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Nuova Senigallia: “Su Tares solo scusanti e arrampicate dalle ‘truppe’ del Sindaco”

"L'Amministrazione non è venuta incontro ai cittadini neppure sull'orario di apertura dell'Ufficio Tributi"

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Fondiaria Sai Senigallia
Tares

“Tares” e “Mini IMU”, la politica vessatoria fatta di “lacrime e sangue” in primis dal Governo nazionale e poi “ben impacchettata” dalle amministrazioni locali è servita sul piatto d’argento!

Mentre molti comuni in Italia sono riusciti a non far pagare nessuna delle due tasse ai propri abitanti, a Senigallia i Cittadini hanno fatto “Bingo” grazie alla politica del “fare cassa” a tutti i costi dell’attuale amministrazione, che poi è quella che viene votata da sempre.

Andiamo per ordine, ribadiamo ancora una volta che tutti i voli pindarici del Sindaco con i vari comunicati dove, arrampicandosi sugli specchi, continua a dare la colpa al governo nazionale, sono tentativi sterili di vendere il solito fumo. Il nostro Sindaco è furbo, intelligente e anche bravo quando scrive o rilascia interviste, ma noi non portiamo l’anello al naso.

Nel caso dell’IMU l’amministrazione con fare “furbetto” aveva portato l’aliquota sulla prima casa dallo 0,4 allo 0,6, pensando così di “gabbare” il Governo nazionale visto che questi aveva detto che avrebbe rimborsato lui il mancato introito causa l’abolizione, ed invece il Governo ha risposto “picche” a tutti i Sindaci “furbetti”, rimborsando ai comuni solamente l’aliquota dell’anno prima, e direi anche giustamente, io stesso avrei fatto la stessa identica cosa. E ora quel 0,2 di differenza indovinate un po’ chi lo paga? NOI Cittadini! Così ora chi prima non pagava nulla sulla prima abitazione, qualche cosa sarà costretto a pagare. E tutto questo grazie alle furbate degli abitanti del “Castello Fatato”.

Per la Tares anche qui vale lo stesso discorso, si poteva non pagare o poteva essere molto più bassa e invece la paghiamo, e anche molto salata! Differentemente da come ci è stato detto sempre nei comunicati “specchietto per le allodole”, i decreti 201/2011 e 35/2013, istitutivi della Tares, non imponevano di passare alla nuova tassa ma lasciavano “discrezionalità” ai comuni che potevano rimanere col vecchio tributo, purché avessero, come nel caso di alcuni, bilanci sani e fossero in grado di coprire i servizi che ricadono sotto la Tares senza aggravi di entrate. Sbagliamo o “qualcuno” sono tre anni che ci sbandiera il “virtuosismo” di Senigallia? A cosa serve essere virtuosi se poi mi “bastoni” per bene?

Ovviamente a Senigallia questo non è accaduto, e la “mazzata” non è stata tenera, ci sono stati aumenti rispetto all’anno prima che hanno raggiunto il 67%. Attenzione anche a questo passaggio, perché della grossa cifra che dovremo pagare, solo una piccola parte è quella che va direttamente nelle casse dello Stato, tutto il resto rimane a questa amministrazione che ha imposto aliquote a… caso!

Tanto per meglio farvi capire, nel caso di chi vi sta scrivendo gli è arrivata da pagare la cifra di 137 euro, e la quota che va direttamente allo Stato è di soli 12 euro (Servizi Indivisibili), che si ricava dalla moltiplicazione dei mq che sono 40 con lo 0,30 centesimi. Se poi vogliamo aggiungerci anche il Tributo Ambientale Provinciale (Province che non aboliscono e che ci continuano a costare), che è di 5,97 euro, ecco che il totale arriva a 17,97, che scalato dai 137 iniziali fa 119,03, ed è questa la cifra che il nostro comune ha stabilito. Poteva essere molto più bassa, ma ovviamente per fare cassa non ha abbassato nulla.

Attenzione anche ai vari “commenti”, sempre tramite comunicati, che alcune “Sturmtruppen” del “Generale Sindaco” si sono precipitate a fare e che sicuramente continueranno nell’opera del “tanto fumo ma niente arrosto”. Tutta “fuffa”, solo parole senza senso, solo scusanti e arrampicate sugli specchi senza precedenti, un gran bel politichese e nulla più. Devono difendere l’indifendibile a tutti o costi, capirai, stanno rischiando la cadreghina, il che per loro non è poco! Chi invece ha perfettamente spiegato quello che è avvenuto a Senigallia con la Tares, è stato il Consigliere Paolo Battisti di Partecipazione al quale va tutto il mio plauso per essere stato, lui sì, di una precisione unica! Ovviamente è stato attaccato dalle “Sturmtruppen”, ma era più che logico perché il “Castello Fatato” si sta sgretolando come un castello di sabbia, quindi bisogna “negare” e “difendere” – “difendere” e “negare”..

Senigallia città sicura, Senigallia città virtuosa, Senigallia città che prende per bene per i fondelli i Cittadini tramite l’attuale amministrazione! Un bel primato, non c’è che dire. E i cittadini sono sempre più “leggermente” incavolati, ed hanno giustamente preso d’assalto l’ufficio tributi per avere spiegazioni e far correggere gli errori. Neanche in questo caso specifico l’amministrazione è riuscita ad andare incontro ai cittadini aumentando le persone negli uffici, i giorni nei quali ci si può recare e gli orari. NO, neanche questo, è più forte di loro riuscire a pensare anche una sola volta in maniera positiva per il popolo! File chilometriche dalle 7.00 della mattina a giorni alterni! Poi dopo non vi lamentate cari amministratori se siete costretti a chiamare le Forze dell’Ordine per “sedare” le incavolature dei cittadini, penso che siano più che legittime, e troppo bravi sono i senigalliesi! Per 20 giorni, quelli che mancano alla scadenza della Tares, si potevano anche far lavorare cinque giorni e non tre a settimana, dalle 8,00 alle 18,00!

Questa è la situazione, quindi per ricapitolare entro il 24 gennaio dovremo pagare la “Mini IMU” ed entro il 31 gennaio la TARES, sempre che non partano i ricorsi a raffica come molti cittadini avrebbero detto di voler fare visti gli errori nelle bollette, tanto questo Comune li perde quasi tutti i ricorsi, quindi perché non farli? Che dire… i “Sudditi” ringraziano Il Sindaco e le sue “Sturmtruppen”, sempre molto attenti a “mazzolare” per bene la popolazione!

Commenti
Ci sono 4 commenti
giulio 2014-01-10 12:31:02
Tra Tares e mini IMU il sig. Sindaco e i suoi "collaboratori" l'hanno fatta grossa. Non avrete mai il mio voto. O forse sì, a questa condizione: restituitemi
il maltolto, cioè la differenza dallo 0,4 allo 0,6 (mini IMU). Per calcolare l'importo andate dal Commercialista Pincopallo, ricordandovi che: vi riceve (a pagamento) solo i giorni dispari dei mesi pari dalle ore 8.25 alle 8:45. L'ufficio rimane chiuso per ferie tutti i giorni prefestivi e lunedì mattina. Lasciate detto alla segretaria e verrete richiamati.Dopo di che compilate il modulo F24 (o F23 non ricordo) in cui scriverete nella zona "B" del quadrante "C" la causale "F": se non avete capito qualcosa rivolgetevi allo sportello unico "amico del contribuente". Oppure al numero verde 800.900.800 la sera dopo le 20.00.
Dopo fate la stessa cosa per la differenza fra TARSU e TARES. Una volta ricevuti gli importi (esatti al centesimo altrimenti si paga una multa o rifate la procedura daccapo) sul mio conto corrente, vi prometto di sostenervi alle prossime elezioni. Un saluto a tutti i lettori di Senigallia notizie.
paolofiore 2014-01-10 22:11:14
Ciao Marcello, sai bene che sono un esterno e molto obiettivo sugli argomenti che "penso di conoscere" e vorrei, per questione di corretta informazione, precisare questo sulla questione TARES, TARSU.
Al cittadino va detto e deve essere ben chiaro che TUTTO il costo della gestione rifiuti, compresi gli stipendi, deve essere coperta dal cittadino/impresa. Il calcolo delle bollette deve portare ZERO, cioè nessun euro in più deve entrare nelle casse comunali come non ne deve uscire. Quindi non si può parlare di FARE CASSA perchè non mi risulta; anzi ,semmai ,dovrà tirare fuori i soldi nel caso in cui ci saranno bollette impagate che risulteranno inesigibili. E' vero al contrario che l'Amministrazione può decidere, come ha fatto Corinaldo, di proseguire a trattare la TARES come la TARSU con l'intervento delle casse comunali, ma a mio avviso, come in quell'occasione ho commentato, si tratta di "somministrare un antidolorifico" che ha un potere temporale ma non si risolve il problema alla radice (e sai bene di cosa parlo, condividendo in parte l'articolo di Paolo Battisti).
Possiamo semmai discutere se le cifre degli stipendi o comunque in generale della QUOTA FISSA sia alto, ma sono soldi che escono e non rimangono nelle casse comunali.
Signori se la coperta è corta (e non sto quì a dirne la causa) se il Comune dovesse intervenire sulla TARES toglie comunque risorse ad altro.
Quello che si deve fare ma ormai è tardi, non fare il gioco di spostare i soldi da una parte all'altra ma di ridurli in partenza che solo una progettualità ben studiata a tavolino poteva risolvere e di teste e tempo (CIR33 ad esempio) ce n'erano per poterlo fare. In questi anni da quando è iniziata la differenziata non ho visto il ben che minimo impegno nell'affrontarla in maniera seria con proiezione futura considerando che la crisi già bussava alla porta ed il debito pubblico non è arrivato oggi; prima o poi qualcuno ti chiede il conto.
giulio 2014-01-11 13:00:24
Se i cittadini di Senigallia mi dicessero: "vai al panificio e compra un chilo di pane". Io, dopo averlo acquistato dico:"cari miei amati cittadini, ho comprato un chilo di pane come mi avete chiesto. L'ho pagato euro 20,00. Adesso ridatemeli." "Ma come.." ribattono i cittadini, "hai speso 20 euro per un chilo di pane? costa molto meno..." Ed io " carissimi, non crediate che mi sia arricchito. Anzi se qualcuno di voi non mi restituisce i soldi c'ho anche rimesso!". Questo è il ragionamento che viene fatto per la Tares. Mi dispiace ma non è così. I costi della differenziata sono variabili. Non necessariamente incomprimibili, come dicono. La prova è che ci sono Comuni che spendono meno. E non alzano le tasse. Per quanto riguarda la mini IMU, mi piacerebbe conoscere i motivi per cui stiamo tutti impazzendo per versare quel 2 per mille in più. Una cosa, per me, è certa. Tutte le volte che le Istituzioni intervengono per "spiegare" (giustificare gli aumenti) la pezza è peggio del buco..
paolofiore 2014-01-12 11:00:38
Scusa Giulio ma conoscendo l'argomento e per evitare che il cittadino capisca male voglio precisare il tuo esempio.
Il cittadino non ha dato nessuna indicazione "di comprare il pane" ma è stato il CIR33 e relativi Comuni, 14 per l'esattezza, che hanno scelto non solo di comprare il pane più buono che ci sia ma anche che venga portato a casa. Fino all'arrivo delle bollette nessuno, tranne me (lo sto urlando dal 2009), si è chiesto "cavolo che servizio, ma quanto costerà ?" Se invece decidessi di andare a comprare il pane in panetteria mi costerebbe già meno; se la panetteria me lo desse da cuocere costerebbe anche meno; se la panetteria mi desse il kit degli ingredienti per farlo e cuocerlo costerebbe anche meno ecc.... .
Quello che, scusate l'imperativo e poi ve lo dimostro, DOVETE capire che il costo della TARES a Senigallia è GIUSTO per quello che offre; io mi sono espresso che è CARO solo perchè, con la buona volontà dei cittadini e buona ingegnerizzazione da parte dell'Amministrazione, potrebbe costare meno ma cambiando il sistema (il pane lo dovrebbe decidere il cittadino come farlo, tanto per capirci).
La RIECO ha vinto una gara di appalto e pertanto il costo è giusto. La RIECO, anche se ci prova con i disservizi che ogni tanto avete indicato, offre un servizio da "signori" e come tale va pagato.
Offrire un servizio COSTOSO espone maggiormente le casse comunali a dover pagare gli INESIGIBILI, più alzi il tiro e più soldi le casse comunali dovranno sborsare.....non ci piove. Ora come detto nei miei precedenti commenti, è il cittadino che doveva decidere, in base al sua volontà di impegnarsi, come voleva che si svolgesse la differenziata mantenedo fisso l'obiettivo del 65%.
Riguardo alla differenza di costi fra Comuni bisogna vedere intanto se hanno lo stesso vostro servizio e confrontare, se ha sempre il PaP integrale incide anche l'estensione del territorio (la Rieco deve pagare il gasolio ai mezzi, più strada percorrono e più costa) ecc...
Però, in generale, chi fa il PaP integrale, al di là che si attesti con una ottima differenziata o meno, i costi per il cittadino non cambiano drasticamente e ve lo dimostro oltre che si assomigliano di molto da Comune a Comune:
Ponte nelle Alpi, Comune di 8000 abitanti, 57 Kmq di territorio, si attesta al primo posto in Italia come comune riciclone con circa il 90 % di differenziata attuando il PaP integrale e con un 42 % di popolazione che fa AUTOCOMPOSTAGGIO (quindi la percentuale della differenziata sarebbe anche ben superiore al 90%; minori costi anche importanti perchè si evitano due passaggi a settimana). Il tutto è gestito da una S.r.l. di proprietà comunale (Ponte Servizi S.r.l., insomma tutto in casa). Andiamo a vedere i costi, argomento che più vi interessa: nel 2006 con il 22 % di differenziata pagavano 920.000 euro dove l'indifferenziato incideva del 57% sul costo; nel 2008 hanno avviato il PaP integrale arrivando fino ad oggi con un costo di 833.000 euro con una riduzione del 10% sul costo totale e pensate, il grigio incide ora del 4,8% contro il 57% del 2006. Quindi riduzione dei costi di solo del 10% contro una diminuzione del differenziato di ben 52% e di cui il 42% della popolazione fa autocompostaggio.....valutate voi.
Ex Comune di Ripe, 4.600 abitanti con una estensione di 15 Kmq ed una differenziata attestata intorno al 67%, costo del servizio PaP integrale ed esteso di 470.000 euro (aree vaste con autocompostaggio).
Con dati REALI alla mano chiunque capisce che con questo sistema PaP integrale, come la metti la metti, non ne potrai uscire fuori dai costi perchè quello che prima pagavi per smaltire l'indifferenziato, ora ci paghi mezzi e stipendi.
Sia chiaro, se un Comune come Ponte nelle Alpi, non ha bisogno di nulla in quanto tutto funziona correttamente, le strade sono ok, hanno creato nuovi posti di lavoro in casa offrendo anche un servizi comodo.........è una scelta sperando per loro che sia così; lo è anche per NOI ? A me non sembra.
Non possiamo confrontarci con Corinaldo in quanto è un Comune "giustamente ricco" dovuto alle due discariche...pardon lapsus voluto...una discarica ed un impianto di compostaggio che portano giustamente soldi alle casse comunali. Se il Comune decide di girare parte di quei soldi per pagare una parte delle bollette fa bene ma comunque sempre tanto costa.
Spero di essere stato chiaro perchè credo che il cittadino, dato che paga TUTTO, debba essere CORRETTAMENTE INFORMATO.....è una mia debolezza non posso farci niente. A disposizione.
ATTENZIONE!
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