Senigallia, La Città Futura sul caos IMU: “Inaccettabile l’inerzia della politica”
"Inaccettabile che con l’attuale decreto governativo siano stati traditi gli impegni assunti"
Il caos Imu è inaccettabile, prezzo politico pagato alle destre, simile a quello che vediamo per la riforma sanitaria regionale dove si registra l’inerzia politica del Pd a livello governativo. E’ questa la posizione de La Città Futura in merito al Decreto Legge varato dal governo Letta mercoledì 27 novembre scorso.
E’ inaccettabile che con l’attuale decreto governativo siano stati traditi gli impegni assunti dal governo nei confronti sia dei cittadini che dei Comuni: ai cittadini era stato assicurato che l’Imu sulla prima casa sarebbe stata abolita e ai Comuni – con impegno formale – che il mancato gettito gli sarebbe stato integralmente rimborsato.
Oggi, invece, si determina una situazione grottesca per cui in oltre 2000 comuni italiani (ma il numero aumenta di giorno in giorno) i cittadini saranno chiamati a versare, a metà gennaio 2014, il 40% della differenza tra quanto dovuto ad aliquota standard (4 per mille) e quanto dovuto sulla base dell’aliquota manovrata dal Comune. E’ una soluzione confusa ed iniqua perché in assenza di detrazioni gli importi graveranno, in termini proporzionali, maggiormente sui meno abbienti. Si creerà addirittura la situazione paradossale per cui le famiglie che nel 2012, grazie alle detrazioni, non hanno pagato l’Imu, saranno tenute a pagarla proprio nel 2013, l’anno in cui è stata abolita.
E’ una soluzione che ripudiamo, confidando che, grazie alla mobilitazione dell’Anci (il nostro Sindaco sarà in prima fila in questa battaglia), il decreto sia modificato nel corso del suo iter parlamentare con l’individuazione delle coperture necessarie ad evitare questa vergogna politica.
La Città Futura è sempre stata contraria all’abolizione Imu tout court, soprattutto non siamo disposti a toccare le addizionali Irpef e la no tax area di questa per far grazia al governo Pd-Alfano. Perché, con la pressione fiscale divenuta ormai insopportabile, dovendo individuare delle priorità siamo convinti dell’urgenza di ridurre le tasse che gravano sul lavoro (solo così si aumenta il potere d’acquisto delle famiglie e si rilanciano i consumi e la ripresa economica) e migliorare il modesto intervento sul cuneo fiscale. L’intervento da fare sull’Imu prima casa non era l’abolizione ma l’aumento delle detrazioni in modo tale che fossero di fatto esentati la maggior parte dei proprietari (quelli che possiedono abitazioni con rendita catastale contenuta), questo avrebbe reso l’imposta maggiormente progressiva e molto più equa.
A Senigallia nel 2012 abbiamo infatti aumentato di 50 euro la detrazione dell’Imu, di ciò aveva beneficiato circa il 50% dei proprietari con l’effetto che un numero rilevante di famiglie senigalliesi non ha dovuto pagare nulla. Lo stesso obiettivo di attenuare l’impatto del tributo lo abbiamo perseguito in merito alla Tares – con mancata assunzione di responsabilità da parte delle opposizioni comunali – introducendo modifiche che prevedono una agevolazione tariffaria per le utenze non domestiche, che per effetto del passaggio dal vecchio al nuovo tributo sui rifiuti subiscono un aumento superiore al 20%, sospendendo così fino al 30/4/2014 il pagamento della metà del tributo relativo ai rifiuti. Le agevolazioni tariffarie in merito alla Tares saranno quindi concesse ai richiedenti fino a concorrenza del fondo appositamente stanziato a Bilancio di 100 mila euro e ripartite in maniera proporzionale agli importi degli aumenti subiti; stessa attenzione riservata per le utenze domestiche dove è stata ampliata la possibilità di beneficiare di una riduzione nel caso di famiglie numerose e con interno criticità sociali.
Rispediamo quindi alle opposizioni comunali, di destra e sinistra/grilline che vanno a braccetto, le accuse secondo cui i Sindaci sono “furbetti”. Il Comune di Senigallia ha aumentato l’aliquota Imu sulla prima casa a luglio, lo ha fatto non in modo strumentale, ma su più lauti rimborsi da parte dello Stato, che si era assunto l’impegno formale e in sedi istituzionali, e in modo assolutamente necessitato.
Diversamente infatti non saremmo riusciti a chiudere il bilancio 2013: mancavano, tra tagli ai trasferimenti e Patto di stabilità (assolutamente da allentare), oltre 6 milioni di euro. Una scelta dunque non strumentale e perfettamente legittima in quanto effettuata ben prima che venisse decretata l’abolizione dell’Imu.
Siete la succursale del PD, non una lista civica vera e propria, vi ha creato il PD perchè nelle sue liste non vi era più posto. Siete i fratelli più poveri del PD, lo sanno tutti a Senigallia, cosa cercate di difendere? Siete solo altri furbetti che cercano di difendere il padrone, o solo chi regge la bandiera, che adesso deve dire (NON E' COLPA MIA SE VI TARTASSO DI TASSE). Bilanci e bilancini "LA VERITà E' CHE NO CI CAPITE NIENTE DI ECONOMIA REALE". Altro che città futura siete il vecchio con idee da prima del 1800 che non cambia e non sapete guardare oltre il vostro naso se non riuscite a vedere la fame in cui ci avete ridotto. Come fate a non capire che la gente è "ARRABBIATA" per dire poco e siamo sull'orlo della protesta civile. Basterà solo una scintilla.
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