Soldi alla sagra di Sant’Angelo: nel dibattito entra Anna Maria Bernardini
"A San Silvestro organizziamo senza spalle coperte da Comune, reinvestendo incassi e col rischio perdite"
Intervengo con poche righe sulla incredibile vicenda della “Festa Paesana” di Sant’ Angelo. Sono presidente di un’associazione che ogni anno, a San Silvestro, organizza una sagra e conosco bene certi meccanismi.
E’ importante per una piccola frazione organizzare questo tipo di evento per vari motivi ed uno di questi è che nel caso si ottengano degli utili gli stessi vengono poi reinvestiti in attività per gli associati. Anche noi ci avvaliamo del lavoro di volontari per lo svolgimento della sagra ed anche noi durante l’anno organizziamo per la frazione tantissime attività.
C’è una differenza però tra noi e i cittadini che animano il centro sociale di S. Angelo. Una differenza abissale: noi rischiamo in proprio senza avere le spalle coperte dal Comune che anticipa soldi pubblici.
Noi mettiamo mano ai nostri portafogli sperando che la festa riesca bene e sperando di rientrare degli anticipi e, magari, di fare cassa per investire risorse su iniziative di pubblica utilità. Nel caso, infatti, che la festa andasse male (maltempo ecc.) sarebbe l’associazione a rimetterci, e quindi noi cittadini (che, in teoria, dovremmo avere gli stessi diritti e gli stessi doveri dei cittadini di S. Angelo).
E’ accaduto quest’anno: a causa del maltempo le cose non sono andate come avevamo previsto, non abbiamo avuto utile ma una bella perdita! Nessuno ci ha rimborsato. Mi domando: se anche a S. Angelo le cose fossero andate male, chi avrebbe refuso al Comune le migliaia di Euro anticipate?
Si svolge la Sagra, subito dopo cioè il lunedì dopo viene versato l'incasso al comune, dopo un mese circa il comune paga le fatture della fornitura stornate con gli eventuali accrediti per i resi, se vi siano.
Quindi non nascondiamoci dietro l'ombra di un dito, il Comune non rischia niente anzi risquote prima di pagare, allo stesso tempo questa modalità richiama una trasparenza pressoché eccelsa, cosa non possibile nelle altre iniziative, questa metodologia dovrebbe essere presa come esempio.
Enrico Rimini
Basta con le fole, sono iniziative politiche di parte tutto il resto e' malafede.
Quale interesse ha il Sig. Rimini? forse spera di prendere dei voti? ma non sa che da sempre sant'angelo è di sinistra nonostante che l'amministrazione non abbia mai mosso un dito per riqualificare la frazione. Solo tante promesse tanto i santangiolesi se la bevano e restano fedeli al partito. Beati loro che son contenti. A questo punto debbo dar ragione alla politica del sindaco: più li bastoni e più ti votano. Complimenti sindaco ha individuato il lato masochista dei suoi elettori che ti ricandideranno alla prossima tornata, a meno che non punti ad incarichi più alti con l'aiutino dei renziani.
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