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Meetup M5S Senigallia: “Sottopasso di via Mamiani, ora basta”

I grillini: "l'amministrazione deve fornire risposte e restituire la strada alla città"

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Il sottopasso di via Mamiani, a Senigallia

Con la nostra interpellanza al Sindaco, denunciavamo la mancata apertura del sottopasso di via Mamiani, nonchè il blocco totale dei lavori ai cantieri dell’ex Sacelit, deliberati con Atto del Consiglio Comunale n. 68 Seduta del 08/09-16/07/09.


Con detta interpellanza si rappresentavano all’amministrazione le urgenti aspettative della cittadinanza, ossia un immediato ripristino del collegamento viario tra il centro storico, il porto, i moli portuali, i percorsi fluviali e il lido, al fine di interrompere l’isolamento in cui a tutt’oggi versano tutte le attività turistico-commerciali ed economiche nonché tutti i residenti della zona interessata.

L’atto del Consiglio Comunale n. 68, precedentemente citato, nel deliberare il Piano di lottizzazione convenzionato “Polo turistico Sacelit Italcementi” , recepiva una precedente delibera consiliare n. 1/2005, in cui si riconosceva alla via Mamiani la funzione di preminente pubblico interesse e di vitale importanza per la città. Funzione questa già storicamente appartenuta alla via Mamiani, per essere la stessa il principale collegamento tra i moli portuali, il quartiere Porto e il centro storico.

Con il declassamento della via Mamiani, deliberato dal Consiglio Comunale con il suddetto atto, e con la contestuale cessione in proprietà dell’area così sdemanializzata alla “Fortezza s.r.l.”, lo stesso quartiere Porto a tutt’oggi viene a perdere la sua identità storica, con danni ingenti a quel sistema economico-produttivo che si era creato su quella importante arteria cittadina di collegamento e di sbocco al mare.

Prima di renderla un “relitto stradale”, nessuno ha chiesto ai cittadini se la via Mamiani avesse perso la sua funzione strategica di collegamento e di pubblico interesse.

Perché quella via di così vitale importanza per la città è stata declassata quale “relitto stradale”, inutile per l’ente?
Al declassamento, in delibera, è seguita la cessione in proprietà delle suddette aree ex via Mamiani al soggetto promotore dell’intervento urbanistico ex Sacelit (La Fortezza s.r.l. di Ancona), a fronte di un corrispettivo del valore di € 832.350,00, nonché del sottosuolo della piazza centrale, per la realizzazione di parcheggi privati, a fronte di un corrispettivo del valore di € 450.000,00.

Stando alla delibera, con tale somma l’amministrazione avrebbe partecipato alla esecuzione dei parcheggi pubblici interrati e dell’autorimessa polo museale, di un costo in progetto di € 1.759.250,47, che il promotore avrebbe dovuto realizzare.

Alla luce di quanto finora emerso, però, ci chiediamo se i protocolli normativi di declassificazione da strada comunale a suolo libero da servitù di passaggio ad uso pubblico, siano stati rispettati.
Dato che la Fortezza s.r.l. non ha realizzato i lavori di cui alla delibera, né ha versato i corrispettivi della cessione dell’area demaniale, quali giuste garanzie  ha richiesto l’amministrazione comunale all’azienda in questione, al fine di scongiurare il danno erariale?
Perché il Sindaco, più volte sollecitato a fornire risposte concrete alle interpellanze presentate e firmate dai cittadini, nonché dal nostro gruppo di lavoro urbanistica Meetup Movimento 5 Stelle Senigallia, non ha mai fornito una risposta esauriente in merito?

Vogliamo ricordare che lo Statuto del Comune di Senigallia, al capo 2° art. 4 punto 6., così recita: “Il Comune garantisce, tutela e regola il diritto del cittadino a partecipare in modo diretto e propositivo ai procedimenti amministrativi; assicura la più ampia informazione dei cittadini sulla organizzazione e gestione dei propri organi, uffici e servizi pubblici di competenza comunale, sui propri programmi, atti ed iniziative”, e molto altro. A noi sembra che in questo caso lo statuto non sia stato applicato!.

Infatti, a discapito dei cittadini, il risultato ottenuto dalla Pubblica Amministrazione in questa vicenda è stato un vero fallimento per la nostra città, in quanto una delle più storiche ed importanti vie di accesso al porto è stata ceduta in proprietà ad una azienda privata, che sembra attualmente versi in stato di ristrutturazione del debito con procedura aperta presso il Tribunale di Ancona.

Le conseguenze di questa gestione, inoltre, non sono finite qui, in quanto la messa in sicurezza di quel cantiere a cielo aperto nel cuore della città, dovrà essere affrontata dal Comune di Senigallia a brevissimo termine, con un ulteriore costo per le casse del Comune per l’abbattimento della ciminierae per il ripristino di quella via Mamiani di cui chiediamo la restituzione alla città.

dal Gruppo di Lavoro – Urbanistica

Commenti
Ci sono 2 commenti
licaone 2013-11-15 23:40:18
Chi libererà l'OSTAGGIO?

I grillini hanno chiarito un decennio di responsabilità di tutta la casta politica senigalliese sul SEQUESTRO di via Mamiani, grazie ai pentastellati !!!!!
Dato che il detentore ultimo del sequestrato sta affogando nei buffi e trascina la ex-più importante banca marchigiana a fondo, quanto è costato (costerà) il RISCATTO ai sudditi senigalliesi?
.....610 s.n.d.
Alberto Diambra
Alberto Diambra 2013-11-16 15:36:17
Nella Zona PEEP MISA oltre allo statuto già residenti chiedono al Sindaco l'applicazione del D.P.R. 7554 e licenza edilizia C94/130 da anni arbitrariamente ignorato e nel frattempo cittadini della ZONA PEEP MISA convivono con acqua e fango con il timore che possa accadere una tragedia!!! Il Sindaco RIFIUTA qualsiasi opera di mitigazione del pericolo in quanto non conosce o fa finta di non conoscere cosa vuol dire attendere l'acqua e il fango quando il Misa è in piena!!! Bella Amministrazione|||
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