MUSINF: il pubblico delle grandi occasioni per la mostra di Stefano Paci
Grande richiamo per tanti appassionati d’arte
A palazzo del duca il pubblico delle grandi occasioni per la mostra di Stefano Paci sul paesaggio marchigiano
La mostra di Stefano Paci si è rivelata fin dallo start come un evento espositivo di grande richiamo per tanti appassionati d’arte, provenienti da varie città marchigiane.
Infatti per la vernice le sale di Palazzo del Duca si sono rivelate stracolme e l’assessore Stefano Schiavoni è stato raggiunto da molti messaggi di elogio dell’ambiente artistico marchigiano e nazionale proprio per l’iniziativa dell’allestimento della mostra intitolata “A pennino”, mostra che resterà aperta fino al primo dicembre. Stefano Paci risiede a Cipro, dove si è affermato come protagonista di rilievo, anche internazionale, nella vicenda delle arti visive contemporanee.
A presentare i raffinatissimi “pennini” di Paci, allineati a Palazzo del Duca sono stati l’assessore alla cultura Stefano Schiavoni, l’architetto Gianni Volpe, il direttore del Musinf Carlo Bugatti e la figlia dell’artista, Miriam Paci, che ha letto una significativa testimonianza appositamente elaborata dal padre per la mostra a Palazzo del Duca. Una testimonianza assai applaudita, che ricostruisce, con amore e passione, l’ambiente incisorio urbinate in cui Paci si è formato. Evidentemente emozionato dall’intervento di Miriam Paci l’assessore Schiavoni ha ricordato di aver condiviso con Stefano Paci le esperienze e le emozioni incisorie, in un percorso didattico e di laboratori indimenticabile e di grande valenza culturale.
Un percorso, tra l’altro, che oggi fa parte del patrimonio storico della cultura visiva italiana e internazionale. Il legame tra la testimonianza poetica di Paci e quella di Mario Giacomelli e Paolo Volponi è stata sottolineata dal direttore del Musinf prof. Bugatti, che ha ringraziato l’architetto Volpe per la collaborazione nell’allestimento della mostra.
L’architetto Volpe ha argomentato, nel suo intervento, come le prove a pennino di Paci si inseriscano nella storia delle rielaborazioni artistiche degli antichi segni marchigiani con le quali si erano già misurate le tele di Osvaldo Licini, le incisioni di Renato Bruscaglia e le fotografie degli artisti del Gruppo Misa. Stefano Paci nasce a Fano nel 1956.
Grafica, incisione, pittura astratta, installazioni video e performances sono state oggetto delle sue prime realizzazioni. Paci ha esposto in Italia, Francia, Germania e a Cipro, dove vive da una decina di anni. Sono molte le sue mostre organizzate nelle migliori gallerie di Nicosia e Limassol, presentate da Marco Ferri, Savas Christodopulos e da Michalis Pieris, che è uno dei massimi esponenti della poesia cipriota. Le mostre di Paci, per il loro rilievo, sono state sempre sostenute dall’Istituto italiano di Cultura e dalla Ambasciata d’Italia a Cipro.
Pur stando stabilmente a Cipro, Paci non ha mai dimenticato le Marche, del cui paesaggio è oggi considerato uno degli interpreti più sensibili e rigorosi, come ben dimostra l’itinerario espositivo ora proposto a Palazzo del Duca.
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