Estorsione dopo traffico di denaro falso: Polizia di Senigallia arresta due campani
Vittima un abitante della provincia di Ancona coinvolto nello smercio e minacciato per i debiti
E’ stato il lavoro di indagine successivo agli arresti compiuti a Quarto Oggiaro (MI) a metà ottobre, a cui aveva contribuito anche l’apporto della Polizia di Senigallia, a far scattare le manette ai polsi di due ragazzi originari del napoletano, arrestati martedì 19 novembre con l’accusa di estorsione.
La rete di contatti di Dallandjshe Gjojdeshi, Davide Prosperi e Fabio Tanca, fermati nel milanese con banconote false per un valore di circa 50.000 Euro, hanno condotto gli agenti senigalliesi, diretti dal V.Q.A. Agostino Licari, ad un abitante della provincia di Ancona che, dopo l’iniziale reticenza, ha ammesso di aver acquistato e smerciato denaro falso per 50.000 Euro.
Le cose per lui, un insospettabile incensurato della zona, si sono però complicate quando è arrivato il momento di versare ai suoi fornitori gli 11.000 Euro dovuti, divenuti col tempo, per effetto degli interessi applicati, più di 14.000: l’uomo non aveva denaro da restituire.
E’ a questo punto che entrano in scena Giovanni Pisani e Gennaro De Stefano, rispettivamente 27 e 25 anni, entrambi campani, incensurato il primo, con piccoli precedenti il secondo. I due si sono fatti avanti sempre più insistentemente per riscuotere il dovuto, arrivando a pesanti intimidazioni nel confronti del debitore, arrivando a minacce sull’incolumità fisica.
D’accordo con la Polizia di Senigallia, si è dunque organizzato lo scambio di denaro, avvenuto il 19 novembre alla stazione ferroviaria di Jesi. I campani sono giunti in auto nella città dell’entroterra e hanno “incassato” la busta con i 14.000 e più Euro.
Ma gli agenti stavano osservando e filmando tutta la consegna: avvenuta la transazione sono entrati in scena ed hanno arrestato Pisani e De Gennaro conducendoli in cella con l’accusa di estorsione. L’arresto dei due è stato convalidato venerdì 22 novembre e i campani si trovano ora in carcere.
Ma non sono affatto concluse le operazioni del Commissariato di Polizia senigalliese: c’è ancora molto da scoprire per arrivare a capire se gli arrestati, oltre che esattori/estorsori fossero anche i fornitori del denaro falso. Come ci saranno presumibilmente accertamenti e risvolti anche nei confronti della vittima dell’estorsione, in questa occasione solamente parte offesa, che si sarebbe reso responsabile anche della spendita di migliaia di Euro falsi.
Ormai Senigallia è una latrina in cui sguazzano le peggiori razze al mondo. Senigallia come il resto d'Italia in fondo.
Di alcuni si dice nome ed cognome ( forse perche cittadini italiani non del posto )
Dello insospettabile incensurato della zona
Che ha speso soldi falsi ( birbo assai ) non se ne sa nulla ( forse perche del posto )
Non vorrei che fosse una timida forma di razzismo
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!