Il docente senigalliese Alessandro Serretti da mercoledì 4 dicembre non è più al lavoro nella scuola di Psichiatria di Bologna, dove è finito al centro di uno scandalo per presunti festini a base di sesso e droghe come la cocaina e la sintetica Mdma.

Lo studioso infatti si è preso (o è stato spinto a prendersi) un periodo di ferie per rimanere lontano dal clamore suscitato dalle indagini nei suoi confronti per cessione di droga.

I Carabinieri stanno intanto continuando ad ascoltare le testimonianze di alcuni specializzandi che hanno firmato un esposto nei confronti del professore, che nel documento verrebbe accusato di aver organizzato feste a base di stupefacenti e di aver compiuto favoritismi nel confronti degli alunni più vicini alla sua (presunta) “cerchia”.

A verbale sarebbe stata messa la pratica – da parte dell’uomo – di inviare foto osè ad alcune studentesse, ma per il momento sembra allontanarsi il reato di concussione sessuale: a quanto sembrerebbe emergere Serretti non avrebbe infatti mai costretto le specializzande ad avere rapporti con lui.

Intanto non manca chi – anche tra i suoi allievi e collaboratori – continua a difendere il docente, dipingendolo come un ricercatore leader nel suo campo in Italia (come confermano le sue numerose e qualificate pubblicazioni e l’inserimento nella speciale classifica di Top Italian Scientist) e per questo oggetto di invidie e malignità diffuse, anche per la capacità di saper trovare finanziamenti ai suoi progetti scientifici.