Tirato per la giacca, riparlo del cimitero di Senigallia, replicando con una lettera…
... da Servizio Verde Ambiente a Servizio Ambiente al Verde! - FOTO
Gent.ma Sig.ra Maria (il nome solo è di fantasia!), rispondo alla richiesta di occuparmi della sua segnalazione (altezza dell’erba non tagliata sull’area delle tumulazioni in terra), sia per dovere di educazione, sia perchè in effetti non mi è giunta direttamente, ma attraverso l’interessamento di un’altra comune amica, alla quale non potevo di certo dire di no, in quanto collaboratrice anche lei della Netservice.
Devo subito dirle, gentile Maria, che abbiamo però sbagliato i tempi per l’inchiesta.
Mi spiego meglio: la segnalazione mi è giunta alla vigilia delle festività dei Santi e dal momento che ero stato a far visita al Cimitero il giovedì prima, ci sono ritornato solo l’8 novembre passata la “settimana dei morti”. La così detta settimana di “buriana” delle visite.
Avevo già notato il giovedì che ho menzionato, che i stradoni cimiteriali avevano subìto un lifting. L’erba era stata tagliata e le buche erano state chiuse di fresco, anzi diciamo anche troppo fresche, dal momento che la renella era sparsa con il rischio di scivolare o appiccicarcisi sopra il bitume ancora fresco. Ma come si dice “chi bello vuol apparire un po’ deve soffrire”. Quindi ho scattato le foto a conferma di quanto dico, ed onestamente non ho notato nulla di che lamentarsi.
L’erba di cui aveva parlato lei, signora Maria, a quanto sembra è stata tagliata, tutto quindi pulito e ben tenuto.
Non vorrei però, che le sue lamentele si riferissero all’erba alta “dentro il perimetro della tomba” (come si può vedere dalle foto). Perchè allora è tutta un’altra cosa. Certe incombenze, almeno io credo, non rientrino più nei compiti del personale preposto ai lavori cimiteriali, bensì solo agli stessi eventuali famigliari del defunto (sempre che abbia qualcuno in zona, visto che potrebbe trattarsi anche di stranieri!).
Fin qui ho detto che va tutto bene, ma poi guardandomi intorno, mi sono reso conto che non sono tutte rose e fiori.
Infatti ho notato che i nuovi loculi costruiti ed inaugurati recentemente, edificati nella prima traversa a sinistra del vialone centrale, sono posti lungo una strada in salita formata da tre stadi interrotti da un breve tratto in pianura. Sembra una formula studiata ad hoc per vagliare l’attività cardiaca di chi avventura nella “scalata”.
Se arrivi all’apice e non sei stato colpito da infarto, sta ad indicare che o sei sano o sei solo fortunato. Più fortunato poi lo sei ancora se riesci a ridiscendere facendo il percorso inverso senza scivolare e senza avere la possibilità di fermarti se non alla fine della strada. La pendenza è da tappa ciclistica di montagna. Strappo breve, ma come dicono i cronisti sportivi, assai impegnativo. Figuriamoci per un anziano a piedi.
Sembra fatta appositamente per abbattere la barriera architettonica delle scale, senza rendersi conto che ne hanno messa un’altra! Credo che invece di costruire la strada in verticale base-cielo, sarebbe stato più opportuno costruirla con segmenti a zig-zag da sinistra a destra partendo dalla base e giungendo alla vetta, con dislivelli più dolci. E non lo dico polemicamente scherzando, ma avvisando se c’è qualcuno che ascolta, perchè poi alle prime cadute si andrà a bussare alle porte dell’Amministrazione.
C’è una balaustra che potrebbe fungere da scorrimano, ma tra questa e la strada c’è una canalina di scolo acque piovane, che allontana chi scendendo la vorrebbe stringere in pugno per sentirsi più sicuro nella discesa. Solo che dovrebbe avere l’arto di Tiramolla. Visto che le auto difficilmente vi transiteranno, sarebbe opportuno, quindi, piantare uno scorrimano al centro della strada.
Dal momento che ero in zona e non per far visita ai miei cari, ma semplicemente nei panni di “Osservatore”, mi sono concesso una passeggiata nelle zone alte del Camposanto e più precisamente nell’entrata lato Chiesa delle Grazie.
Anche qui le foto parlano meglio di quello che si potrebbe dire con le parole.
Lo stradone d’ingresso con le buche sistemate, gli stradoni dove lo sguardo cade sul tutto “allineato e coperto” e poi passando sotto il ponteggio dei loculi più vecchi, scopri che alla vigilia della ricorrenza dei morti, è stato si ramazzato, ma solo “dove si vede” e la spazzatura buttata sotto il tappeto.
Molti erano preoccupati ultimamente in Consiglio, della privatizzazione del Cimitero. La domanda che diversi si facevano era se questo finisse nella mani dei catanesi o altro. Quale fine sia destinato a fare non lo so, so solamente che attualmente anche in mano dei senigalliesi, non è che sia impeccabile.
Un grosso ramo spezzatosi per il peso della neve due anni fa (Quando ha fatto il nevone… ricordate?) è caduto sopra la tomba di parenti. Lo feci presente al custode che prese appunti, ma senza alcun esito. Allora dopo un po’ di tempo, vedendo che la cosa era andata nel dimenticatoio, sono ritornato a sollecitare. Ancora nulla. L’ultima volta sono ritornato di nuovo a bomba dal custode e questa volta mi son sentito dire che non dipende dalla ditta che ha in appalto i lavori al cimitero, ma dal Comune. Ha vinto la rinuncia!!! Senonchè un paio di mesi fa un “artigiano esterno” che eseguiva dei lavori in un’altra tomba lì vicino e con il quale mi lamentavo di questo fatto, si è offerto di tagliarmelo lui, cosa che ha gentilmente fatto. Vuol saperlo sig.ra Maria, ancora quel grosso ramo tagliato, posto dietro le tombe, è ancora lì, a memoria della “trascuratezza”.
Mi sembra una enorme presa in giro. Un po’ come il gagà con le scarpe lucide e le orecchie nere. Un po’ come se le scale d’ingresso del Comune fossero in marmo rosa e poi l’Ufficio del Primo Cittadino avesse il pavimento costellato di cartacce con i muri imbellettati di ragnatele.
E lo dico a lei, Sig.ra Maria, perchè a parte che gli “Altri”, quelli che potrebbero, ma non possono, mi risponderebbero: “Lo sappiamo anche noi, ma non abbiamo nè personale, nè tantomeno quattrini”. Ed allora è inutile, quasi umiliante anche il chiedere. E’ un periodo brutto, questo, gentile signora. Quello che pensano di fare a breve termine, mi si passi l’ironia per sdrammatizzare, è il modificare la scritta pubblicitaria sulle fiancate dei mezzi comunali, sostituendo quella attuale di “Servizio Verde Ambiente” in “Servizio Ambiente al Verde!”.
Un consiglio Sig.ra Maria, per il prossimo futuro, osservi tutto e prenda appunti. Poi magari me li mandi a fine 2014, in occasione della nuova campagna elettorale. Non faranno ugualmente nulla, però almeno di promesse sicuramente ne riceveremo a iosa.
Allegati
L’indirizzo e-mail per mandare segnalazioni a Franco Giannini è
diversamentegiovani@senigallianotizie.it
Fonte: ero al cimitero a far visita ai cari e, oltre quanto visto con i miei occhi, sentivo numerose lamentele.
Avendo parenti deceduti sparsi nelle marche posso senza dubbio dire che quello di Senigallia è il peggior cimitero che abbia mai visto quanto a manutenzione e cura
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