Udc Senigallia: “Primarie sintomo di debolezza dei partiti”
Perini: "Quanti milioni di cittadini andranno a votare e con quale spirito mi chiedo?"
Difficile collocare dal punto di vista politico le primarie che si svolgeranno il prossimo 8 dicembre per la segreteria del Partito Democratico.
Infatti laddove la tradizione di questo strumento è più radicalizzata come negli Stati Uniti, esse prevedono il coinvolgimento diretto degli elettori nella scelta dei candidati che essi dovranno poi votare; dunque nella scelta di chi andrà a governarli piuttosto che di chi svolgerà la funzione di segretario de partito, appunto perché attraverso questo mezzo si sceglie il programma di governo del Paese.
Sicuramente è da apprezzare la volontà di rivolgersi alla gente, ma quale rischio si corre quando tale strumento non è utilizzato per decidere il futuro di un Paese, bensì per definire quello di un Partito.
Sicuramente si da atto della sconfitta e della debolezza di quel partito, come dimostra la storia stessa quando agli inizi del secolo scorso, proprio negli U.s.a., la primaria diretta divenne uno strumento in mano ai Progressives, utilizzato per aggredire il potere oligarchico a capo delle macchine partitiche.
Il PD è debole mi chiedo? Certamente non vive una bella stagione come nessun partito in Italia in questo momento storico, al di là dei sondaggi.
Le primarie non possiamo negarlo sono un effetto della debolezza dei partiti, e non già una causa, perché i partiti , nessuno escluso e soprattutto quelli che giaciono laconicamente sotto le due cifre percentuali, sono da almeno due decenni indeboliti per gli abusi di cui si sono resi e sono tuttora protagonisti.
Quanti milioni di cittadini andranno a votare e con quale spirito, mi chiedo? Quanti elettori del Pd voteranno e quanti invece saranno transfughi di altri partiti tesi a determinare appunto, non già una linea politica di governo del Paese, ma una linea politica interna ad un partito che magari nelle prossime elezioni potrebbe non essere nemmeno di maggioranza e essere dunque costretto come ora ad alleanze d’emergenza ma improbabili quanto ad effetti positivi per il Paese?
Questo è quello che penso circa questo strumento, pur nel massimo rispetto dei volontari che si stanno impegnando per la buona riuscita di questa manifestazione di democrazia.
Quanto ai candidati pur non parteggiando per alcuno e avendo da tempo abbandonato l’appartenenza ai movimenti di opinione indistinta,mi pongo tuttavia nell’ottica di un elettore del Pd che sia erede della tradizione del P.c. e attraverso questa prospettiva, valutando i programmi, le idee le prospettive credo senza timore di smentita che solamente Civati rappresenti davvero quella tradizione.
Non credo proprio per questo Civati possa vincere, poiché la politica italiana è chiaramente indirizzata ad un assetto indistinto in cui destra e sinistra si confondono e ci confondono con programmi fotocopia, apponendo nel nome il prefisso centro-destra, centro-sinistra; fatto questo che rappresenta mi pare, una vera anomalia non solo europea ma credo mondiale e rispetto alla quale chi ha tradizioni in un senso o nell’altro dovrebbe rimarcare negativamente.
Ricordandoti che personalmente sono distante anni luce dal difendere un partito come il PD, su una cosa sola non posso darti torto. Il vero male dell'Italia, sta proprio nel fatto che esiste un centro-destra ed un centro-sinistra. Tant'è che se i tuoi amichetti di "Cielle" o dell'AC, (clerico-fascisti o catto-comunisti cambia poco), tornassero finalmente ad estinguersi nel tuo partito, ovvero al "centro(e basta)", nel loro rispettivo posto tra i banchi del Parlamento, ne saremmo tutti quanti, destrorsi e sinistrorsi, più felici. Quando quegl'altri tuoi amichetti, quelli che per intendersi fanno politica senza essere eletti e campano a sbaffo da ingerenti ed esentasse, capiranno che è finito il tempo per tenere i loro piedini in tutte le staffe (ndr. partiti) per condizionare la vita politica di questo paese sui temi che oggi vengono ritenuti "divisibili", non solo potremmo ritenerci felici, ma anche LIBERI. Nel frattempo, il consiglio è quello di guardare all'erba del tuo giardino...Non a quella del vicino.
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