Senigallia 5 Stelle: Quando la fiducia non è una cosa seria
Continua la saga dell'ex- Italcementi. Terza puntata
Nelle puntate precedenti abbiamo visto come i costi per la realizzazione del Borgo delle Torri, talmente alti da determinare prezzi finali non sostenibili dal mercato, fanno pensare più ad una scommessa azzardata che a un’operazione industriale basata su un solido conto economico; e che la crisi successivamente intervenuta ha fatto solo da innesco per l’ordigno così confezionato.
In particolare gravavano sul prezzo al compratore quello l’acquisto dell’area (34 milionidi euro) e quello per gli oneri di urbanizzazione (20 milioni di euro).
A questi ultimi possiamo ora aggiungere i costi delle fidejussioni necessarie a garantire al Comune di Senigallia la effettiva solvibilità riguardo agli oneri di urbanizzazione. Un vero e proprio giro di danze, valutato attorno al 3,5% del valore delle fidesjussioni, circa 850.000 euro.
La convenzione con il Comune era supportata da due fidejussioni, di pari importo, una della Banca delle Marche ed una della Finworld s.p.a., per un totale di 24.600.000 euro.
Però il 16 marzo 2011 il Comune di Senigallia decise di consentire a Lanari di sostituire la fideiussione di Banca Marche per 12,3 milioni, con altre di uguale importo complessivo emesse da Finworld in tre riprese nei quattro mesi successivi.
Non solo la convenzione è rimasta scoperta senza motivazioni palesi per quattro mesi delle necessarie garanzie, ma non era nemmeno nell’interesse della città rinunciare ad una garanzia bancaria, notevolmente più affidabile, all’epoca, di una finanziaria come quella in questione.
Documenti pubblici emessi in quell’anno (L’Informativa al pubblico di Finworld ex Basilea 2 – Terzo pilastro sulla situazione al 31 dicembre 2010) parlano di un patrimonio di base di 14.310.000 euro in testa alla Società, che risulta però esposta per 420.273.000 euro, divario abbastanza eloquente per valutarne l’affidabilità e già sufficente per indurre il Comune a rifiutare ulteriori fidejussioni dallo stesso emittente.
A norma di Banca d’Italia, la Finworld era fuori dai parametri di Basilea II per il volume dei rischi rispetto al patrimonio e, comunque, non poteva impegnare più di un quarto del suo patrimonio di vigilanza su un singolo rischio.
Per questi motivi già la prima fidejussione di 12.300.000 euro era irregolare: figuriamoci il raddoppio.
La conferma di una cattiva amministrazione della Finworld, golosamente arrendevole verso la tentazione di lucrare oltre la propria capacità, veniva il 7 maggio dell’anno seguente, quando la Banca d’Italia inflisse sanzioni amministrative proprio per la violazione della normativa in materia di concentrazione dei rischi e carenze gestionali e amministrative.
Perché dunque l’amministrazione comunale ha messo la città in mani così poco sicure, quando poteva benissimo non farlo?
E poi:
– siamo certi che il Comune sta seguendo l’iter giusto nella gestione delle fideiussioni?
– il Comune ha diligentemente informato il fideiussore delle criticità del credito garantito alla luce dei fatti intervenuti negli ultimi tempi?
– qualcuno in Comune ha considerato l’eventualità che la Convenzione tra Comune e La Fortezza venga dichiarata nulla, essendo sopravvenuto un parziale passaggio di proprietà (da La Fortezza a Nuova Darsena)?
Chi deve pagare, specialmente per gli errori degli altri, non è mai contento di farlo:
non è che per caso stiamo predisponendo loro dei comodi appigli giuridici per rimandare sine die il risarcimento dovuto alla comunità?
Chi vivrà vedrà
Luca Senigallia 5 Stelle.
Mi rimangono piccole curiosità a cui cittadini informati, opposizioni sagaci, magistratura salva-mondo e pennivendoli servitorelli, FORSE si degneranno di rispondere a me suddito:
1) I nomi dei consiglieri comunali che al momento dell’approvazione-santificazione del progetto Portoghesi-Lanari-Angeloni-mangialardi-banca marche hanno votato contro, dato che ricordo un entusiasmo bulgaro!
2) Se il sequestro di via Mamiani e del sottopasso è stato contemporaneo o successivamente contemplato-attuato-mantenuto?
3) Le fideiussioni valgono ancora qualcosa, magari coprono i costi per l’abbattimento della ciminiera? ........suddito ignorante n.h.u.m
davvero sapevi già tutto a proposito delle fideiussioni?
Perché noi ci abbiamo messo un mese per approfondire ogni aspetto ed ogni cifra.
Davvero sapevi tutto sulla convenzione?
Perché se è così ci dici se questa convenzione può essere messa in discussione per il fatto che una parte dell'area è stata venduta?
Davvero sapevi che l'area ex-sacelit italcementi era stata venduta a Lanari per 34 milioni?
Perché noi per saperlo abbiamo speso 105€ all'archivio notarile per le copie dei contratti. Abbiamo buttato via i soldi?
Se lo sapevamo lo chiedevamo a te che magari ci facevi risparmiare.
Davvero pensi che la città sapeva tutto di questo?
Ti segnalo che noi abbiamo già depositato una proposta per quell'area in sede di osservazioni all'ultima variante.
E da queste vien da domandarsi il perchè il Comune non abbia assunto tempestive iniziative a tutela dei propri pubblici interessi.
Ed abbia invece a suo tempo comunicato l'attesa di un accordo con il lottizzante per la revisione del Piano di Lottizzazione e quindi della Convenzione sottoscritta.
Il Comune per di più non ha dato alcun seguito alla pubblica richiesta (fatta da Riccardo De Amicis che provocatoriamente aveva anche ipotizzato la sfiducia al Sindaco) di riportare nella sede competente del Consiglio Comunale la discussione sulla questione.
E nessun Consigliere, di nessun gruppo, ha fatto propria la proposta.
Siamo proprio messi bene, in una botte di ferro... piena di buffi.
Ho capito che già piangete per non ancora avere la vs. poltroncina-cadrega nell'assemblea comunale!....... suddito non domo.
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