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La Amati sta con Orciari: “Ospedale di Senigallia risorsa del territorio”

"Inaccettabile declassare Neurologia e perdere UTIC. Correggere disparità in piano regionale reti cliniche"

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Il reparto di cardiologia all'ospedale di Senigallia

Voglio raccogliere l’esortazione forte che oggi ha lanciato Giuseppe Orciari nell’Aula del Consiglio Comunale quando in tanti ci siamo ritrovati a festeggiare i sui 90 anni al servizio della città. Orciari ci ha richiamato alla vigilanza attenta di quella grande risorsa che rappresenta il nostro ospedale, risorsa importante per tutto il territorio dell’area vasta e non solo.


So che recentemente è stato presentato ai sindaci il piano delle reti cliniche e credo che ,da qui all’assunzione, ci sia l’occasione per riflettere e far riflettere tutti maggiormente sulle valenze in campo e sulla necessità di garantire, pur in tempo di crisi, il massimo di equilibrio tra i territori e il massimo rispetto delle professionalità, fortunatamente alte, che operano nel nostro territorio.

So che l’organizzazione della sanità pubblica è un tema difficile soprattutto quando le risorse sono ridotte e da ridurre ulteriormente, ma credo che la prima necessità sia quella di dimostrare che si è orientati da una visione equilibrata, per non dire ugualitaria nei tagli come nella identificazione e nella ripartizione delle eccellenze.

E’ quindi chiaro che , nella scelta dei primariati da promuovere, non si può essere guidati solo dalla griglia dei pensionamenti.
Questo criterio infatti ha già dimostrato di creare disparità non corrispondenti alle esigenze.

Tra l’altro la necessità della razionalizzazione delle risorse potrebbe anche far valutare l’opportunità di intervenire, invece che su i vertici sanitari, su quelli amministrativi, concentrando le posizioni apicali della dirigenza che si dice raggiungano nella nostra area numeri assai significativi.

L’ottica del risparmio e della redistribuzione tra funzioni e tra territori difficilmente può essere accolta se si fanno parti uguali tra diversi, anche se purtroppo ora sembrerebbe che si sia in una situazione ancora peggiore, ossia che si propongano parti diverse tra diversi, penalizzando sempre gli stessi.

Anche le risorse infatti andrebbero ridistribuite avendo fatto un confronto davvero puntuale di quanto si è già speso in ogni realtà , e magari poi andrebbero preventivate le nuove dotazioni sulla base di quanto contribuito negli ultimi tre/ cinque anni e non solo nell’ultimo anno. Non vorremmo infatti dover scoprire che c’è chi da tempo risulta assai avvantaggiato e chi da tempo soffre difficoltà di personale e di attrezzature adeguate.

Senigallia è la seconda città della provincia per numero di abitanti ed è noto al mondo che, essendo la prima città turistica della regione, d’estate moltiplica il numero di abitanti, con le corrispondenti esigenze di cura e assistenza.
E’dunque difficile comprendere come nella programmazione non si tenga conto adeguatamente di questa condizione.

Vorrei essere smentita ma, ad esempio, risulterebbe che da tempo non si rinnovi il parco delle attrezzature radiologiche, al contrario di quanto si sta facendo a Fabriano e a Jesi. Anzi sembrerebbe che Fabriano abbia drenato la maggior parte delle risorse fin qui razionalizzate negli altri territori.

Capisco la difficoltà di quella realtà in tempo di crisi industriale e condivido l’idea di supportare diversamente la città, ma questo non può prevedere il depauperamento delle altre città, che soffrono anche esse l’attuale momento.

Credo che l’ospedale di Senigallia insomma meriti maggiore attenzione e che le scelte di programmazione regionale vadano maggiormente discusse e condivise su base locale.

Faccio solo alcuni esempi, non esaustivi , che ritengo però assai significativi.
Credo che non si possa assolutamente accettare addirittura che la Neurologia veda il trasferimento del nostro primario a Jesi , con conseguente declassamento del reparto; se mai si tratterà di capire se non si possa attivare anche lì un nuovo primariato.
Che non si possa accettare che la nostra cardiologia perda l’utic, dopo essere stata la prima della provincia.
Che la nostra medicina debba ritrovare i molti letti tagliati, data l’affluenza di pazienti.
Che la nostra senologia resti il punto di eccellenza conosciuto.

Sono certa che in questi giorni,tra la presentazione del piano e la sua attuazione, ci sia il tempo per correggere qualche errore e sono certa che il nostro sindaco sarà al primo posto per rispondere con i fatti alle sollecitazioni che Giuseppe Orciari oggi ha avanzato a tutti noi.

Commenti
Ci sono 3 commenti
Luigi Rebecchini 2013-12-15 12:50:22
Non avete più alibi: il Pd è nel governo nazionale, governa in regione, governa il comune. Il Pd ha inoltre due rappresentanti di Senigallia nella classe dirigente. Non potete ora scaricare su altri le vostre responsabilità. Il Sindaco si assuma le proprie responsabilità, i proclami a cui ci ha abituato non servono se i fatti vanno poi in altra triste direzione... Il richiamo di Orciari è un grido alla vostra inefficienza. Chi ha osato, nei mesi scorsi ,parlare in consiglio comunale di disastro sulla sanità è stato tacciato nel miglior dei casi di strumentalizzazione . Oggi i risultati della vostra politica sono evidenti.
Pinella 2013-12-15 14:39:01
La Amati sta con Orciari. A Orciari però diteglielo col necessario tatto, c'ha novant'anni.
Franco Giannini
Franco Giannini 2013-12-15 15:46:26
Evidentemente è da tantissimo tempo che manca da Senigallia se non fisicamente, almeno politicamente (passate le elezioni...) e posso comprendere che di certe cose ne era e ne sia all'oscuro. Fortuna ha voluto però, che ora ne è venuta a conoscenza attraverso il sempre attento ex-Sindaco Giuseppe Orciari e da domani farà sicuramente sentire la sua voce in Regione. Si ricordi però quello che ha detto Renzi,... da oggi se non si fa quello che si deve fare la colpa è solo la nostra (era una volta, ora meglio precisare... la vostra!!). Non abbiamo più alibi!
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