Valli: “Pallacanestro Senigallia, difficile marcare peggio Lilliu”
Il coach torna sul match perso contro il Fondi
Considerazioni di fine anno deI coach della Goldengas Pallacanestro Senigallia, Alessandro Valli, che commenta il match perso in casa contro il Fondi.
TORNANDO A DOMENICA, CERTO CHE 46 DI LILLIU SONO STATI TANTI, NON SI POTEVA FARE DI PIU’ CONTRO DI LUI ?
Di sicuro peggio era difficile … Personalmente credo che abbiamo commesso errori nella sua marcatura, gli abbiamo fatto fare quasi sempre quello che sa fare meglio, lo abbiamo subito fatto entrare in fiducia, però le abbiamo provate tutte, lo hanno marcato quattro giocatori diversi, abbiamo fatto box and one, show sui pick and roll e poi anche cambio, ma lui ha quasi sempre segnato oppure trovato il compagno libero giusto, insomma è stato veramente bravo e anche fortunato perché un tiro da tre punti in gancio allo scadere dei 24 secondi ancora non l’avevo subito … Anche lo scorso anno con Di Trani e Alessandri, giocatori simili a lui, avevamo avuto le stesse problematiche, si vede che è un nostro limite.
NESSUNO, TE COMPRESO CREDO, SI SAREBBE ASPETTATO DI TROVARSI A -18 CON FONDI, TI SEI DATO UNA SPIEGAZIONE IN QUESTI GIORNI ?
Sicuramente non è stato un problema di approccio, ci tenevamo tanto a fare bene e la dimostrazione credo sia stato il nostro inizio, 16-9 per noi dopo pochi minuti. Poi credo sia subentrata in noi un po’ di demoralizzazione perché non ci entravano tiri facili e dalla parte opposta i nostri avversari facevano spesso canestro, trovando forse la partita della vita, almeno per quanto riguarda questa stagione. Andare in attacco sapendo che bisogna segnare quasi per forza perché dall’altra parte gli avversari sono in serata di grazia, non è una situazione psicologica facile. Di certo non abbiamo fornito una prova all’altezza, soprattutto nei due quarti centrali, non siamo stati cattivi come in altre occasioni e noi sappiamo bene che la nostra è una squadra di medio livello se gioca determinata, di basso livello se pensa di giocare senza la giusta cattiveria e attenzione. Poi nel momento di miglioramento anche altri fattori sono intervenuti a sancire la nostra sconfitta …
TI RIFERISCI PER CASO AI DUE FISCHIETTI ?
Ricevere 4 espulsioni, un tecnico per simulazione di sfondamento e un antisportivo contro di certo non aiutano … Non inserisco nelle espulsioni contro quella dello speaker perché non ci ha portato tiri liberi a sfavore, altrimenti le espulsioni sarebbero 5, un pò troppe forse per una squadra che in 11 giornate aveva preso solo un tecnico contro …. ciò non toglie che è solo colpa nostra se siamo finiti sotto di 18 punti a fine terzo quarto e se sul meno 2 a pochi secondi dalla fine non siamo stati abbastanza lucidi da completare la rimonta
DI SICURO L’ARBITRAGGIO HA STIMOLATO IL PUBBLICO … ERA DA TEMPO CHE A SENIGALLIA NON SI VEDEVA UN CLIMA TANTO ACCESO …
Sicuramente vedere il pubblico in piedi alle balaustre è stata una cosa alquanto insolita e il clima che si è creato ha influito in positivo sulla nostra rimonta del quarto periodo. E’ chiaro che non possiamo approvare il lancio di oggetti dalle tribune o i continui insulti agli arbitri, c’è modo e modo di essere calorosi … Certo che tra il pubblico dei primi due quarti (e di parecchie altre occasioni in casa …) e quello dell’ultimo periodo preferisco di gran lunga il secondo perché soprattutto in giornate negative e di difficoltà avere l’incitamento costante dei nostri supporter ci può dare una spinta importante per reagire e per questo motivo voglio ringraziare pubblicamente Loris e i ragazzi che stanno “al tamburo”, perché non mancano mai di incoraggiarci, soprattutto nei momenti difficili, come per esempio Domenica sul -18 del fine terzo quarto.
DALLE TUE PAROLE TRASPARE UNA CRITICA VELATA NEI CONFRONTI DEL PUBBLICO SENIGALLIESE.
Guarda io capisco veramente in certe occasioni lo sconforto dei nostri sostenitori … passare dalla B eccellenza e annate vincenti in B2 a campionati di medio – bassa classifica in DNB non è sicuramente semplice per loro. Però devono capire che la realtà adesso è questa, che la società da due anni a questa parte ha dovuto ridimensionare per non rischiare di chiudere e che quindi adesso arrivare ai play off equivale a vincere un campionato e tutti quindi dobbiamo essere più positivi e tolleranti degli errori per provare a raggiungere l’obiettivo. Rimpiangere i tempi in cui c’erano Minelli, Esposito, Gnaccarini, Penserini, Facenda e allenatori più bravi di Valli non ha senso, quello che conta ora è incitare sempre i ragazzi che portano in giro per l’Italia il nome di Senigallia e capire che questi ragazzi rendono di più se sentono il calore e l’appoggio del loro pubblico, soprattutto nei momenti di difficoltà.
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