Giovane di Senigallia vittima di una “professionista” delle truffe on line
Oltre 100 i casi, lungo tutta Italia, addebitati a una 20enne di Bari denunciata dalla Polizia
E’ una “professionista” della truffa la responsabile dell’ultimo episodio denunciato alla polizia di Senigallia che ha visto come vittima un cittadino senigalliese. E la truffatrice telematica, come già in altri episodi – oltre 100 casi in tutta Italia – è sparita senza consegnare il prodotto nonostante il pagamento avvenuto da parte dell’acquirente.
E’ quanto denuncia il ViceQuestore Aggiunto del Commissariato di Pubblica Sicurezza, Agostino Licari, che avverte sui rischi delle compravendite on line, quando il venditore non è una persona nota o di fiducia.
Nel caso specifico è andata così: un giovane di Senigallia, intenzionato ad acquistare un telefono cellulare di recentemente messo in commercio, ha contattato via Internet il venditore. Via sms sono stati scambiati una serie di messaggi nel quale l’acquirente ha concordato con il venditore la cifra di circa 400 euro.
Effettuato il pagamento tramite carta di credito, il giovane senigalliese ha prima contattato la società titolare del sito Internet avente sede legale a Verona, la quale ha confermato l’avvenuto pagamento. Poi è rimasto in attesa della spedizione del telefono cellulare. Trascorso oltre un mese nonostante i ripetuti solleciti telefonici il telefono cellulare non è mai giunto a destinazione.
Da qui la denuncia: gli agenti del Commissariato di Polizia si sono attivati per accertare le modalità e le responsabilità connesse alla mancata consegna del telefono cellulare. Effettuati gli accertamenti sulla ditta titolare del sito Internet con il quale era intervenuta alla contrattazione, è stato accertato che questa aveva sede a Verona ma titolare della ditta era una donna C.M.O. di 20 anni, originaria di Bari, ma residente in provincia di Rovigo.
Gli accertamenti sul conto della donna facevano emergere che la stessa si era resa autrice di oltre 100 casi di truffa a carico di soggetti i quali dopo aver versato la somma stabilito per l’acquisto di beni di vario genere, ma perlopiù di tipo elettronico, non ricevevano l’oggetto acquistato dopo aver versato la somma, normalmente tramite mezzi di pagamento elettronico.
Pertanto la donna è stata denunciata per i reati di truffa alla locale Procura della Repubblica di Ancona.
Si vede si apprezza si paga e contemporaneamente si prende in mano
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