Rigenerazione urbana per l’arena Italia, via Baroccio e la curva della Penna
Da gennaio demolizione dei manufatti e bonifica delle aree in comodato gratuito per il comune, poi i cantieri
Togliere ciò che ancora è in degrado per lasciar spazio prima ad aree di utilità pubblica, poi ai cantieri per il ritocco finale e infine a palazzi rigenerati in linea con il contesto del centro storico. E’ questo il piano di riqualificazione urbana promosso dall’amministrazione comunale di Senigallia per quanto riguarda tre importanti aree cittadine ora in stato di semi-abbandono.
Si tratta dell’ex arena Italia, il vecchio cinema in via Rodi (subito dopo via Carducci e porta Lambertina); dell’area ex Ferri in via Baroccio (già interessata dall’intervento all’ex Nirvana); e della curva della Penna, dietro villa Baviera. Tre aree che da anni versano in una situazione di degrado e abbandono. Ma anche tre aree che, oltre a “nuocere” all’immagine della città, possono rivelarsi strategiche per parcheggi a servizio del centro storico, verde urbano e palazzi (anche con una percentuale di edilizia residenziale pubblica) decorosi e in linea con il contesto del piano particolareggiato del centro storico (piano Cervellati).
E questo il contenuto dell’accordo che l’amministrazione comunale ha stretto con i proprietari delle tre zone coinvolte in interventi di pulizia e bonifica, demolizione e rigenerazione per ridare alla città un’immagine diversa e un centro storico dignitoso.
Prima ci sarà l’intervento di pulizia delle aree, di rimozione dei residui ed eventuale bonifica (come all’arena Italia, dove insiste ancora una tettoia in cemento-amianto) che scatterà a gennaio 2014 e che dovrebbe terminare con la demolizione dei vecchi edifici abbandonati entro la primavera 2014. La liberazione delle aree permetterà al Comune una gestione in comodato d’uso gratuito (parcheggi a raso a servizio del centro, aree per manifestazioni) in attesa che le condizioni economiche permettano gli interventi di rigenerazione da parte dei privati per cui sono stati redatti i progetti, con la supervisione degli uffici tecnici comunali.
Un progetto ambizioso (all’arena Italia verrà predisposto una palazzo d’architettura classica con porticato e camminamento in vetro per riscoprire le vecchie mura di cinta) ma non impossibile, nonostante le condizioni economiche per il momento non permettano altre mosse oltre quella della pulizia delle aree interessate e alla demolizione dei vecchi manufatti fatiscenti. Non appena potranno, le proprietà daranno il via ai lavori di rigenerazione urbana (così come definito dall’assessore all’urbanistica Simone Ceresoni), entro il termine ultimo del 4 novembre 2019, a dieci anni esatti dall’approvazione del piano Cervellati, ovvero quel piano particolareggiato che “regola” il centro storico definendone i criteri degli interventi su tutto ciò che ricade nella zona interessata.
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