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Ostra Vetere, continua la bagarre sulla chiusura della Rsa

Bello: "Con me, mai alcun atto per sopprimerla: all'edificio serviva manutenzione straordinaria"

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Massimo Bello

In questi giorni, sono apparse notizie relative alla vicenda della RSA di Ostra Vetere. Una vicenda, su cui si è detto tanto a sproposito, soprattutto nell’ultima campagna elettorale, ma senza conoscere i fatti, quelli documentati e ufficiali, che raccontano un’altra storia, quella vera ed inequivocabile. C’è chi la conosce bene ed è consapevole di come si sono svolti i fatti, ma c’è chi fa finta di non conoscerla, raccontando la non verità e mistificando una realtà ai soli fini di confondere l’opinione pubblica.

Fino a quando ho ricoperto la carica di Sindaco, la RSA di Ostra Vetere, checché ne dica qualcuno, non è stata mai “soppressa” perché nessun atto amministrativo pubblico ufficiale ha revocato la decisione n. 560 del 6 dicembre 2010 della Direzione di Zona territoriale dell’ASUR.

La delibera n. 47 del 20 novembre 2012, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, riporta la storia, i fatti e i documenti legati alla vicenda della struttura di lungodegenza di Ostra Vetere. La delibera consiliare n. 47 racchiude tutta la verità provata e documentata di tutta la vicenda legata alla struttura sanitaria del paese. Una delibera che, in un recente riunione (25 novembre 2013) promosso dall’Associazione “Montenovonostro” di Ostra Vetere con i vertici regionali della sanità, a cui ha partecipato anche l’attuale sindaco Memè, i partecipanti all’incontro hanno elogiato per completezza e competenza.
Quella delibera la conosco molto bene, parola per parola, perché l’ho scritta io quando ero Sindaco di Ostra Vetere, proprio nel periodo in cui la vicenda è stata al centro del dibattito cittadino. L’ho illustrata in Consiglio quel 20 novembre 2012 ed è stata votata all’unanimità, sia dalla maggioranza che dalla minoranza.

Quella delibera contiene note, documenti, date e riferimenti ad atti ufficiali che dimostrano come:
1) la RSA di Ostra Vetere non è stata mai “soppressa” perché è stata classificata come una delle tre strutture del territorio vallivo ad ospitare i posti letto assegnati dalla Regione così come riportato nella Determina n. 560 del 6 dicembre 2010 del Direzione di Zona territoriale dell’ASUR, unico soggetto proprietario della struttura e unico soggetto legittimato e competente a gestire e organizzare il servizio;

2) la temporanea sospensione del servizio di lungodegenza (Rsa) è stata causata da una serie di problemi tecnici legati alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio di proprietà della stessa Regione, che, dopo ripetuti sopralluoghi e segnalazioni che attestavano la non più idoneità e sicurezza della struttura, non poteva più essere rinviata;

3) il sottoscritto, nei nove anni di governo, si è sempre battuto e ha fatto di tutto perché la RSA rimanesse operativa, sollecitando la Regione ad intervenire con un finanziamento che potesse riqualificare la struttura, e la Determina n. 560 del 6 dicembre 2010 degli organi direttivi dell’ASUR lo dimostra anche perché non esiste alcun atto successivo a quello, emanato dalla stessa Autorità, che revochi quello del 2010 tuttora vigente;

4) quello che ho fatto nei nove anni di mio governo perché la RSA di Ostra Vetere rimanesse operativa, nonostante i problemi tecnici legati all’edificio, ha testimoni autorevoli come il Dott. Gilberto Gentili, i Direttori generali di Zona territoriali che si sono succeduti in quegli anni, il dott. Alessandrini ed alcuni Responsabili della struttura di lungodegenza di Ostra Vetere (il dott. Olivetti e il dott. Sacchi), ma anche i numerosi atti ufficiali e verbali della Conferenza dei Sindaci e del Comitato dei Sindaci sulla sanità, di cui ero componente in qualità di Sindaco.

Detto questo, la delibera del Consiglio n. 47 del 20 novembre 2012, contiene, tra le tante cose, l’invito alla Regione Marche (come primo punto dei dispositivi di delibera) di stanziare un piano di risorse economiche per riqualificare l’edificio della RSA, il quale ormai non rispondeva più ai parametri di legge. La delibera di Consiglio contiene anche una serie di proposte alternative ed aggiuntive proposte alla Regione Marche e all’ASUR per potenziare ed innovare alcuni servizi sanitari del paese e del nostro territorio sulla base delle linee programmatiche del Piano socio-sanitario della Regione e degli indirizzi del Governo in materia di sanità. Tutto ciò perché Ostra Vetere potesse diventare un esempio di servizi e di strutture complementari e aggiuntive nel territorio vallivo.

La delibera n. 47, tuttora, perché ancora in vigore, risponde pienamente ed in modo organico, ad un percorso che in qualità di Sindaco ho fatto in modo chiaro e trasparente, rapportandomi quotidianamente – come è giusto che sia – con i gli organi regionali della sanità. La delibera n. 47 è stato il frutto di un salto di qualità amministrativo e di indirizzo innovativo della nostra sanità locale, soprattutto perché, scrivendo quella delibera, la mia volontà è stata quella di vedere un territorio salvaguardato, e rinnovato con una serie di servizi e di strutture più moderne e più rispondenti alle attuali esigenze della comunità, tenendo sempre ben presente anche della funzione e del ruolo della RSA, di cui sempre è stata chiesta la sua riqualificazione ed ammodernamento.

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