Oltre mille interventi dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Senigallia
Cresce il disagio sociale e diminuiscono le risorse, Bedini: "Sempre più impegno nelle difficoltà"
Le celebrazioni per Santa Barbara sono state anche l’occasione – per i Vigili del Fuoco del distaccamento senigalliese – per fare il punto della situazione sull’ultimo anno di interventi. Un anno senza particolari criticità o picchi dovuti (come l’anno prima) a eventi atmosferici ma che ha visto gli uomini coordinati dal capodistaccamento Mauro Bedini impegnati in oltre 1000 episodi.
Negli ultimi anni, infatti, la media degli interventi effettuati dai pompieri di Senigallia si è attestata tra quota 1000 e 1200: per il periodo novembre 2012-novembre ’13, le segnalazioni con interventi si sono fermate a 1024, delle quali:
– 192 per incendi;
– 77 per incidenti;
– 17 per allagamenti;
– 92 per recupero beni (ad es.: automobili o mezzi finiti fuori strada);
– 52 per lesioni strutturali;
– 572 altri interventi (disagio sociale; apertura porte; recupero animali).
A questi vanno anche aggiunti una trentina di falsi allarmi o chiamate senza reali necessità dell’intervento dei pompieri.
Un anno dunque intenso ma non critico, come accaduto invece l’anno prima tra neve e allagamenti legati alle condizioni meteo avverse: in quel periodo infatti furono ben 1367 gli interventi dovuti, oltre ai roghi e ai sinistri stradali, anche al rischio valanghe e crolli avutisi con la forte nevicata del febbraio 2012 o all’alluvione del marzo 2011.
Come in quel periodo, anche in questo a cavallo tra novembre ’12 e novembre ’13 – ma il trend è in aumento già da diversi anni – a crescere sono le chiamate per disagi sociali, una particolare categoria di situazioni che i Vigili del fuoco si ritrovano a dover fronteggiare davanti a persone sole o con varie problematiche.
Bedini conferma quanto già anticipato in un’intervista proprio a SenigalliaNotizie.it: cresce il bisogno di assistenza alle persone anziane o con disagi psico-sociali che si potrebbero ritrovare in situazioni critiche o di emergenza da un momento all’altro. Sono diversi infatti gli interventi per soccorrere anziani caduti in casa o colti da un malore, che magari non riescono ad alzarsi né per aprire la porta ai familiari né per rispondere al telefono. E non sempre le risorse sono sufficienti in queste situazioni. “Non dev’essere però una scusa – assicura Bedini – quella delle risorse insufficienti: il carattere del pompiere è proprio contraddistinto da quell’energia che viene fuori nelle situazioni di difficoltà“.
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