Sono 150 gli imprenditori interessati a Banca Marche
Per la ricapitalizzazione servono però almeno 500 milioni di euro
Resiste la cordata di imprenditori interessata a entrare in Banca delle Marche. Resiste e, anzi, si allarga fino a comprendere circa 150 persone, i cui nomi sono ancora segreti, che avrebbero contatti anche con un altro istituto di credito.
Non si conosce ancora granché della cordata: l’unico nome noto è quello dell’avvocato Paolo Tanoni, portavoce degli imprenditori interessati a entrare in BdM. Queste 150 persone, alcune economicamente più forti e altre con ruoli più marginali – metterebbero sul piatto circa 500 milioni di euro – come previsto dall’ex presidente Rainer Masera, dimessosi poche ore prima del commissariamento da parte di Bankitalia – necessari alla ricapitalizzazione di Banca Marche.
Attualmente commissariata, la banca vicina al territorio marchigiano ha accumulato un deficit vicino agli 800 milioni di euro, registrando passivi su passivi non controllati nel corso degli anni (soprattutto in riferimento agli anni 2011-2012) e sui quali sta indagando la Procura di Ancona.
Allegati
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