di storico. E’ questa la verità, il resto sono soltanto parole e i cittadini lo hanno ben capito e ora incominciano anche a scrivervelo nei vari commenti della rete.

Sintomatico è infatti il commento di un cittadino postato online sotto un articolo “incensante” all’operato della nostra Amministrazione, cittadino che ovviamente la pensa diversamente dal politico:
“Caro Mangialardi va la’ che tiri un sospiro di sollievo!! Noi cittadini invece siamo indignati per come hai gestito la partita della Sanità, naturalmente assieme ai tuoi amici Volpini e Amati. Tu eri un ragazzo quando l’Ospedale di Senigallia era un fiore all’occhiello nelle Marche, poi con l’avvento dei nuovi politici, tra cui tu in “primis”, questo è il risultato. Si sono perse sette Unità Operative Complesse e questo ti fa ritenere soddisfatto? Per le cose importanti ora si dovrà viaggiare tra Jesi e Fabriano, pensi che i cittadini siano soddisfatti? Fai il favore non ti interessare più dei problemi della città che è meglio, altrimenti guarda il risultato”!!

Non aggiungiamo altro perché il commento la dice lunga sull’intelligenza dei cittadini e sulla “non vergogna” dei nostri politici. Ricordatevi però che alla fine si tira sempre la famosa linea del “totale” alle operazione, ed è quello che i cittadini faranno ad aprile 2015.

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