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Castelleone di Suasa: “situazione economica sempre più grave”

La minoranza ribadisce i timori sulla tenuta dei conti pubblici del Comune

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Comì di Cucina
soldi, euro, monete

La situazione economica del Comune di Castelleone di Suasa preoccupa sempre più il gruppo di minoranza “Insieme per Castelleone”. Già qualche mese fa, in occasione della presentazione del Consuntivo 2012, la minoranza aveva per l’ennesima volta manifestato i propri timori sulla tenuta dei conti del Comune.


Lo sbilancio tra entrate e uscite della parte corrente era salito di nuovo fino a superare i 54mila euro, tutti gli altri parametri erano in calo e il fondo di cassa, che negli anni scorsi si attestava ad un buon livello, era paurosamente scemato; persino il sindaco Biagetti, seppur a denti stretti, aveva dovuto ammetterlo nell’illustrare il Consuntivo al Consiglio.

Con la presentazione del progetto di bilancio 2013 tutte le preoccupazioni del Gruppo di minoranza sono state confermate. In cassa praticamente non c’è più nulla ed il Comune è costretto a prevedere in bilancio una anticipazione bancaria, novità in assoluto per questi ultimi anni, per un importo sicuramente non da poco (€ 500.000,00).

Ma questa non è l’unica fonte di preoccupazione, visto che i tre titoli delle entrate ordinarie non riescono più a coprire anche le quote annuali di capitale per la restituzione dei mutui. Per raggiungere l’importo di quest’anno, pari ad € 99.491,02, all’appello mancano 6.183, 25 €, e non si specifica dove verranno reperiti, perlomeno non negli atti forniti al gruppo di minoranza.

A complicare le cose anche l’assunzione di un mutuo di ben 2.800.000 euro, nell’anno 2012, per il finanziamento dell’ampliamento della discarica di Corinaldo al quale l’amministrazione suasana ha deciso di partecipare nonostante i forti dubbi della minoranza sulla sostenibilità economica dell’operazione. Che quella decisione sia stata oltremodo rischiosa lo ha dimostrato lo stesso sindaco Biagetti quando ha dovuto prendere atto che la quota di partecipazione fissata al 50% della spesa non poteva essere rispettata dal Comune per via dell’insufficienza dei cespiti delegabili e dei limiti imposti dall’articolo 199 e seguenti del DLgs 267/2000. Era stato allora necessario  scendere prima al 35% per risalire poi al 40% dell’intero investimento previsto e di conseguenza si è dovuto ridurre anche l’importo del mutuo, sceso, come detto a 2,8 milioni di euro dagli originari 3,5 milioni.

Oggi si scopre che non si riesce già più a coprire le spese per il rimborso del capitale dei prestiti contratti ed anche la “cassa” fatica a tenere il passo e si deve ricorrere ad una sostanziosa anticipazione bancaria.

Il gruppo di minoranza ha quantificato in oltre 2mila euro il debito che ogni castelleonese, neonati compresi, ha sulle spalle a causa del solo Comune. La crisi nazionale certo non rasserena nessuno e il tanto sbandierato azzeramento dell’Imu sulla prima casa a Castelleone di Suasa finisce con l’essere solo una barzelletta. Il relativo stanziamento del progetto di bilancio 2013 in discussione proprio in questi giorni conferma i timori dei castelleonesi: per quella voce di entrata da una previsione 2012 di € 150.000,00 si arriva quest’anno a complessivi € 266.224,36. E c’è da mettere in conto anche la nuova Tares, con aumenti fino al 100% rispetto la Tarsu, per la quale le stime dell’Amministrazione Comunale prevedono altri € 167.000,00.

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