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Consiglio Comunale a Senigallia: come operare con le varie tasse…

... possibilmente in modo indolore. Ma io sono fatto per le piccole cose ed allora...

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consiglio comunale a Senigallia di giovedì 21 novembre, aula consiliare

E’ tornato a riunirsi venerdì 29 novembre 2013 il Consiglio Comunale di Senigallia. Una sessione convocata in via d’urgenza, dal presidente del Consiglio, Enzo Monachesi e che, come di consueto, si è aperta con l’appello nominale per la verifica dell’esistenza del numero legale dei presenti e la concessione degli abituali 60 minuti riservati alla presentazione di eventuali interrogazioni e interpellanze.

Questo è il resoconto di quest’ora che chiamerò… “A domanda risponde” senza riportare integralmente la domanda, dal momento che è divenuta consuetudine l’essere postata dallo stesso consigliere o sulle pagine di facebook o quelle dei quotidiani online. Sarebbe quindi da parte mia solo una perdita di tempo.

Il primo iscritto per porgere la sua interpellanza è REBECCHINI. Il tema della sua domanda è un appello che rivolge alla Giunta perché riveda, come lui li definisce: “…infausti propositi sulla sciagurataprivatizzazione delle farmacie comunali“.
A rispondere è l’assessore PACI: “… da parte dell’Amministrazione Comunale, che appunto ha formulato una proposta di delibera contenente un atto di indirizzo che prevede il riassetto delle partecipazioni società del Comune di Senigallia che in questo ambito ha anche una proposta per una diversa modalità di gestione delle Farmacie Comunali, non c’è nessuna volontà o intenzione di privatizzare le farmacie. Questo tipo di formulazione è assolutamente scorretta. C’è anzi la volontà di dire di migliorare ed accrescere l’efficienza e l’economicità della gestione di quel servizio. Questo alla luce, da un lato della considerazione che il mercato del farmaco è profondamente cambiato, un mercato che è stato sostanzialmente liberalizzato, per cui oggi le farmacie sono si certo strutture che erogano un servizio pubblico importante, ma sono anche e a tutti gli effetti attività commerciali visto che la redittività delle farmacie è legata essenzialmente a prodotti parafarmaceutici o ancora di più a prodotti che con il farmaco non hanno nulla a che vedere, non so, prodotti di cosmesi o di alimentazione e la nuova frontiera per lo sviluppo di questo settore legata alla fornitura di una serie di servizi, anche questi solo in parte legati alla salute del cittadino. Ma legata più spesso e più in generale al benessere della persona in senso molto lato. Quindi si tratta di attività dove l’elemento commerciale è molto importante ed è come dire un elemento commerciale che si sviluppa in un mercato liberalizzato e lo vediamo anche nella nostra città, molto dinamico e spesso anche pittosto aggressivo. Quindi è chiaro che in questo contesto la necessità di ripensare ai modelli fin qui adottati e di chiedersi se appunto non vi siano modelli gestionali che possano garantire una maggiore efficienza, un miglior servizio, una maggiore redditività ed anche, perché questo è al centro delle nostre attenzioni e preoccupazioni, una miglior soddisfazione professionale per gli stessi addetti. Un’ultima sottolineatura riguarda il fatto che la riflessione che abbiamo fatto sulla forma di gestione delle nostre farmacie comunali che in ogni caso sono e resteranno farmacie comunali, diciamo, l’avvio è dato da un’opportunità di aprire una terza farmacia, opportunità appunto contenuta nel Decreto Liberalizzazioni, opportunità che se non ci inventiamo formule nuove, non saremo in grado di cogliere il divieto ad oggi vigente, di stipulare contratti di affitto passivi, quindi non saremmo in grado di affittare i locali per poterla aprire, stante i vincoli alla spesa per investimenti posti dal Patto di Stabilità, quindi non saremmo in grado di arredarla la nuova farmacia, stante soprattutto i vincoli imposti alla spesa di personale. perché aprire una nuova farmacia vuol dire quanto meno fare 4 o 5 assunzioni. Quindi come dire la riflessione che ancora ad oggi è tutta aperta, perché in sesta Commissione si è incardinato un dibattito insomma molto vivace iniziato ed aperto a tutti i contributi. Però credo che abbiamo lanciato un sasso nello stagno, perché ripeto, è un mondo, è un contesto che ha subito una grossa evoluzione e non ci possiamo permettere di non essere più al passo con i tempi. E’ vero che oggi le nostre farmacie sono ancora redditizie, ma in prospettiva se non riusciamo a rinnovare quel tipo di attività potrebbero non esserlo più. Un ultimo elemento, la normativa in cui si inquadrava la nostra proposta è tutta, tra virgolette, “saltata”, perché, credo che questa sera dovremmo parlare molto della normativa che regna nel nostro Paese anche in questo ambito in tema di partecipazioni societarie la Legge di Stabilità che oggi è all’esame del Parlamento, ha completamente scardinato il quadro normativo che fino ad oggi era il nostro riferimento. Per cui in ogni caso tutta quella questione, tutta quella partita dovrà essere rivista, riesaminata, ma in modo, io credo, molto aperto. Quindi senza nostalgie e senza forme di conservatorismo, senza visioni ideologiche e strumentali, ma con tutta la laicità che serve per rilanciare questo servizio, nell’interesse della cittadinanza tutta e del personale“.

Rebecchini nella replica: “Vedo che la mania del nuovo, la mania del mercato libero, la mania delle privatizzazioni ha fatto breccia in questa Giunta. E mi dispiace, perché è una Giunta che si dice di “sinistra” e non di “larghe Intese”. Questa Giunta applica una politica di fatto di privatizzazione, una scelta questa che rappresenta bene quanto i Partiti tengano a portarsi sempre in modo più simile tra di loro. Io ho cercato di inquadrare, assessore, la vostra proposta, per quanto mi è stato possibile nei tre minuti che mi sono concessi, ho cercato di inquadrarla in un quadro più ampio di quanto avviene oggi in Italia, di quanto è avvenuto e sta avvenendo. Ho capito bene che volete dare questo 40 e più %, quota di minoranza quindi dal 40 al 49 al privato, ma la storia ci insegna che dopo non è più sostenibile la cosa e le farmacie diventano completamente private ed in ogni caso anche con il 49% noi siamo privati di una quota importante delle farmacie che appartengono ai cittadini di Senigallia. Nella Delibera voi dite che il privato, e lo ripete pure adesso, che il privato porta del know-how, che poi che cosa vuol dire questo know-how? Io ho parlato con una farmacia privata qui a Senigallia. Si è messa a ridere, ha detto per quanto riguarda le medicine siamo in calo ed ancora più in calo vista la crisi ed ancor più in calo sui prodotti di cosmesi e quant’altro. A parte poi qualche farmacia che ha funzionato in maniera diversa e quindi può aver avuto un aumento di utili. Però in generale questo è il mercato, non vedo come possa cambiare. Anzi una farmacia all’Ipercoop farebbe concorrenza pure alla nostra farmacia della Cesanella, Quindi finisco dicendo che questo know-how che cosa vuol dire, vuol dire “business” alimentato da logiche del profitto, che è quello che adesso ha perorato con il nostro assessore, ma proprio perché il mercato è stato liberalizzato, come ha detto prima, non è più come prima, il mercato è libero adesso, ma proprio perché liberalizzato è necessario ora, oggi più di ieri, porre un argine alle logiche di mercato e voi invece cedete al mercato. Grazie“.

L’interpellanza di ROMANO è rivolta al Sindaco. Il tema della domanda è questo: rione Porto, arena Italia: “… I cittadini del rione Porto vogliono sapere quella benedetta area dell’arena Italia, l’anno prossimo, di cosa sarà oggetto? Questa la mia domanda. Grazie“.
[* E’ vero che nella formulazione di questa domanda ci fosse un contenuto lieve, educato (come del resto lo è sempre Romano), ma percettibile di un certo velo polemico, richiamantesi ad un precedente comunicato stampa emesso dagli avversari dell’opposizione, ma a domanda telegrafica ci si aspettava si una risposta più ampia, ma non certo una conferenza su “La storia del rione Porto dalla nascita ad oggi e le difficoltà della riqualificazione”. Mi si perdoni, ma questo, logicamente, sempre e solo a mio modesto avviso!]

A rispondere come richiesto è il Sindaco MANGIALARDI: “… Il tema di un rione di un pezzo del centro storico della città che è stato oggetto di un’attuazione importante sul piano urbanistico del centro storico e quindi con il piano del centro antico di Senigallia che negli anni è stato oggetto di particolari attenzioni da parte dell’Amministrazione che da un luogo di parcheggio dell’altro pezzo di centro storico da un’area che rischiava di diventare un ghetto, che rischiava il conflitto sociale, abbiamo sempre sostenuto che invece la riqualificazione urbana, interventi di ricucitura, sarebbero stati anche la propulsione per l’integrazione e per dimostrare che questa città sul piano delle relazioni e dell’integrazione, poteva essere un elemento di riferimento. E partendo da situazioni particolarmente complicate ed allora negli anni a partire dal progetto di pedonalizzazione attraverso la riqualificazione di via Carducci. Attraverso l’intervento di manutenzione straordinaria del ponte di accesso a quel quartiere. A tutta una serie di interventi oggi realizzati attraverso l’occasione che da quello strumento che è il piano del centro antico della città di Senigallia, Ecco che c’erano elementi di forte ritardo come prima villa Bucci, poi l’area Marchetti, poi l’arena Italia. Ed allora mentre sulle prime due comunque si è riusciti ad intervenire, sull’area Marchetti le difficoltà sul rallentamento non producono il risultato immediato che auspicavamo sulla restituzione che tra l’altro ha fatto salvaguardare le nostre mura l’elemento di grande difficoltà più volte ricordato anche in questo Consiglio Comunale, nel senso delle interrogazioni del suo collega Simeone Sardella rispetto all’area dell’Arena Italia, ecco che trova con la soluzione che abbiamo avanzato e proposto in Commissione ed il presidente è stato l’elemento che ha certificato i tempi che ci siamo assunti. Una soluzione importante per la città tutta e non solo per il rione Porto. La città tutta, perché quello era un buco nero e come tanti altri abbiamo affrontato anche nelle more di una crisi così profonda che non consente agli strumenti di poter dare le risposte che vorremmo, ma questo non ci impedisce di guidare e di aggredire una situazione così complicata. L’abbiamo fatto per le cose più piccole, l’abbiamo fatto per gli interventi più articolati, adesso non parliamo di navi e di navalmeccanico un po’ banale, ma questo però è un tema che volevamo affrontare e come lei ha ricordato in Commissione l’altra sera ha un po’, senza condividerlo, perché volevamo arrivare con gli elementi certi e quindi lavoro di anni, di anni, non di minuti o di mesi, di anni. Perché per aggredire situazioni di privati e o ci sono gli strumenti di esproprio o ci sono gli strumenti urbanistici oppure bisogna aprire azioni, come in questo caso, che porteranno, consigliere Romano, alla bonifica e l’eliminazione della copertura di cemento-amianto entro il mese di gennaio, e io dico pure entro la primavera prossima la demolizione di tutta la struttura e la possibilità appena approvato lo strumento come previsto dal nostro piano del centro storico di mettere a disposizione quell’area in comodato d’uso dato al Comune e utilizzato nelle modalità che concorderemo per il parcheggio a servizio del quartiere e del centro storico. Ritengo questo un grandissimo risultato, non sono state le interrogazioni a raggiungerlo ma anche le interrogazioni che sono servite sempre per aggiornarvi e oggi raccoglie il risultato che ritengo molto importante, perché, perché comunque, comunque quell’area era rimarcata in una città che si era riqualificata in tutto, che si legge dal lungo corso, dalla chiesa del Portone fino agli interventi che ci hanno permesso di pedonalizzare gran parte del nostro centro storico, questa rappresentava proprio un elemento di freno e di grande difficoltà. E quindi penso che vada ringraziato l’assessore Ceresoni, che per me ha seguito gli ambiti di riqualificazione urbana quindi compreso quello del rione Porto, vada ringraziata la struttura nell’ing. Roccato e…e…e…e l’arch. Ciacci, i suoi collaboratori e vada ringraziata anche la proprietà perché c’è stata una disponibilità che è stata messa a disposizione di tutti per cercare anche di diminuire la tensione che si sarebbe creata in quel luogo. E ringrazio logicamente anche il presidente della Commissione per averci dato, per averlo condiviso la possibilità di affrontarla anche tecnicamente dando un elemento importante per l’intera collettività ed i nostri ospiti estivi. Grazie“.

Questa la breve replica, cosa apprezzabile, di Romano: “Volevo ringraziare il Sindaco e tutta la Giunta, in particolare anche l’assessore Ceresoni per l’impegno che ha messo su questa tematica ed inoltre volevo estendere i ringraziamenti all’impegno che ha messo anche un altro consigliere di questa maggioranza che è Simeone Sardella che è nel rione Porto che capisce le stesse tematiche che pongo quotidianamente all’Amministrazione ed aggiungo che vigileremo sulle modalità di realizzazione del parcheggio, in modo che tutto si risolva nel migliore dei modi. Grazie“.

[** A questo punto, condivido sia il rispetto che la gentilezza e quindi anche io mi unisco ai ringraziamenti. Ma i miei vorrei rivolgerli però, a quei “Pensionati”, che a gennaio, incuranti del freddo e loro per di più anche “gratuitamente”, seguiranno i lavori per “senso civico”, per conto della “cittadinanza tutta” e perché no, anche degli “ospiti estivi”. Ma mi chiedo (e qui lascio la battuta per riprendere la serietà), consiglieri e presidente di Commissione logicamente esclusi, perché operano per puro senso civico e passione politica, ma tutti gli altri nominati, non percepiscono un compenso? E se si, il lavoro da loro svolto ed eseguito obbligatoriamente a regola d’arte, non rientra nelle loro normali competenze. Anche io, per educazione, se vado all’Uffico Anagrafe a ritirare un documento ringrazio l’impiegato, ma non lo faccio certo in maniera istituzionale, come è stato fatto in un Consiglio Comunale. In sostanza, a me almeno sembra, questi signori non abbiano fatto nulla di specificatamente eccezionale, che non vada o sia andato oltre quello che è il loro (e di qualsiasi altra persona che svolge una specifica attività) dovere professionale. Mi si perdoni anche questa entrata, formulata sempre come pensiero del tutto personale.]

Il terzo a interrogare è CAMERUCCIO che rivolge la domanda sul tema a lui caro o al Sindaco o all’assessore Memè sul problema dell’allagamento sistematico stradale e dei giardini confinanti nel lungomare sud verso Marzocca, anche con eventi atmosferici non eccezionali.

A rispondergli è MEME’, a cui va la riconosciuto il dono della sintesi, propria quella sopra battezzata “a domanda risponde”, corredata sempre da note più prettamente tecniche ed esaustive che quelle evanescenti politiche: “Parto dalla mancata programmazione di interventi di pulizia che non è assolutamente vero anche se tutti noi ci dobbiamo ricordare che tutte le manutenzioni proprio da questo bilancio in virtù di scelte fatte su altri servizi secondo l’Amministrazione molto più importanti, esempio quelli alla persona, sono stati tagliati del 40%. Perché qui non è che ci dobbiamo ricordare, avere la memoria storica di quello che facciamo con i nostri atti e che poi producono. Comunque entrando nel merito e nel puntuale che il consigliere Cameruccio segnalava, rispetto ad una situazione diciamo di evento eccezionale, putroppo alcune zone, per la loro configurazione, per la loro, diciamo, quota livello strada, vanno in difficoltà. La zona di Marzocca, per quanto riguarda il tratto che lei diceva, cioè del lungomare Sud (Italia, Ndr), nelle ultime piogge non è mai andata in difficoltà. E se questo si riferisce ad esempio a circa 12 mesi fa in un evento è andata sott’acqua, ma senza andare a produrre danni alle abitazioni private. Perché, questo ci tengo in modo puntuale a dirlo, sono andato a fare un sopralluogo puntuale durante gli allagamenti e quella zona la monitoriamo in modo molto puntuale. Tenendo conto anche che gli sbocchi a mare davanti a segnalazioni puntuali della Protezione Civile, della Regione Marche, che con una rete capillare dichiara quando gli stessi eventi possono succedere sul nostro territorio vengono commissionati in modo puntuale proprio alla ditta che ha il compito di tenerli in modo, diciamo, opportuno e quindi aperti. Per quanto riguarda particolari periodi della pulizia delle caditoie, ormai come tutti ben sappiamo ci sono dei periodi dell’anno e mi riferisco all’autunno-inverno quando purtroppo le foglie producono un effetto tappo sulle caditoie e nonostante abbiamo intensificato anche le attività del verde ambiente, l’utilizzo di spazzatrici anche dopo eventi anche importanti non ci sono state situazioni di grande difficoltà. Per quanto riguarda il Piano Regolatore o la Cesanella in un punto specifico, anche lì alla Cesanella abbiamo fatto tutto quello che siamo in condizioni di fare alle risorse date. Tengo a precisare ancora una volta e torna in mente la Cesanella, ma in Commissione è già stato detto più di una volta, che il problema della Cesanella lo risolveremo in modo definitivo, ce lo auguriamo tutti, quando verrà fatto il sottopasso pedonale che verrà realizzato a seguito degli oneri di urbanizzazione della lotizzazione che sta andando avanti e che darà anche una risposta in termini di sicurezza alla stessa frazione di Cesanella propriop per accedere al mare. Quell’intervento dovrebbe produrre come effetto il fatto che anche in via Tolomeo questo problema delle fogne si risolva in modo definitivo. Per quanto riguarda il Piano Regolatore in modo puntuale qui rispondo, perché ci sono solo alcuni punti che vanno in difficoltà e mi riferisco a viale Anita Garibaldi, perché tutte le altre situazioni, è vero che si deterninano, ad esempio zona, diciamo, Ufficio Postale 1, in quella zona è chiaro che quando ci sono degli eventi importanti o meglio quando l’intensità dell’acqua è elevata e in un periodo di tempo molto ristretto, questi provocano, anche a caditoie pulite, che le stesse caditoie non riescono a contenere l’acqua piovana. Dopodichè m’appello al senso civico che molto probabilmente in ognuno di noi almeno in zona dove abita dovrebbe avere, che se ci sono delle situazioni puntuali di segnalazione oppure se uno vede che ci sono degli eventi che possono prodursi nel giro delle successive ore, quando la TV o gli organi di stampa diramano, magari pulire le caditoie o dare un’occhiata alle caditoie davanti a casa e molto probabilmente evita anche le situazioni più incresciose. Ma capisco anche che questo è anche un intervento dove occorre una certa collaborazione, magari per persone anziane o per persone che non riescono a fare questo perché è un’effettiva difficoltà, però il servizio è come sempre a disposizione per migliorare e risolvere i problemi là dove puntualmente si presentano. Grazie“.

Cameruccio alla replica: “Io Presidente mi ritengo, prendo atto delle parole dell’assessore Memè, ma non mi posso ritenere soddisfatto per il semplice motivo che le situazioni di allagamento o di problematiche conseguenti a carico dei cittadini o a Marzocca o al Piano Regolatore o alla Cesanella si verificano anche in caso e l’ho detto prima, di eventi atmosferici non di eccezionale portata, perché l’allagamento che si è verificato nelle problematiche a Marzocca rientrano in quelle verificatesi 3 giorni fa quando non c’è stato l’evento di eccezionale portata, così anche come alla Cesanella. Chi ci abita lo sa assessore! Sono questioni che esistono da 30 anni, non è che esistono da 2 o 3 anni ed il Sindaco lo sa da quando era assessore… le difficoltà ci sono anche quando non ci sono eventi atmosferici di carattere straordinario, per cui la programmazione normale, ordinaria, è necessaria deve essere fatta sempre e va fatta sempre. Certo che serve il buon senso però non è che adesso dobbiamo caricare, come dire, alla collaborazione, solo al buon senso dei cittadini. Il cittadino ce l’ha sempre il buon senso, tant’è che i cittadini in alcuni casi sono anche costretti a mettere le paratie come il caso per esempio di Marzocca. assessore questo penso che lo saprà? Per cui il problema va affrontato a tutto tondo in maniera corretta, adeguata e con un adeguato intervento che tenda ad eliminare i disagi ed a risolvere le problematiche in questo caso l’Amministrazione come soggetto responsabile. Grazie“.

Altra interrogazione viene da CICCONI MASSI ed è rivolta al Sindaco. Il tema della domanda verte sull’illuminazione dei nostri lungomari.
La risposta però gli viene dal Vice Sindaco, l’assessore MEME’: “Grazie consigliere così per puntualizzare colgo l’occasione anche per informare anche la cittadinanza su alcune situazioni che purtroppo parto da prima dagli eventi atmosferici che determinano blackout occasionali un po’ a random in tutta la città compreso purtroppo il lungomare di Levante dove chiaramente abbiamo in un punto particolare del lungomare di levante c’è stato un guasto che purtroppo si manifesta in modo occasionale e quando i guasti si manifestano in modo occasionale chiaramente sono molto difficili da trovare. Questo lo dico con molta sincerità e devo ringraziare anche alla struttura tecnica del Comune che anche fuori orario si è prodigata proprio per dare una risposta alle attività commerciali che insistono in quel pezzo di lungomare anche se non abbiamo la reperibilità che anche quella è stata tagliata in virtù di tagli che il Governo già ci impone da tanto tempo. Quindi dico questo perché ci teniamo tutti che la sicurezza dei cittadini e quindi ci teniamo che tutta la città sia illuminata in modo efficiente ed efficace. Per quanto riguarda la parte, diciamo, dei led del lungomare, ossia dove abbiamo sostituito ed efficientato energeticamente sia da un punto di vista dei consumi, perché quei lampioni consumano cinque volte in meno dell’illuminazione presente rispetto a quella di colore arancione, tanto per farci capire benissimo da tutti, ma soprattutto quel tipo di intervento è stato realizzato con un finanziamento importante dalla Regione Marche dove chiaramente la quota dell’Amministrazione era minoritaria, ma c’era quel tipo di finanziamento che andava utilizzato per quella tecnologia. Quella tecnologia che doveva produrre anche come effetto il, diciamo, la non proliferazione dell’illuminazione verso l’alto. E quelle lampade, montate in modo opportuno e a una distanza relativamente breve, garantiscono un colpo d’occhio al lungomare diverso, ma ugualmente efficiente rispetto ai lux a terra nelle parti stradali che sui marciapiedi. Questo lo dico con molta sincerità anche se a colpo d’occhio sembra che il lungomare sia meno illuminato perché prima lo illuminavamo in alto e poco in basso. Invece con questo dispositivo la vera novità è che vengono illuminate le parti basse e non c’è quell’esplosione di luce in alto e chiaramente due, diciamo due aspetti positivi il risparmio dei consumi dovuti al rendimento del led e chiaramente un impianto a norma come previsto ed è la normativa europea dell’illuminazione della pubblica gestione. Rispondo sul lungomare di Ponente dove lì purtroppo c’è stato un guasto e per selezionare le linee e trovare il guasto, abbiamo dovuto spegnere la linea lato mare. La linea lato mare e la linea lato monte che erano accesi come a mezzanotte, cioè un lampione si ed uno no, hanno creato per alcuni giorni una situazione di poca luminosità. Nel giro di pochi giorni riprestineremo la luce lungo il lungomare lato mare un lampione si ed uno no fino a mezzanotte ed i pali della pubblica stradali tutti accesi come tutto il resto della città. A mezzanotte in quel tratto di lungomare come già fatto l’anno scorso, spegniamo quelli lato mare e lasciamo uno si ed uno no quelli lato monte come tutti quelli di tutta la città. Lo dico perché chiaramente il lungomare di Ponente è per noi una grande risorsa e sappiamo che ci sono i nostri cittadini che lo utilizzano per le passeggiate e quindi sappiamo benissimo che il grado di sicurezza che ognuno di noi vuole è, diciamo, adeguato e quindi l’Amministrazione metterà in campo tutte le forze finchè in tutta la città si eguasti per effetti metereologici e sia per usura dell’impianto, perché l’impianto si usura, ben monitorata la teniamo sotto controllo. Grazie“.

La replica di Cicconi Massi: “Grazie assessore, prendo atto della sua risposta e spero che quanto prima la questione ed il problema possa essere risolto in quella parte di lungomare. Dicevo prima che l’elemento dell’illuminazione pubblica visto che a causa del maltempo alcuni quartieri, zone della nostra città sono rimaste completamente al buio e questo è stato fortunatamente limitato ad alcune ore o solo per alcuni giorni e quindi sicuramente la cosa è stata meno allarmante. Però dicevo l’aspetto dell’illuminazione, lo ribadisco, è a mio avviso fondamentale. Un altro punto della città su cui deve essere fatto una attenta riflessione della gestione dell’illuminazione è ad esempio tutta la zona dei giardini della Rocca e quindi del passaggio Rocca-stazione ferroviaria. E’ una parte della città scarsamente illuminata, ha una illuminazione molto vecchia quella che era stata fatta ai tempi della sistemazione dei giardini o comunque una illuminazione da terra e sappiamo anche qui per elementi derivanti dalla cronaca degli ultimi giorni che quella è una zona dove purtroppo insistono fenomeni di questo tipo con aggressioni e sono state puntate delle armi contundenti, coltelli nei confronti di giovani coppie che erano presenti in quella zona anche in orari assolutamente accettabili. Ecco io credo che tutte le parti della città, in particolar modo le zone storiche, ma tutte più in generale debbano avere un’adeguata illuminazione, perché dove c’è illuminazione, dove c’è gente, dove c’è frequentazione c’è riduzione di fenomeni negativi, di fenomeni che interessano l’incolumità della sicurezza pubblica. Dove invece purtroppo c’è il buio, non c’è gente, ma che poi rischia effettivamente di essere in qualche modo vittima e preda di questi fenomeni e su questo io credo che l’Amministrazione debba tenere la luce accesa e tenere la lampadina accesa perché il problema è reale ed oggi è particolarmente sentito dai cittadini“.

Penultima interpellanza è quella di SARDELLA rivolta al Sindaco e relativa sia all’arena Italia ma in principal modo ad un comunicato stampa emesso dal Comune e che non condivide, poiché redatto i modo non super partes come invece dovrebbero essere i comunicati stampa emessi dall’Amministrazione.

Risponde il SINDACO: “Prendo atto delle valutazioni del consigliere Sardella. L’Amministrazione è consapevole del comunicato stampa e fa eco, sempre per amore di verità non per polemica consigliere Sardella ad un articolo uscito ieri (giovedì 28 novembre, Ndr) che, per chi l’ha letto, poteva sembrare paradossale, perché se iniziamo a banalizzare tutte le cose che portano ad un risultato virtuoso, tolgo niente al suo collega Pizzi, ma se avessimo dovuto dar seguito alle ordinanze del Sindaco domani avremmo l’incapsulamento dell’amianto, del cemento-amianto verniciato sopra la copertura dell’Arena Italia, quello, e rimarrebbe così per almeno 4 anni. Quello è il risultato dell’ordinanza, temperamento all’ordinanza. La verniciatura con il bicomponente, quello che prima penetra e quell’altro quello che fissa le fibre eventuali, perché le condizioni date, le condizioni date, certificate dall’ASUR. Quello era il risultato massimo che si poteva avere. Bene. Da lì, da lì, a dichiarare inerte l’amianto, il cemento-amianto, e quello lo certifica l’ASUR, da lì alla rimozione dopo 40 anni c’è un’azione completamente diversa. Quindi io ringrazio lei, ringrazio i consiglieri Romano, Battisti, Rebecchini, tutti quelli che hanno posto il tema, come dire, se non fosse oggetto dell’azione amministrativa puntuale e sistematica. Quindi dire, consigliere Sardella, se non fosse stata per l’interrogazione nostra di un mese fa quel risultato non si sarebbe ottenuto, anzi, anzi, anzi, è amore di verità è quel senso civico di appartenenza all’ Istituzione democratica che fa del controllo, da parte dell’Opposizione e dell’obbligo di governo di chi ha demandato dal cittadino questa funzione. Ed è ben diverso che se mescoliamo sempre tutto, se mescoliamo sempre tutto, è allora domani ci possono essere altri temi, non serve più il ruolo di chi governa, di chi sta alla maggioranza ed all’opposizione. E’ proprio per quel rispetto, proprio per quel rispetto, l’esatto contrario, l’esatto contrario che siamo obbligati ad avere competenza, avere conoscenza a capire… (interruzione audio radio per comunicazione cambiamento orario programmi)… non è che parliamo di un bene pubblico, parliamo di un’area privata, complicata, difficile. Allora significa difficile, difficile, complessa e non ci si può giocare, non ci si può giocare, era pericolosa. Non era pericolosa, era una pericolosità potenziale che volevamo togliere, ma bastava verniciarla, consigliere Sardella, e sarebbe rimasta lì altri 30 anni. Ed allora se banalizziamo tutto, ha ragione, ha ragione mancherebbe il ruolo perché vorrebbe dire che invece di farlo qui dentro il consigliere comunale lo facciamo al bar. Dove ognuno può dire perché non togliamo quello, perché non ci riprendiamo il sottopasso di via Mamiani perché la strada era la nostra, perché, perché non riparte il cantiere della Sacelit. perché è così. Noi abbiamo un altro ruolo qui dentro, ognuno per parti chiare, con responsabilità ben diverse, ma le responsabilità diverse non ci esimono d’avere competenza, di avere profondità e avere quel grado di conoscenza indispensabile, sapete per cosa? per parlare, per parlare da consiglieri. Non da chi frequenta il bar dove magari con una competenza analoga può esprimere e valutare perché lì, lì, si può dire tutto perché nessuno si assume la responsabilità di quello che dice, perché il luogo istituzionale è diverso. Allora o questo è un luogo istituzionale e quindi c’è il rispetto per quello che facciamo, pur non condividendolo, pur separandoci, pur dicendole e rimarcando le giuste differenze, perché non voglio niente a che fare con determinati percorsi. Sono diverso, e ne sono orgoglioso, ma non si può mistificare tutto. perché se no c’è sempre un Kebab in mezzo“.

Gli replica Sardella: “Ringrazio il Sindaco della risposta che per buona parte condivido. Insomma certamente la complessità dei problemi è nota e in tutti i settori ed in tutti i campi ed è sempre un errore banalizzare. Quindi Sindaco su questo lei ha perfettamente ragione. Così come ha ragione là dove rivendica il ruolo dell’Amministrazione Comunale nel risolvere la situazione dell’Arena Italia. Sicuramente il ruolo è stato fondamentale e si è arrivati a questo importante compromesso della rimozione della copertura in amianto. La mia interpellanza era però un’altra, parzialmente diversa, Togliamo i nomi, togliamo i nomi ed i riferimenti, io ritengo che non si debba formulare un comunicato, l’istituzione Comune non debba, si debba astenere, dal formulare un comunicato stampa che bacchetta in quel modo un consigliere comunale. Chiunque esso sia, Quindi era questo il senso dell’interpellanza e chiedevo appunto se questo orientamento dell’uffico stampa del Comune era condiviso o meno dalla Giunta. Grazie“.

E’ la volta di BUCCI che interpella il Sindaco su una campagna nazionale di raccolta firme di circa due anni dal nome “L’Italia sono anch’io” (cittadinanza stranieri e diritto di voto) per conoscere quale fine abbia fatto tale iniziativa a livello locale.

Risponde nuovamente il SINDACO: “Grazie consigliere Bucci sottoscrivendo sia l’OdG che abbiamo approvato, sia le motivazioni che lei oggi ci ha riporta alla memoria e che rimandavano a un impegno del Parlamento a leggiferare in quella direzione, impegno ovviamente disatteso, come disattesi molti provvedimenti che erano in luce e poi hanno trovato poi mille ragioni da quell’OdG del Consiglio Comunale, cambiato il mondo politico economico sociale almeno tre volte e forse anche una quarta, e ovvio che nessuno ha lavorato in questa direzione. Noi si. Poi ci abbiamo lavorato, abbiamo anche avviato, come dico sempre, prendendo le buone esperienze che ci sono in giro, perché ad esempio la Provincia di PesaroUrbino si era mossa all’inteno degli elementi che lei ci ha ricordato. Poi ci siamo fermati. Eravamo pronti a quello che lei chiamava riconoscimento informale della cittadinanza dei tanti bambini e bambine che nascono in questa città nella quale il Sindaco da il benvenuto inviando una lettera ai genitori e ricordando quali che sono i servizi che sono tanti che vengono forniti da questo Comune e i tanti servizi che questo Consiglio Comunale difende sistematicamente nell’approvare il bilancio che occupa un pezzo del bilancio rimasto nella disponibilità delle nostre funzioni. Solo che come dicevo le esperienze anche degli altri vengono assunte ed indubbiamente… come eravamo partiti anche su sollecitazione del consigliere Bucari che aveva aiutato una serie di relazioni, abbiamo capito che era molto ambigua la proposta che mettevamo in campo e che poteva creare delle false aspettative, rispetto al riconoscimento informale della cittadinanza e che quindi non era un problema solo di carattere giuridico, era controproducente il risultato che andavamo a proporre, perché un po’ perché quando arrivano atti formali e dall’Istituzione, sono atti che abbiamo difficoltà a distinguere da quelli che producono un effetto da quelli che invece l’effetto non lo determinano e quindi l’unica cosa che non ci possiamo permettere è creare false illusioni e false aspettative. Ed allora abbiamo frenato, come ha frenato il Comune di Pesaro, la Provincia che erano partiti invece lancia in testa su questo progetto che condividevamo, però penso che sia meritevole di riflessioni per evitare per soggetti che fortunatamente questa città integra ed invece si sarebbero trovati in grande difficoltà per un percorso che in assoluta finalità assolutamente indiscutibile, assoluta buona fede poi avrebbe determinato ulteriori complicazioni. E quindi consigliere Bucci siamo, abbiamo rallentato, abbiamo tutte le lettere pronte, gli attestati pronti e non siamo andati oltre perché merita una riflessione ed anche come dire, una costruzione più profonda con la comunità integrante. Più profonda e quindi dare e superare anche il gesto simbolico, auspicare quello che abbiamo in mente io e lei e questo Consiglio Comunale, che sarebbe un diritto assolutamente dovuto, ma che ha bisogno, come dico sempre delle leggi che ci mettano nelle condizioni di agire. Grazie“.

Replica Bucci: “Si, certo non posso esprimere soddisfazione per la risposta e mi dispiace molto e sono sicura che avremmo avuto un risultato completamente diverso se avessimo avuto un Governo, il nostro Governo chiaramente in queste condizioni è assolutamente impossibile, Temo che anche nel futuro ci saranno delle difficoltà, ma spero che riusciremo in qualche modo a portare avanti questo discorso che è sicuramente molto importante. Grazie“.

[*** Quante parole spese. Mi chiedo se tutte indispensabili o forse solo un esercio della parola in vista di un periodo di turbolenza pre-elettorale sia di carattere nazionale che locale. Tra le frasi che mi sono rimaste impresse e che il Sindaco dovrebbe consigliare di esaminare a qualche consigliere c’è questa: “… le responsabilità diverse non ci esimono d’avere competenza, di avere profondità e avere quel grado di conoscenza indispensabile, sapete per cosa? per parlare, per parlare da consiglieri.]

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Ci sono 2 commenti
Ingrao
Ingrao 2013-12-02 12:51:12
0 servizi 0 tasse da pagare la matematica non è un opinione , Pd , Sel , Verdi , Comunisti Italiani , cè state a magna vivi da Roma a Senigallia decidete ma non vi rendete conto che non rapresentate nessuno se non voi stessi
Kanto 2013-12-03 04:18:32
Ingrao, sei un vero analista della politica nazionale, regionale e locale
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