Cicconi Massi: “Prendo atto della scissione del centro destra italiano”
"Non condivido la scelta di legare la sorte giudiziaria di Berlusconi con la vita politica del governo"
Prendo atto con tristezza, amarezza ma anche con senso di liberazione, della scissione all’interno del centro destra italiano.
La mia storia politica nasce nel 1993, appena entrato al Liceo, con sotto braccio Il Giornale e con il sogno di fare politica per sostenere gli ideali liberaldemocratici. Nel 1997, appena diciottenne la prima tessera di Forza Italia, e nel 1998 sono stato per la prima volta eletto nelle liste azzurre.A Senigallia, per anni sono stato uno dei pochi che ha portato la bandiera di Forza Italia, senza paura, per essendo stato irriso, insultato, emarginato…ma non mi sono mai fermato, ho difeso la causa strenuamente, senza paura.
La mia è stata una storia politica fedele e coerente. Fedele sì, ma mai supino, mai prono, soprattutto nei confronti dei potenti di turno. Ho sempre contestato la classe dirigente del mio partito, senza se e senza ma, ogni qualvolta ho ritenuto che gli ideali ed i programmi fossero stati disattesi. Già dal 2011 ho contestato pubblicamente le scelte da me reputate sbagliate dei vertici regionali e nazionali del partito. L’ho fatto pubblicamente, senza paura delle conseguenze e delle ripercussioni politiche, anche a scapito della mia carriera, a cui non sono interessato.
Oggi non condivido la scelta di legare la sorte giudiziaria del Presidente Berlusconi con la vita politica del governo delle larghe intese. Un errore grossolano, che mi porterà a non aderire alla nuova Forza Italia.
A Senigallia, assieme ai colleghi del gruppo, anche se oggi con sensibilità ed idee diverse sul futuro del centro destra a livello nazionale, abbiamo però deciso unitariamente di non fare alcuna mini scissione, anche perchè nella nostra città, sarebbe un autogol a favore del centro sinistra e dell’amministrazione Mangialardi.
Continueremo a stare insieme, nelle battaglie condotte a livello locale, come quella contro l’oppressione fiscale cittadina, contro lo smantellamento dell’ospedale e contro la morsa burocratica degli uffici comunali. Sono convinto di non tradire nè la mia storia politica, nè il voto che i cittadini mi hanno dato. Sono convinto che la mia sola fedeltà politica sia quella alla mia storia ed alla mia coerenza!
Quando la nave affonda i topi scappano!!
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