Tagli ai Comuni con restrizioni al gioco d’azzardo: sindaci sconfitti?
Legautonomie Marche impegnata nella raccolta firme di una legge di iniziativa popolare
L’approvazione dell’emendamento Chiavaroli, che prevede tagli ai trasferimenti di denaro per i comuni e le regioni che emanano norme restrittive contro il gioco d’azzardo contraddice pienamente la battaglia dei sindaci di questi ultimi anni contro il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, in costante e preoccupante aumento soprattutto tra le fasce più deboli e vulnerabili della società.
Infatti gli amministratori locali da tempo chiedono il riconoscimento dei poteri in materia di gioco d’azzardo e non è accettabile che lo Stato conceda o rinnovi autorizzazioni senza il consenso delle amministrazioni più vicine ai cittadini, né che possa ricattare i comuni attraverso la riduzione dei trasferimenti statali.
Legautonomie Marche è impegnata nella raccolta firme di una legge di iniziativa popolare sul gioco d’azzardo, 21 articoli per riordinare in un codice unico le norme sul gioco d’azzardo necessarie per prevenire davvero le conseguenze nocive di questo gioco. Capisaldi della nostra proposta di legge, presenti anche in altre proposte di legge parlamentare nonché nella delega fiscale, sono: tutela della salute degli individui; poteri ai Comuni; contrasto reale alle infiltrazioni mafiose e ad altre illegalità, prevedendo il recupero dei finanziamenti necessari per le cure, la prevenzione, la ricerca.
Questo è quanto ci auguriamo faccia il governo, a sostegno dei sindaci, degli enti locali e della loro autonomia.
dal presidente Legautonomie Marche Roberto Piccinini
Migliaia di famiglie hanno come dei drogati in casa e devono combattere le fragilità dei propri famigliari senza nessun aiuto, anzi lo stato gli rema contro.
Un grazie ai nostri parlamentari, che prendono soldi dalle lobby del gioco d'azzardo.
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