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La Città Futura: “Sul Tares, da Nuova Senigallia solo faziosità e mistificazioni”

"Fuorviante e senza senso fare paragoni con Pergola. Con la Tarsu non avremmo affatto risparmiato"

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Cavallari Group: gestione, selezione, trasporto rifiuti
Tares

Le polemiche delle opposizioni di destra sulla Tares rappresentano un autentico esempio di faziosità politica spinta fino alla totale mistificazione della realtà. Sebbene forte sia la tentazione di ignorare simili esternazioni pensiamo sia doveroso intervenire per ristabilire la realtà dei fatti.

Si sostiene che il passaggio da Tarsu a Tares sarebbe stato facoltativo, che l’amministrazione comunale avrebbe mentito sostenendo che l’introduzione del nuovo tributo era un atto dovuto, che nel passaggio da Tarsu a Tares ci sarebbe stato un notevole aggravio di costi che avrebbe invece potuto essere evitato come dimostra il caso di Pergola (città virtuosa perché amministrata dal centro-destra!).

Nessuno degli argomenti introdotti corrisponde a verità. Innanzi tutto la possibilità di rimanere in regime di Tarsu è stata tardivamente introdotta. Con il Decreto Legge 102 del 31 agosto 2013 limitatamente ai Comuni che non avevano ancora approvato i propri bilanci di previsione. Nel comune di Senigallia il bilancio era stato approvato nel mese di luglio e dunque la possibilità di rimanere in regime di Tarsu era preclusa.

Quello che più conta tuttavia, e quello che certamente interessa maggiormente i cittadini, è il fatto che, nel caso di Senigallia rimanere in regime di Tarsu non sarebbe stato affatto vantaggioso. Nel nostro comune infatti, nel rispetto dei principi sanciti anche dalla normativa precedente, si era già arrivati a coprire in modo integrale il costo del servizio con il gettito del tributo e pertanto, nel passaggio alla Tares, che impone la copertura del 100% dei costi, non si sono determinati gli incrementi rilevantissimi che si sono avuti in altri comuni. Nel comune di Senigallia l’aggravio dei costi è essenzialmente dovuto alla applicazione della maggiorazione di € 0,30 a mq, maggiorazione che, come noto, viene interamente introitata dallo Stato. Senza tornare in questa sede a deprecare l’impianto pasticciato di questo tributo, per un pezzo comunale e per un pezzo erariale, che rappresenta la negazione dei principi di un autentico federalismo fiscale e si presta ad ingenerare confusione ed incomprensioni fornendo facili occasioni a chi vuole mistificare la realtà, è necessario fare qualche ulteriore precisazione.

Se è vero che complessivamente a Senigallia la Tares, al netto dei 30 centesimi che vanno allo Stato, non è più “costosa” della Tarsu, è altrettanto vero che il carico fiscale con la Tares viene distribuito in modo sensibilmente diverso. Principio ispiratore della Tares è infatti il principio comunitario secondo cui è chiamato a contribuire di più chi più inquina: la disciplina della Tares, in modo sicuramente imperfetto, tenta di adeguarsi a questo principio considerando non solo le superfici oggetto di tassazione ma anche il numero dei componenti il nucleo familiare, per le utenze domestiche, e la maggiore/minore capacità di produrre rifiuti per le utenze non domestiche. Questa impostazione, che è quella della legge statale cui i comuni si devono adeguare, fa si che, a parità di superfici una famiglia di 4 persone paghi di più che una famiglia di 2 persone e un ristorante paghi di più che uno studio professionale o una bottega artigiana.

Noi riteniamo che il principio secondo cui la tariffa deve essere commisurata alla quantità di rifiuti prodotti sia un principio assolutamente corretto ma che esso potrà trovare piena attuazione solo attraverso l’introduzione di sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti effettivamente conferiti. E’ proprio con la consapevolezza dei limiti della normativa istitutiva della Tares che, come Città Futura, tramite il nostro gruppo consiliare, ci siamo adoperati affinchè il regolamento comunale approvato dal Consiglio Comunale fosse orientato ad attenuare l’impatto del passaggio dalla Tarsu alla Tares con riferimento alle attività economiche maggiormente colpite (ristoranti, frutta e verdura, ecc.) e ai nuclei familiari più numerosi.

Inoltre sottolineiamo che effettuare paragoni tra un comune ed un altro, quando si tratta di realtà completamente diverse per numero di abitanti, per rilevanza dei flussi turistici, per estensione e conformazione del territorio, per organizzazione del servizio di raccolta e smaltimento, sia completamente fuorviante e privo di senso. Al di là degli aspetti tributari, i costi di un servizio vanno valutati in relazione alle sue caratteristiche qualitative senza mai dimenticare che, nel caso di Senigallia, la sua natura turistica determina da un lato un incremento dei costi e, dall’altro, rende obbligatorio il mantenimento di elevati standard qualitativi.

Per concludere: sicuramente si può sempre migliorare ma le scelte che negli anni sono state fatte dalle amministrazioni cittadine, orgogliosamente di centro-sinistra, sono sempre state orientate a garantire un servizio di qualità, a promuovere la riduzione della produzione di rifiuti a vantaggio del recupero, a distribuire il carico fiscale in modo equilibrato. A questi principi continueremo ad ispirarci, nel costante confronto con la cittadinanza, quando, a breve, dovrà essere regolamentata l’applicazione dei nuovi tributi comunali di recente introduzione.

Commenti
Ci sono 9 commenti
Mario Rossi 2014-01-06 15:32:39
L'ultimo paragrafo in particolare mi sembra delirante, ma vivete anche a voi a Senigallia? Abbiamo provato, abbiamo pensato, e intanto la gente paga per i vostri errori e questo conta più di tutte le storielle che raccontate.
un povero tra i poveri (di politica) 2014-01-06 17:15:24
"IL CANE CHE DIFENDE IL PADRONE"
Da che mondo è mondo il cane ha difeso sempre il padrone altrimenti rimarrebbe senza osso. anche voi siete indifendibili. Non è un fatto di destra o sinistra, è che non c'è più margine o non lo capite e continuate a non capirlo? Ci avete dissanguato con le tasse, non importa si vengono dalla Stato centrale, regione, provincia o comune. Ma vi rendete conto che non c'è più neanche il barile e ci chiedete il rilancio dell'economia. Ma ci avete pensato che mese di gennaio 2014 sarà per i vostri cittadini quante tasse dovranno pagare ed ancora non si sa bene quante e quando le dovranno pagare. Ma quando fate le vostre disposizioni comunale o le state per votare ci pensate cosa andrete a produrre sulla cittadinanza o non fate neanche delle simulazioni di calcolo. Nei mie precedenti commenti avevo già previsto il tutto, appena varate le disposizioni, ma nessuno ci credeva, adesso?? Nel 2014 e 2015 non cambierà la linea e quindi andremo sempre peggio. Se non sapete governare e non sapete come risolvere la situazione economica per governare la città chiedete aiuto c'è chi lo farebbe anche gratuitamente. Fate un bagno di umiltà, forse non siete la città delle eccellenze, se poi i vostri cittadini protestano per le troppe tasse.
Francesco 2014-01-06 18:16:16
Se le polemiche delle opposizioni di destra sono faziose alla gente non frega niente. Rispondete piuttosto alle critiche dei cittadini e delle aziende che non riescono più a tirare avanti.La prossima campagna elettorale vi conviene farla su facebook, fossi in voi non mi presenterei nelle piazze.
leotex 2014-01-06 18:31:27
Le mie due rate del 2013 erano di 62 euro ciascuna, l'ultima con lettera del 2 gennaio di 121 euro. E questo lo chiamate un modo equilibrato? Poi per finire in bellezza, lo stesso giorno, la ditta Rieco, si è dimenticata di prelevare la plastica al Borgo Mulino.
E' questo il servizio di qualità che proponete? E vi vantate pure? Ma per favore.....
gio 2014-01-06 20:07:14
faccio presente che il mio stipendio non aumenta da 8 anni!
in compenso chi governa non fa altro che aumentare le tasse!
chi governa: sindaco assessori; presidente della regione eccetera.

cosi faccio a meno di andare in vacanza , faccio a meno di andare al ristorante,faccio a meno di andare al cinema , non ristrutturo casa,non cambio i mobili, non cambio la auto, giro con la macchina scassata,non faccio vestiti nuovi , non vado in palestra, tra poco comincio a non pagare lo amministratore di condominio
Alessandro 2014-01-08 09:49:09
Questi vivono in un mondo tutto loro, di sicuro dei cittadini non gli importa nulla, fanno solo le chiacchiere come si legge benissimo, a noi delle vostre dispute tra destra e sinistra non interessa nulla, ma è inutile spiegarlo a chi ha la scatola cranica priva di materiale...
paolo fiore 2014-01-08 11:01:05
Scusate Città Futura ma a mio avviso state girando intorno al problema gravandolo ancora di costi ma non risolvendo alla radice il problema rifiuti in generale.
Per risolvere il problema bisogna dare il vero valore alla differenziata così come è stata concepita a livello europeo e da disposizioni del Presidente della Repubblica nel lontano 1999 con decreto 158 (linea guida per la TARES).
Quindi dal 1999 ad oggi di tempo ce n'è stato per riuscire a trovare una soluzione definitiva che ci avrebbe portato al 2018, anno dello switch off, in maniera perfetta.
Quello che siete riusciti a fare è solo trovare la soluzione più costosa che ci sia e cioè il Porta a Porta integrale esteso pure su tutto il territorio; 6 camion alla settimana che girano per ogni tipologia di materiale (anche un bambino avrebbe trovato questa soluzione, soluzione semplice ma come tutte le soluzioni semplici sono le più costose e poco "educative".
L'Europa ha dato un traguardo per la differenziata ma NON HA SPECIFICATO COME, ognuno poi ci arriva a suo modo.
Con il PaP integrale, fortemente promosso dal CIR33, è il servizio o la strada più costosa che ci sia; ce lo possiamo permettere ?
Che educazione diamo ai cittadini ? Aiuta a portare il sistema all'altro traguardo del rifiuto "zero" ?. A mio avviso NO e mi spiego.
E' vero che il cittadino differenzia a casa ma se sbaglia nessuno si accorge, basta vedere i camion quando raccolgono. Tutte le tipologie, anche se differenziate hanno lo stesso valore per il cittadino, pertanto quando va a fare la spesa non starà attento a prendere il prodotto con meno imballo possibile ed i produttori di conseguenza non si adegueranno non arrivando MAI al rifiuto "zero". Il cittadino non riesce a capire il valore del differenziato rispetto al grigio perchè non vede entrate per quel che fa ma anzi FORTI USCITE.
La soluzione è questa (perchè è facile criticare ma a me piace dare anche soluzioni a Vs. discrezione):
il riciclato (carta, plastica/metalli e vetro) farli portare dal cittadino in punti di raccolta presidiati o automatizzati pagandolo per la quantità portata (quindi le famiglie numerose saranno ulteriormente facilitate e non penalizzate); magari sistemati presso i centri commerciali affinchè con un viaggio si faccia due operazioni (scarico del riciclato e spesa).
L'organico lasciarlo così com'è ma facendo partire al più presto un impianto pubblico per recuperare energia dal nostro organico; energia e materiale che venduti aiuteranno a diminuire il costo dello smaltimento dell'organico che ad oggi E' PIU' SALATO DEL GRIGIO (94 euro a ton. contro gli 80).
In teoria, chi produce molto organico, oggi con la TARES molto penalizzato (negozi di ortofrutta ecc..), dovrebbe avere invece più sgravi in quanto fornisce più "combustibile" per l'impianto. Incentivare fortemente chi invece decide di fare autocompostaggio.
Anche il grigio lasciarlo PaP ma con prelievi inizialmente quindicinali poi mensili; parlioamoci chiaro, con una differenziata che dovrà attestarsi sopra il 65% quanto grigio si farà mai ? Pertanto basta ragionarci sopra e vedrete che non può passare con la stessa frequenza del differenziato....non ha senso.
Analizziamo i risultati: il cittadino dà valore al suo differenziato perchè lo tocca con mano ma nello stesso tempo, dato che comunque è scomodo portarlo all'isola, cercherà nei suoi acquisti il prodotto con meno imballo possibile ed il più comprimibile (meno viaggi all'isola). In questa maniera saranno venduti maggiormente i prodotti "ecoattenti" portando il sistema verso il rifuto "zero". Aiutato questo anche dal fatto che il grigio, passando una volta al mese, anche quì cercherà di limitarsi.
Come vedete per ogni tipologia gli abbiamo dato il giusto peso e credo che solo in questa maniera il rifiuto non diventerà più un problema ma parte della nostra vita ma dobbiamo ma dobbiamo cambiarne lo stile.
Fernando 2014-01-08 23:50:00
Caro Paolo, la tua spiegazione è come sempre a dir poco perfetta e precisa, ma non sperare che riescano a comprenderla, è una materia che non sanno neanche dove sta di casa, ne parlano ma sono soltanto parole scritte per riempire un foglio...Senigallia va a rotoli proprio grazie a chi gestisce senza capirne nulla, e questi non sono da meno purtroppo...
paolofiore 2014-01-10 21:02:17
Molte grazie Fernando, ci provo ormai da molti anni a dare queste idee neanche poi tanto difficili. Le ho girate alla Legaambiente, ai Comuni Virtuosi, parlato con vari esponenti politici ma purtroppo la risposta che ottengo, quando me la danno, è: "non ci sono altre soluzioni per ottenere i risultati richiesti in quanto il cittadino non porterà mai il differenziato all'isola...non ci pensa neanche. Ci troveremo di sicuro con l'immondizia per strada". Provarci NOOOO ?
Fatto sta che comunque fino al 2018 se non sbaglio , dobbiamo tenerci questo sistema in quanto la Rieco ha vinto la gara di appalto per 5 anni.
Presumo che i costi varieranno in base ai costi energetici ed altre variabili quindi non la vedo bene per niente per le nostre bollette. Una piccola variazione in negativo la si potrebbe vedere nel caso in cui la differenziata arrivasse intorno al 90% (prevedo una diminuzione del 10% max) ma, come detto sopra, probabilmente surclassato dai costi di gestione ed energetici che presumibilmente tenderanno ad aumentare.
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