‘Nuova Senigallia’ in merito al ‘regalino’ di Natale della Senatrice Amati
La Senatrice ha votato a favore dell'emendamento che punisce i comuni che combattano il gioco d'azzardo
Complimenti alla Senatrice Silvana Amati, che in barba al buon senso e all’etica, ha votato in favore dell’emendamento pro-slot che il Senato ha approvato e che penalizza i Comuni, come Senigallia, che invece cercano di fare prevenzione attiva e lottano contro la ludopatia, ossia ostacolano la diffusione delle slot-machine che sempre più spesso portano al suicidio le persone o rovinano intere famiglie.
Secondo regalo, dopo quello del governo “barze-Letta” che ha fatto un suntuoso sconto del 70% alle lobby del gioco d’azzardo che avevano tranquillamente evaso “solamente” 90 e passa milioni di euro. E’ chiaro che se un governo (Governo????) fa di questi regali o sono tutti incapaci o in malafede, in entrambi i casi quindi sarebbero da mandare a casa, anche perché sono illegittimi come è stato detto dalla Corte Costituzionale.
Quindi dopo aver “ringraziato” il governo per non aver fatto rispettare le leggi, in danno del popolo Italiano, e aver fatto un bel regalo alle lobby del gioco d’azzardo, adesso “ringraziamo” la Senatrice Silvana Amati, che incurante del fatto che questa amministrazione, a reggenza PD come il partito di appartenenza della senatrice, lotta contro il gioco d’azzardo, ha votato a favore di quella norma che va a penalizzare appunto un Comune come Senigallia.
“Lotta intestina” quindi, perché la Senatrice Silvana Amati è nata a Senigallia come anche il Sindaco Maurizio Mangialardi che si è ritrovato a dover commentare questo “voto” in maniera negativa augurandosi che il Senato possa rivedere la norma. Da notare che il Sindaco non menziona minimamente la Senatrice Silvana Amati, cosa più che normale perché tra “co-inquilini” non si mordono di sicuro, questa è la prassi per i politici, e questo è l’eterno “teatrino” al quale noi Cittadini siamo costretti ad assistere e subire.
Per la Senatrice Silvana Amati è decisamente più importante presentare una legge sul negazionismo e votare a favore delle lobby del gioco d’azzardo che “lavorare” e “operare” per il popolo Italiano presentando leggi che possano aiutare a superare questo momento di crisi. Niente di tutto questo, siamo alle comiche più esilaranti. Una Senatrice della Repubblica che va contro i comuni, tra questi il suo, un Sindaco che si inalbera giustamente per questo voto che lo penalizza, ma entrambi scordano la cosa più importante: al governo ci sta anche il PD, ossia il partito di appartenenza di entrambi, quel partito che dietro la “questua” dei 2 euro ha da poco eletto Renzi come Segretario, colui che viene definito come il “rottamatore”, ma i comuni mortali continuano invece a vedere i soliti “vizi” dei professionisti della politica..
Lo chiamano il governo delle “larghe intese”, alle persone normali appare invece come il governo di chi si è voluto “parare” le terga visto il ciclone che è entrato in Parlamento, ma certi giochini non durano a lungo, non manca molto a mandarli tutti a casa, basta aspettare le prossime elezioni che per quanto le vorranno ritardare, prima o poi ci saranno.
Buon Natale Senatrice Silvana Amati, grazie del regalino che ci ha voluto cortesemente mettere sotto l’albero!
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Per l’associazione dei consumatori, “si tratta di una vera e propria istigazione al gioco d’ azzardo, un gesto scriteriato da parte dei senatori che fa nascere più di un sospetto circa i rapporti tra la classe politica e le società del gioco, e impone alla magistratura di porre sotto indagine i singoli senatori che con il loro voto hanno deciso di gettare migliaia di cittadini in pasto alle dipendenze da gioco, scrive il Codacons, In un paese come l’Italia in cui il gioco è una vera e propria emergenza, con costi sociali pari a 7 miliardi di euro all’anno, punire gli enti locali che cercano di tutelare i cittadini e limitare l’insorgenza delle ludopatie può configurare veri e propri reati”.
Ed è con malcelato entusiasmo e con indomita gagliardia che mi tuffo a pesce dentro il cerchio di fuoco e salgo in cima al Faro del Porto Canale di Senigallia munito di binocolo alla ricerca del Nuovo che A(r)vanza.
Ed ecco che alfine lo scorgo !
Laggiù tra un congiuntivo con la condizionale, una (...omissis...) qualunquista, e una difesa del reato di negazionismo scorgo i nuovi artefici della nuova rivoluzione senigalliese che brandiscono eroici lo spadone del comando mentre i cittadini brandiscono la giuntura delle mani del Marcomando...
Eccoli la splendenti sotto la luce dell'Istituto Luce i nuovi arditi che non se la legano AR Dito e rivolteranno Senigallia come un calzino al grido di Eiaeialallallà.....
Finalmente, era ora, possiamo scegliere e sceglieremo e allora virgola ce la vedremo con i nuovi camerati del nuovo millennio.... e sti caxx ?
E dovrete pagare pure la ffitto....
il nostro voto è fondamentale e non dimenticatevi quando sarete in cabina elettorale!!!!
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