Il GIO Marche interviene sulla crisi che attanaglia il paese
Montesi: "Troppe sono state le promesse e le previsioni ottimistiche da parte del Governo senza un seguito"
Il perdurare di una difficile e incerta situazione economica contribuisce a consolidare nei cittadini la sfiducia verso i partiti non esclusi anche verso molti Amministratori locali fino ai vertici del Governo Nazionale, costatiamo che solo una piccola parte dei cittadini imprenditori compresi, crede ancora a qualche bugia e alle promesse quotidiane dei governanti nonostante tocchiamo con mano una realtà di malessere diffuso anche nella nostra Regione.
Negli ultimi anni troppe sono state le promesse e le previsioni ottimistiche da parte del Governo senza un seguito, forse, senz’altro per nascondere l’incapacità di affrontare e risolvere i problemi. Il mondo dell’impresa, compreso anche altre alcune categorie, viviamo questo momento con preoccupazione per il futuro del benessere sociale e delle aziende. La maggior parte degli imprenditori, piccoli e grandi, sanno che una crisi che perdura da circa cinque anni non può risolversi in un breve periodo ma quello che preoccupa è la mancanza di una prospettiva. Nei cinque anno di crisi abbiamo perso il 26% di calo della produzione industriale e il 9% del PIL e non sembra ancora finita.
La ripresa ci sarà ma non prima del 2015 salvo nel frattempo non intervengano aiuti esterni verso le famiglie impoverite dal perdurare della crisi e per il rilancio del credito bancario verso le imprese. Ormai tutti sanno che l’obiettivo principale “assoluto” è creare nuovi posti di lavoro ma nell’attuale situazione in Italia occorre mettere in circolazione quantità elevate di denaro che il Governo dice di non avere altrimenti la situazione non migliora anzi potrebbe peggiorare aggravando ulteriormente la spesa pubblica, necessità di nuove tasse, calo dei consumi.
Aumenteranno i costi per sostenere la crescente disoccupazione, preoccupante quella giovanile, a Gennaio aumenterà la benzina, preoccupante è la prospettiva sulla sicurezza, basta guardare cosa succede in alcuni centri abitati del Nord, per capire che anche nel nostro territorio potrebbero aumentare entro breve tempo furti e rapine. Siamo preoccupati per la crescente povertà, per traffici illeciti che hanno dietro organizzazioni mafiose e malavitose forse poco lontane dal nostro territorio.
Altra conseguenza è l’aumento del disagio e la sofferenza degli anziani e dei meno abili sempre più a carico delle loro famiglie. A tutto questo dobbiamo aggiungere il regalo di Natale della Ministro Cancellieri che, nella realtà metterà in libertà una decina di migliaia di carcerati entro sei mesi i quali non trovando lavoro ritorneranno a delinquere.
Abbiamo citato solo una parte dei problemi e delle inevitabili conseguenze che riguardano il Paese, la nostra Regione e il territorio Valli Misa e Nevola.Altro problema già evidente è il degrado del territorio viabilità compresa e il lento peggioramento dei servizi per mancanza di fondi. Pertanto prepariamoci per nuove tasse e più disoccupati che il bravo Presidente Letta e il Ministro Saccomanni cercano di mascherare con qualche bugia e annunci “fumosi” con interventi deboli e diluiti nel tempo. Entrambi pensano allo spread, ai partiti, ad aiutare le banche e sostenere burocrazia e dipendenti pubblici in quanto vedono in questi un elettorato sicuro mentre il nuovo “Renzi” che ha fatto presa nell’altra parte dell’elettorato si trova già a dover modificare e diluire verso il futuro ciò che aveva promesso di fare nel brevissimo tempo.
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