Murales di Cicciolina a Senigallia: “Basta strumentalizzare la scuola”
Il consigliere Bucari: "Indigniamoci per i tagli e non per un semplice viso femminile"
Basta strumentalizzare la parola “SCUOLA”!. Nelle ultime settimane, troppe volte la Scuola senigalliese è stata impropriamente ed inopportunamente protagonista sulla stampa cittadina.
Ora c’è addirittura chi si indigna per un bel volto di giovane donna rappresentato su un murales, nelle vicinanze di un edificio scolastico. Un volto di giovane donna, immerso in una galleria di immagini, scritte, ritratti confusi e colorati, stinti dal sole e dalla pioggia. C’è addirittura chi pensa che un tale fatto sia così rilevante da meritare l’attenzione del Santo Padre!.
Da Consigliere Comunale, da insegnante Coordinatrice della Scuola Rodari, da cristiana osservante e praticante, ma soprattutto da cittadina qualunque penso che la cosa più inopportuna e sconveniente sia stato proprio il baillame creato attorno ad un murales, che per mesi ha rappresentato un semplice ed anonimo viso femminile, esposto all’indifferenza di frettolosi passanti: uomini e donne, adulti e bambini …, bambini che ignoravano del tutto il soggetto ispiratore di tale disegno, che nell’anonimato sarebbe rimasto se non ne avessimo suscitato morbosamente l’interesse.
Penso, invece, che ciò che oggi ci debba fare veramente indignare siano i tagli alla Scuola Pubblica, siano le classi pollaio, siano gli alunni disabili non coperti da insegnanti di sostegno, siano le risorse mancanti che impediscono alle scuole di investire adeguatamente in tecnologia…
Questi sono i veri problemi che ammorbono la scuola e che ci devono vedere sdegnati ma uniti: genitori, docenti ed istituzioni per reclamare a gran voce una scuola di qualità e di competenza!
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