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Che cosa sono le cosiddette Finanziarie se non le cugine delle banche?

E non disdegnano neppure il settore dell'abbigliamento, con un occhio - particolare - sulle cravatte

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Terminate le sfilate di Firenze a Palazzo Pitti e non solo, in contemporanea – seppur hanno poco a che vedere con l’esibizione di questa Fiera delle Vanità e delle stravaganze forzate, come del resto vuole la Moda – eccovi i dati di Bankitalia nella sua consueta rilevazione dei bilanci bancari.

I prestiti ai privati a novembre, hanno registrato un calo del 4,3% contro quello del 3,7% segnato ad ottobre. I prestiti alle famiglie sono anch’essi scesi dell’1,5% sui dodici mesi, mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 6%. E chi l’avrebbe mai detto o pensato! Si osservi però, sia quell’evidenziato “società non finanziarie” e sia chi lo dice, che è Bankitalia.
Del resto, ditemi voi, se non si favoriscono i familiari, chi si deve favorire? E i cugini carnali sono dei familiari. Fanno o non fanno parte della Famiglia??

Ho fatto questo cappello, solo per esporre un mio dubbio che mi è stato in parte soddisfatto da quel “società non finanziarie” e dall’arrivo inaspettato di una mail di qualche giorno fa. E da “Diversamente Giovane” e perennemente “Brontolone”, non potevo farmi scappare l’occasione di rendere pubblica la cosa.
In essa era contenuta un’offerta pubblicitaria di una compagnia finanziaria, da lasciare perplessi per la sua convenienza: uno “svenarsi” da parte della compagnia. La riporto, solo a livelli di numeri. Tralascio logicamente la ragione sociale per evidenti problemi di privacy… loro!

Una di quelle offerte che ti fanno chiedere che chi la formula è o un “creatore” di quelle famose cravatte griffate, di cui parlavo sopra, o uno che non ci fa, lo è proprio! Uno che si crede intelligente e che ritiene tutti gli altri degli emeriti fessi!
L’esempio del prestito era costituito da questi numeri:
Prestito 15.000 € – rimborsabili in 84 rate – Tan fisso 7,89% – Taeg fisso 8,18% – importo totale dovuto dal “consumatore” 19.572 €. Lasciamo perdere le % del TAN&TAEG, che interessano solo la ragioneria burocratica ufficiale. Io guardo ai numeri concreti ed allora aggiungo, onde rendere più evidente le qualità di questo accessorio d’abbigliamento, che è una cravatta il cui prezzo è di 4.572 € e visto il lusso, come essa male s’intoni con il modesto abito indossato da chi è chiamato “consumatore” (e che invece consumatore non lo è, perché non ha un becco di un quattrino). Chi cade nel tranello dell’offerta è solo un uomo con l’acqua alla gola che si attacca ad un filo di speranza, non sapendo che quel filo è invece quello dell’Alta Tensione: “Chi tocca i fili muore”. Allora ecco la favolosa offerta, il pezzo di formaggio posto sulla tagliola: 15.000 €, rimborso mensile in 84 rate. Il che sta a significare che è come se mi offrissero 178,57 € al mese e lor signori me ne pretenderebbero, sempre ogni mese, ben 233. Vale a dire un aggravio di 54,43 € di cresta mensile che se non vado errato sono il 30,53% dell’importo della rata. Quasi un terzo della somma!

Purtroppo, costoro giocano proprio sulle necessità impellenti, improcastinabili, a volte di vita e di morte di coloro che cadono in questa rete e che, costretti, non guardano tanto per il sottile. E che non sono neppure pochi, purtroppo. Tanto più poi oggi, con la situazione economica che stiamo attraversando, con i tre milioni di disoccupati, con il numero di esodati, non parliamo poi di quello dei cassaintegrati, non domenticandoci i precari. Una pacchia per costoro, una vera manna.

Infatti la maggioranza sono coloro che utilizzano queste Finanziarie per acquisti di elettrodomestici che improvvisamente si rompono e che non sapendo come tamponare al guaio, magari anche perché con il c/c è temporaneamente in rosso, consapevoli del fatto che la compagnia si sta “approffitando” (eufemismo!!), devono, seppure malvolentieri, “cedere alla lusinga”. Altri, invece, artigiani, commercianti, magari in arretrato con le “famigerate” bollette da pagare al socio occulto (che è quasi sempre lo Stato), con gli occhi annebbiati dall’estrema necessità, inconsapevolmente, leggono solo l’importo del prestito, quello della rata di rimborso ed il numero delle mensilità … di tutto il resto se ne fregano. Quello che più preme in questi casi, è avere entro breve tempo la cifra che permetta di prendere fiato tamponando il debito. Errore grossolano quanto comprensibile che il non calcolarlo porta ad entrare però in un vortice da cui sarà estremamente difficile poi uscirne.
Non sono certamente dei benefattori, non sono certamente dei mecenati, non saranno neppure degli usurai, ma certo è che anche costoro sono dei funamboli su quel filo che sancisce il confine tra il legale e quello che è il suo contrario.

Commenti
Solo un commento
Nello
Nello 2014-01-12 08:56:06
Draghi a detto che restano interessi della banca centrale a 0,50, io sono andato alla mia banca chiesto un prestito modesto e mi anno detto che anche loro lavorano tranne finanziaria, sorpresa, con stessi interessi. Allora a che servono le banche? Solo per guadagnare su la nostra pelle, adesso anche l'affitto si paga tramite banca....fra un Po si arriva a quello che scrive la biblia di 666.
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