A Senigallia “A forza di essere vento”, mostra del giovane Granatiero
Fotografo veneziano, è senigalliese d'adozione
Sarà inaugurata lunedì 30 dicembre alle 18.30 presso la Galleria Angelini in via Arsilli 95 a Senigallia la mostra del giovane fotografo Giorgio Granatiero.
La mostra sarà visitabile tutte le mattine dalle 10 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30 dal 30 dicembre al 9 gennaio. L’ingresso è libero.
Spiega l’autore: “l’idea di realizzare questo progetto nasce circa un anno fa dall’ascolto di una canzone di Fabrizio De André intitolata Khorakhané. In questo brano il cantautore genovese racconta la vita di un popolo rom costretto dalla propria cultura e dalla propria economia al nomadismo. Ciò che ho tentato di fare è stato dare un volto a questa condizione. Immortalare la vita segnata dal viaggio non inteso come sporadico spostamento ma come una vera religione, con i suoi riti e le sue rinunce. Il rito del fermarsi e del ripartire, la rinuncia alla stabilità e soprattutto a un luogo in cui sentirsi veramente a casa.
La strada come casa, il cambiamento come abitudine, la libertà come prigionia.
Ma per comprendere fino in fondo questa condizione è necessario confrontarla con il nostro modo di vivere, capirne le differenze e misurarne le distanze. È questo il motivo per cui ho scelto l’architettura come soggetto delle fotografie, perché in essa le differenze sono manifeste e il confronto si fa concreto. Questo progetto fotografico si configura come un’analisi architettonica tesa alla comprensione delle differenze fra il nostro stile di vita e quello dei nomadi. l tema della mobilità indagato da questo punto di vista si fa molto più interessante di quanto possa sembrare: per l’architettura il nomade oggi è un modello cui riferirsi in virtù del rispetto che egli nutre verso il territorio. Non mette radici, non pianta fondamenta, al massimo fa fermare per qualche giorno le ruote della sua roulotte su un prato per poi ripartire senza lasciare alcun segno del suo passaggio. Qualcosa di molto diverso dai condomini in cemento armato di cui noi abbiamo bisogno per sentirci al sicuro e a casa. Infatti non è facile vivere su quattro ruote, non ci siamo abituati. Abbiamo bisogno delle nostre abitudini, delle nostre case, delle nostre città e della loro immobilità. Tuttavia camminando fra le roulotte mi sono accorto di una cosa sorprendente: il sentiero fangoso in cui mi trovavo non era poi tanto diverso dalle vie che sono solito percorrere, mi son sentito stranamente in un luogo familiare fatto di usci, finestre, viali e addirittura piazze; i caravan costruivano una città.
In conclusione il confronto, oltre alle profonde differenze, fa emergere una analogia sorprendente che ci dimostra ancora una volta l’uguaglianza di tutto il genere umano”.
BIOGRAFIA
Giorgio Granatiero nasce nell’agosto del 1993 a Venezia ma presto si trasferisce con in genitori nelle Marche e più precisamente nel comune di Senigallia. Il padre gli trasmette la passione per la fotografia e all’età di 16 anni vince il suo primo concorso fotografico. Nel 2012 si iscrive alla Facoltà di Architettura di Bologna e dopo ulteriori riconoscimenti nel campo della fotografia arriva sicuramente il più importante: viene premiato ad un concorso fotografico nazionale indetto dal Resto del Carlino. Ora Giorgio sta frequentano il secondo anno di Architettura, un’altra sua forte passione che influenza inevitabilemte la sua fotografia.
Info: granatiero.giorgio@gmail.com
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