Difesa costiera: 200 sacchi in geo-tessuto per trattenere la sabbia – FOTO
Sperimentazione a Senigallia con l'Univpm: lavori già partiti per posizionare "scogli" naturali sull'arenile
Innovare, sperimentare, difendere. Sono questi gli obiettivi dell’Amministrazione comunale di Senigallia che sta cercando nuove modalità per tutelare la costa e la spiaggia di velluto dalle mareggiate e dall’erosione costiera.
E nel farlo ecco che subentrano nuovi soggetti come l’Università Politecnica delle Marche e l’azienda Tessilbrenta di Pove del Grappa, la quale ha elaborato un sistema di contenimento della sabbia in sacchi riciclabili di tessuto ad alta resistenza, geo-contenitori denominati StopWave®, dal peso (una volta riempiti) di circa una tonnellata ciascuno.
Due i punti della spiaggia senigalliese interessati dalla sperimentazione che durerà fino alla prossima primavera 2014: la zona del molo di levante, dietro il ristorante del noto chef Uliassi, con un “pennello” di un centinaio di sacchi per una lunghezza di 46 metri e la zona della spiaggia del Ciarnin davanti a un’altra attività ristorativa, il Tucano, dove verranno posizionati altri settanta sacchi per creare una sorta di barriera (vd. ultima foto).
Scopo della sperimentazione è quello di testare la funzionalità dei sacchi in geo-tessuto che, date le caratteristiche di resistenza e permeabilità, riescono a garantire il filtraggio dell’acqua senza disperdere la sabbia che andrebbe poi solo riposizionata sul posto senza essere prelevata la prossima primavera da altre zone. Inoltre i sacchi riuscirebbero – secondo lo studio del dipartimento “DICEA” dell’Univpm condotto grazie all’iniziativa della ditta produttrice dei sacchi, la Tessilbrenta – a interrompere, se posizionati in maniera intelligente, le mareggiate che da portano via la sabbia durante l’inverno.
Una tutela della costa dal fenomeno dell’erosione che va avanti da anni e che vede i comuni dell’Adriatico alle prese con onerose operazioni di ripascimento dell’arenile (o spostamento della sabbia) da ripetersi ogni anno. In questo modo si dovrebbe impedire che la sabbia venga portata via dalle correnti e, allo stesso tempo, garantire la facilità di livellamento della spiaggia semplicemente rifornendosi dai sacchi presenti sul luogo stesso.
Dunque una sostituzione delle scogliere – perlomeno – nelle loro funzioni, senza che si intervenga in maniera economicamente svantaggiosa, ma anzi, con 200 sacchi riciclabili ad alta resistenza, che dovranno evitare l’impoverimento dell’arenile senigalliese.
I lavori sono già partiti come si vede dalle foto: per il tratto a ridosso del molo di levante termineranno lunedì 23 dicembre, mentre per il secondo tratto si dovrà attendere la conclusione delle festività natalizie e dell’Epifania 2014.
Ho visto solo la posa.
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