Corinaldo, finisce in carcere Omar Turchi
I familiari: "Non ci ridà Francesco, ma è segnale di giustizia"
Omar Turchi finisce in carcere. Sabato 21 dicembre 2013, il noto pregiudicato residente a Corinaldo è stato tratto in arresto dai Carabinieri della stazione locale in esecuzione all’ordinanza emessa dal Tribunale di Ancona.
L’uomo, classe 1978, era finito ai domiciliari per aver travolto e ucciso il giovane Francesco Saccinto mentre era alla guida del suo furgone con un tasso alcolemico del sangue quattro volte superiore al limite consentito dalla legge. Per quell’episodio del 10 settembre 2013, Turchi era stato prima arrestato e poi messo in regime detentivo nella propria abitazione da cui lo scorso 17 dicembre era evaso per andare a comprare della droga.
Nuovamente arrestato dai Carabinieri corinaldesi, il giudice aveva disposto la rimessa ai domiciliari prima di prendere altre decisioni sulla custodia cautelare.
Decisione che è arrivata proprio sabato 21 dicembre: con un nuovo provvedimento l’Autorità Giudiziaria ha stabilito il ripristino della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere concordata con quanto refertato dai Carabinieri la sera dell’evasione.
Ora si trova presso la Casa Circondariale a Montacuto di Ancona.
“Un provvedimento forte ma giusto” hanno dichiarato i familiari di Francesco Saccinto attraverso il legale Corrado Canafoglia. “Finora siamo stati in silenzio principalmente per il dolore dovuto alla perdita del nostro caro Francesco, e poi per rispetto alla magistratura. Consideriamo questo, pur non restituendoci nostro figlio, un segnale di chiarezza e giustizia nei confronti di azioni quali quelle di Turchi”.
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