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Consiglio Comunale del 29 ottobre: pensavo ad un’antivigilia di Halloween…

...invece, almeno i primi cinque interventi interessanti, utili e partecipati anche emotivamente dagli intervenuti

Aula Consiliare del Comune di Senigallia

In attesa del collegamento video-audio streaming con l’aula si potrebbe presagire che dovrebbe trattarsi di una seduta “toccata e fuga”.  Ma si sa, oramai è divenuto quasi abituale, che si chieda qualche minuto per riunire i Capigruppo e modificare la scaletta degli OdG, aggiungendo o invertendone l’ordine.

La prima ora, come sempre dovrebbe essere dedicata alle interpellanze ed interrogazioni e poi si dovrebbe passare al programma che come da Comunicato stampa, dovrebbe riguardare l’affidamento del servizio di tesoreria comunale e lo schema di convenzione, nonchè  la permuta della Ditta Osti Eugenia e Alessandra dell’area di sedime del tratto di strada della Torre Filetto. Relatrice di entrambi gli argomenti dovrebbe essere l’Ass. Francesca Michela Paci. Ma in attesa dell’ufficialità è sempre bene l’uso del consizionale.

Invece ecco che a collegamento avvenuto e ad appello nominale eseguito, vengo immediatamente smentito. In programma restano i due OdG a totale beneficio della parte più succulenta, almeno a mio parere, della seduta: le interrogazioni e le interpellanze, che visto il magro carnet della serata, per questa volta, per volontà del Presidente Monachesi e per il numero dei Consiglieri prenotatesi, sforeranno l’ora, usualmente a loro destinata.

Ad aprire le danze è PERINI :”  La mia interrogazione era rivolta all’Ass. Volpini perchè di sua competenza. Tra l’altro nel frattempo è stata presentata una richiesta di rinvio in Commissione che momentaneamente è stata rinviata ed i fatti sono andati un pochino oltre all’interrogazione.  Molto semplice, non vado neanche a leggerla   anche perchè talmente breve che perderei più tempo. Nelle scorse settimane  un gruppo piuttosto nutrito di congiunti dei famigliari che risiedono nella casa di riposo Opera Pia Mastai Ferretti ha protestato  perchè pare  e questo è poi il senso dell’interrogazione,  che l’ASUR Marche abbia in qualche maniera fatto sapere di voler  tagliare quelle  che sono le quote di contribuzione sulle  tariffe per le residenze  sanitarie. Ora sempre da informazioni   assunte presso i famigliari pare che il contributo dovrebbe essere di 29 €  anzicchè 33 con un aggravio protratto sui 365 giorni di permanenza piuttosto importanti. Si parla di migliaia di €, cosa che ovviamente  andrebbe a gravare sulle tasche dei famigliari e sarebbe incompatibile con delle tariffe che soprattutto per coloro i quali sono in situazioni di completa disabilità… La mia interrogazione era quindi quella di sapere quale era lo stato dell’arte e sapere se effettivamente questo fatto che è stato descritto da alcuni giornali e giunto alle orecchie dei famigliari è realistica e soprattutto capire qual’è la prospettiva da parte di ASUR Marche e capire poi quali sono gli interventi politici che questo Consiglio e questa Giunta vogliono porre in essere. Grazie”.

Assente Volpini, a rispondergli quindi è il SINDACO MANGIALARDI: “… ringrazio il Consigliere Perini che pone a questa assise in tema che è già noto all’Amministrazione ed agli amministratori di questa regione, perchè il provvedimento … che doveva determinare le nuove tariffe come lei ha descritte, ma che sono in questo momento congelate per l’azione che l’ANCI Marche sta facendo e che le Associazioni hanno evidenziato e sulle quali proprio ieri, se avete visto la stampa di quest’oggi, era proprio il tema che riguardava  quello che lei ha sottoposto a questo Consiglio. Il problema che è sempre legato ai tempi ed alle modalità… se i provvedimenti arrivano a luglio e sono retroattivi, capite bene che poi  va ad incidere nei rapporti che sono sanciti, in questo caso tra convenzioni anche se scadute e non rinnovate e che incidono direttamente nella gestione. Quindi l’Assessore si è reso disponibile ad attivare un percorso  almeno per il 2013 in modo da ammortizzare questo tipo di difficoltà. Io invece mi prendo l’impegno con il Consigliere Perini e con questo Consiglio ed ovviamente con le nostre fondazioni … per rimanere aggiornati  rispetto ad una problematica che non può essere gestita in questo modo…”.

Questa la replica di Perini: “…ovviamente il giudizio è sospeso perchè comunque è tutto in itinere, tuttavia una nota di biasimo va fatta e  credo che la dovremmo condividere tutti, perchè la Regione Marche di fatto cambia le cose in corso e ripeto come ho scritto in un intervento va ad incidere dove si crea  paradossalmente più danno e quindi più malcontento, mentre potrebbe più tranquillamente intervenire in altri settori che provocherebbero sicuramente meno disagio e meno paura in una popolazione, quella di coloro i quali hanno dei famigliari  in condizioni particolarmente sensibili…”.

Nel titolo avevo posto un dubbio sulla possibile interferenza della festa di Halloween e quasi per incanto ecco giungere infatti un’interpellanza a tema come quella suggerita da REBECCHINI: “… parla di privatizzazioni. Dopo la nostra denuncia sul tentativo purtroppo in atto di privatizzare attraverso una finanza di progetto la gestione per trenta anni dei nostri cimiteri e voglio ricordare che tre mesi fa su questa questione avevo rivolto una precisa richiesta su una manifestazione d’interesse che correva voce ci fosse una ditta di Catania che manifestava appunto interesse per una finanza di progetto e proprio il Sindaco in quell’occasione mi rispose che effettivamente stava valutando la finanza di progetto per il cimitero, ma che non c’era nessuna ditta di Catania. Poi in una Commissione da noi richiesta, abbiamo appreso che effettivamente non c’era una ditta di Catania, ma ce n’erano tre. O meglio, ma non perchè fossero di Catania, può essere anche di Bolzano, eh, ma ce n’erano due di Catania e una di Roma la cui titolare però è di Catania. Costoro hanno presentato un progetto ed il Comune lo sta valutando. Il mio timore è che la valutazione, da come mi è parso di capire si va verso una  condivisione da parte della maggioranza di questo progetto. Io in Commissione ho chiesto un’audizione dell’ing. Ivan Cicconi direttore di ITACA che è un istituto nazionale per la trasparenza sugli appalti e la compatibilità ambientale…. l’assessore in quella sede, in quella Commissione ci ha risposto che non riteneva la cosa opportuna… Ora un’altra privatizzazione si affaccia all’orizzonte. State discuttendo di farmacie di gestione privata delle farmacie comunali ed allora io chiedo se la cosa risponde al vero perchè sarebbe una cosa grave a mio parere, perchè la farmacia comunale ha significato e significa una continua e sicura entrata per le casse comunali e dunque semmai chiediamo che sia migliorata la gestione, potenziato il servizio per il ruolo sociale  importante che svolge… io penso che i cittadini  vogliano una farmacia sempre più professionale in grado di dare risposte alle loro esigenze alla loro salute e non la privatizzazione…”.

Come da richiesta di Rebecchini a replicare è l’Ass. PACI: “… è un’occasione questa per dire qualche parola di chiarezza. Per quello che riguarda la finanza di progetto dico solo due parole in premessa, il percorso che si è avviato è un percorso che è svolto nel rispetto di quello che prevede la normativa in materia. Non c’è nessuna contrattazione, sono procedure comunque di evidenza pubblica che vengono ovviamente rigorosamente  rispettate e nell’ambito delle quali, con queste modalità appunto, particolari che la legge individua per il proget, si valuterà, ma nessuna decisione è stata presa e gli assicuro che l’approdo è tutt’altro che scontato e nell’ambito di quelle procedure si valuterà se c’è un’interesse, una convenienza per la città ad accedere a questa diversa modalità gestionale. Per quello che invece riguarda le farmacie, quello che è vero, è vero che da tempo  è in atto una riflessione su quella che può essere la modalità di gestione delle stesse più consona a  garantire un duplice obbiettivo. Due punti altrettanto importanti. Da un lato garantire  la presenza di un servizio farmaceutico … di qualità capillarmente diffuso sul territorio comunale e dall’altro chiaramente in parallelo l’ esigenza… a far si che da queste farmacie scatturisca una  redditività che di nuovo va adeguata a vantaggio di tutta la città, tanto più in tempi difficili quali queli che stiamo vivendo. E la riflessione si è innescata ormai parecchi mesi fa a seguito di alcune modifiche nella normativa che non è che possiamo dimenticarci che esista. Cioè io mi riferisco al così detto  Decreto Liberalizzazioni… che  per quel che riguarda il servizio farmaceutico ha di fatto rivisto il rapporto tra il numero di farmacie popolazione residente dando il via alla possibilità di aprire nuove sedi farmaceutiche private… ma ha anche visto la possibilità per i comuni fare la richiesta per l’apertura di una ulteriore sede di farmacie comunali condizionandone chiaramente l’apertura ubicazione particolari… (NdR: nel nostro caso il Centro Commerciale Il Maestrale) Abbiamo fatto richiesta alla regione per esercitare questa opzione, la richiesta è stata accolta, ci sono tempi abbastanza stringenti per esercitarla, perchè altrimenti  anche quella sede lì, che ormai è prevista, va ad appalto, va a gara e sarà gestita da privati…  In questo scenario, tenendo conto di queste esigenze, consapevoli che le farmacie sono per noi una ricchezza  e lo sono per tutta la città che mostra di gradirne i servizi, perchè comunque le nostre farmacie hanno una loro reddittività che io considero adeguata a differenza di altre farmacie comunali che sono andate in fortissima crisi. Con questo scenario noi abbiamo aperto una riflessione che anche in questo caso è tutt’altro che chiusa, non si parla di privatizzazioni … ma si parla di  individuare, valutare se modalità gestionali che la norma considera diverse possano, anche, prevedere il coinvolgimento dei privati mantenendo sempre la maggioranza chiaramente pubblica ed il timone in mano pubblica, valutare se l’ingresso dei privati può portare quel know-how che oggi serve per poter gestire le farmacie comunali con un taglio nuovo, diverso, più ampio rispetto a quello tradizionale che rischia nel tempo di gettare le nostre farmacie fuori del mercato…”.

Questa la replica di Rebecchini: “Allora Ass., lei stessa si contraddice, che parla di  una buona adeguata redditività delle nostre farmacie e poi ci fa balenare l’idea di aprire alla gestione privata con la motivazione di un know-how che i privati possono fare così via queste belle parole. La verità è che si sta aprendo al privato, al privato ed è una vecchia idea del Partito Democratico. Già anni fa l’abbiamo sventata, oggi tornate di nuovo su questa proposta. Il PD sostenuto questa volta, io spero, dai partiti che i Verdi, il SEL, i Comunisti Italiani, dicano NO! a questa,,,Vivi Senigallia dicano NO! a questa forma di privatizzazione, perchè di questo si parla alla fine. E sulla finanza di progetto per il cimitero, io vi ho invitato ad una riflessione su questa metodologia, no, ho citato il dirigente, il direttore di ITACA, ho detto invitiamolo, parliamone assieme a lui, no, l’ing. Ivan Cicconi che spara a zero… Oggi i loculi e concessi dal Comune sono esenti da IVA, domani invece verrebbero gravati dall’IVA… Un’ultima cosa l’Ass. dice no perchè dobbiamo pensare alkle finanze del Comune, ma nel precedente Consiglio lo stesso Ass. ha parlato di delirio di schizzofrenia da parte del  Governo che non dava elementi di chiarezza per operare per andare avanti con il bilancio. Ma io a questo punto non accetto più questi vostri pianti, perchè qualche giorno fa a Firenze, nella riunione dell’ANCI, avete fortemente applaudito il Presidente del Consiglio Enrico letta e quindi i Comuni invece di contestare fortemente  quanto sta facendo il Governo a danno dei Comuni lo avete fortemente applaudito. Quindi adesso questo pianto che fate io non lo accetto più. Grazie”.

Il prossimo prenotato a parlare è RIMINI che comincia con: ” La mia interpellanza è rivolta all’Amministrazione sullo stesso argomento che ha posto adesso il collega Rebecchini, poichè noi l’abbiamo ribadito e lo ribadiamo ancora come Consiglieri Comunali non possiamo recepire queste notizie presso la stampa locale, ma vorremmo che prima di prendere decisioni del genere se ne discuta nella sede opportuna, che è questa.  Comunico anche che proprio in questo fatto il nostro Capogruppo Gabriele Cameruccio ha fatto una formale richiesta per una Commissione Urgente al presidente Gregorini proprio per affrontare il problema. Sinceramente pongo di nuovo la domanda all’Ass. Paci, perchè non ho capito bene ancora. Non parliamo ancora di privatizzazioni, ma di esternalizzazioni, me lo concede questo termine ?  esternalizzazioni. E’ veritiera o no?  Perchè io personalmente ancora non l’ho capito dopo la sua risposta data al collega Rebecchini. Secondo aspetto. Ho anche io conoscenza del fatto che Senigallia con la nuova normativa spettano due nuove farmacie e il Comune si sta adoperando per prenderne una. Altro passaggio positivo perchè non è stato rinnovato il dirigente che è andato in pensione delle farmacie comunali e motivo di risparmio e da questo prendiamo atto che il servizio va avanti benissimo, poichè il dirigente Filonzi si è fatto carico di questo servizio, quindi significa che si può tagliare anche la classe della parte dirigente anche se si vuole fare anche se questo è un esempio e si poteva fare prima. Dallo stesso tempo non vorrei che il dirigente Filonzi abbia una funzione da liquidatore da parte delle farmacie comunali, perchè questo noi oggi ci tyroviamo così fosse. E quindi in basa alla trattativa che ho avuto modo di percepire, di carpire qualche cosa alla richiesta di un’altra farmacia presso il Centro Commerciale Ipercoop mi vengono alcune perplessità, magari penso, non vorrei pensare, ma purtroppo penso ad una possibile gestione partecipata con qualcuno che gestisce magari i Centri Commerciali. Credo che le farmacie comunali debbano rimanere tali, sono un servizio che va avanti bene in questa maniera, devono essere aggiornate operative, io capisco Ass. Paci che lei  ha voluto indorare la pillola in maniera abbastanza calmierata, ma possono essere operative anche con le risorse comunali che abbiamo presso le nostre farmacie che sono eccelse. Credo che il servizio debba andare avanti  in questa maniera. Credo che sia un servizio che da reddito al Comune, da un utile al Comune e credo che  anche se venga esternalizzato anche in parte è chiaro che parte di questo utile dovrà venire per forza meno, perchè non  penso che un privato o chicchessia venga per una semplice partita di giro, ma giustamente interviene perchè deve percepire ulteriori utili, perchè è questo lo scopo di un’azienda. Quindi chiedo una maggior chiarezza ed una maggior soprattutto attenzione, no attenzione, una maggior, un maggior coinvolgimento  da parte dell’Organo Consiliare in merito a queste materie che non sono di poco conto ma che sono basilari. Grazie”.

La risposta, però non viene dalla Paci bensì dal SINDACO :” Ha risposto in maniera esaustiva l’Ass., però ho visto che è stata reiterata l’interrogazione, quindi mi costringe a dare ulteriore elementi, se no magari ci poteva essere la soddisfazione già da cogliere nel percorso che ha fatto l’Ass. Paci. Ed è complicato che voi leggete la stampa, prendete le notizie, è diventa l’elemento cui un Consigliere Comunale struttura le sollecitazioni al Presidente della Commissione, al Presidente del Consiglio Comunale, cioè senza conoscere, mi lascia almeno stupito, quali sono i percorsi formali che devono essere fatti. E allora non mi nascondo rispetto ad una serie di approfondimenti che l’Amministrazione fa tutto tondo per gestire al meglio le condizioni date, anche quelle che diceva Rebecchini, una confusione normativa  alla quale purtroppo siamo assoggettati, applausi a parte, applausi a parte, ma che ci impone di trovare le soluzioni più adeguate, più strutturate per dare il miglior servizio ai cittadini. E questo viene letto come con una diffidenza, con un approcio assolutamente inadeguato di una nazione che è  nelle condizioni che è, perchè non si è mai riusciti a fare una riforma  seria su nessun percorso, nessuno, nessuno, perchè ogni volta che si guarda avanti pensando di avviare dei processi che guardano al cittadino ogni volta ci riaccostiamo al muro per diffendere quello che abbiamo, così, quello che ha portato alla bancarotta della nazione, quello che ha reso inefficiente le nostre azioni, quello che ci ha portato le nostre banche che sono in quelle condizioni, quello. Mai un processo di riforma, mai. Ma non solo, nessuno ha preso in considerazione fatte il financing project per i cimiteri per privatizzarli, Cioè i cimiteri oggi sono realizzati, manutenuti e gestiti da privati, questo è!  Facciam dinta di niente? Male, anche quando non in maniera (NdR: le solite voci fuori microfono??)… non è per colpa dell’Amministrazione dico io, non è così, non è così, allora per migliorarci facciamo quello  che la norma ci, ci, ci, permette, ci permette e verifichiamo e poi de.ci.di.a.mo! Verifichiamo però con attenzione con approfondimento e con le, le, le assolute precauzioni che servono! No perchè è siciliana o calabrese allora non la vogliamo, no quello si l’altro no, c’è una legge che vale per questa nazione presentano un  project e vanno verificate. Poi C’è un passaggio che si chiama ga.ra! Gara! E che determinerà poi eventualmente dovessimo decidere, dovessimo decidere mettendo al centro le necessità dei nostri concittadini. Quelle, quelle dell’amministrazione adeguata, dell’avviamento, della manutenzione, della sistemazione quelle dei costi che devono essere assolutamente sostenibili. Chiaro?! Senza tante fantasie! Idem per le farmacie. Quindi, ma tanto è possibile? Abbiamo fatto noi una richiesta approfittando di una norma nazionale per aprire un’altra farmacia comunale, ma  ci accorgiamo che a differenza di quello che dice il Consigliere Rimini che pensa al dirigente è complicata senza il personale è complicata. La redditività delle nostre farmacie non è più quella di prima e lo sarà sempre di meno nonostante il personale si sia spendendo magari è a tempo, è a tempo, gran parte sono partime e, e , non riusciamo a stare al passo delle nuove farmacie che aprono, delle nuove farmacie che da vecchie si ammodernano. Abbiamo bisogno di quello. Non possiamo fare investimenti, non possiamo comperare mobili, non possiamo comperare la sedia, a oggi, poi io ho applaudito a Letta, Rebecchini l’ho applaudito anch’io, che cosa devo fa!? L’ho appludito! (NdR: di nuovo voci fuori microfono) Nooo non puoi comperare, non puoi soprattutto, non possiamo oggi sostituire il personale. Non si può fare. La norma ce lo impedisce, ed allora? Allora siccome lì invece la norma di settore molto puntuale ci obbliga alle aperture, ci obbliga a stare, abbiamo ragionato a come meglio. Possiamo  rinunciare alla terza farmacia? Rinunciamo, così il Consiglio Comunale decida che la terza farmacia  non la vuole più, quella che dobbiamo aprire dentro il Maestrale. E la apre un privato, quindi in concorrenza a noi insieme alle altre quattro farmacie che apriranno distribuite nel territorio, forse cinque… Lei Rimini la prende dal giornale, mi fa piacere che le notizie del Consigliere siano quelle della verità della stampa. Noi abbiamo fatto una cosa seria, abbiamo iniziato a parlare con i nostri dipendenti, abbiamo parlato con il sindacato,  cerchiamo di capire quali sono anche i suggerimenti per capire cosa succede nell’altra parte del mondo… Ditemi voi come va gestita invece di rimanere così imbalsamati dentro una nazione che sta andando a fondo…”.

Pronta la replica di Rimini: “E’ chiaro che anche noi siamo dell’idea che dobbiamo discuterne, però dobbiamo ad esserne a conoscenza delle cose che succedonodelle cose che si fanno, non che passano sopra il Consiglio Comunale come fantasmi, come successo per la privatizzazione dei cimiteri e come succederà per tante altre cose purtroppo, perchè oggi più che mai, oggi più che mai, il Consiglio Comunale in una realtà come la nostra è questa come specifico in una Amministrazione come questa, come la vostra, conta zero. Come dice lei, conta zero.  Conta zero perchè  ad esso non viene fatto fare nulla. Vengono presentati progetti chiusi, la maggioranza vota chiusa, turata, finalmente qualcuno si sta muovendo su alcuni fronti e per la prima volta vista che è la mia prima esperienza sto vedendo come funziona l’attività consiliare adesso, perchè fino adesso abbiamo giocato, perchè il Consiglio Comunale non ha fatto niente, siamo stati a sentire le vostre decisioni con una maggioranza che ha sempre votato supina, fino ad oggi noi questo abbiamo visto, peggio verrà, e lei ci viene a fare la romanzina del livello nazionale, che siamo in una situazione che prende a carico i suoi cittadini. Si va bene, questo lo sappiamo, però le decisioni volano sempre sopra. Si fa sempre tutto sopra e nulla mai viene deciso, presentato in Consiglio Comunale, però si fa tutto quello che si vuole. Si fa tutto quello che si vuole di conseguenza  noi Consiglieri ogni volta che facciamo un intervento o qualche cosa  spesso additati come non informati sui fatti, non informati sui fatti perchè non abbiamo gli strumenti necessari. Perchè i dirigenti a noi a volte non ci forniscono le informazioni che avete voi, perchè i dirigenti sono indicati da voi, rispondono a voi giustamente, perchè così funziona. All’inizio aveva detto che aveva risposto in maniera esaustiva l’Ass., ma non è vero  che fosse in maniera esaustiva, perchè ancora non abbiamo capito niente di quello sarà, forse non lo sapete nenache voi, quindi. L’informazione non mi è arrivata comunque dalla stampa, ma dallo stesso personale del Comune molto preoccupato a differenza di quello che dice lei caro Sindaco, quindi a maggior ragione chiediamo una maggior azione da parte del Consiglio Comunale. Grazie”.

Ora è la volta di MANCINI: “Io vorrei chiedere all’Amministrazione… delle notizie per quanto riguarda l‘assistenza dei disabili, l’assistenza domiciliare  e quale è il suo futuro perchè diverse famiglieinsomma con le quali ho parlato mi hanno presentato una situazione preoccupante. E’ preoccupante perchè ci sono state un paio di riunioni, mi pare grosso modo nel giro di  15 gg fa dopo di cui non hanno saputo più niente per ipotizzare una riorganizzazione del servizio. Una riorganizzazione che finora non c’è stata o che pare abbia avuto solo un episodio in cui al pomeriggio più giovani disabili sono stati raccolti in un luogo per alcune attività in comune e dopo che quest’estate per un paio di settimane mi sembra che il servizio è stato interrotto. Cosa nuova perchè negli anni passati, non era successo e comunque poi dopo c’era stata  quella contestazione insomma che certamente ricorderete. Allora io vorrei sapere, anche perchè poi non c’è stata nessuna notizia, circolava l’ipotesi che al primo del mese di Novembre ci fosse una nuova organizzazione del servizio, poi pare che dal primo Novembre invece non cambierà nulla, comunque ci si sta lavorando. Ed allora andando indietro in quello che si diceva prima, mi chiedo se non sia il caso, innanzi tutto nei confronti delle famiglie  ed anche del Consiglio Comunale, ci sarà una Commissione prossimamente che abbiamo chiesto noi di  Partecipazione e del Consigliere del Gruppo Misto, se non è il caso di discuterne prima con i Consiglieri e con le famiglie pittosto che trovarci di fronte come spesso accade con la minestra già pronta ed a quel punto non si può modificare che è uno stile che abbiamo trovato molte volte e che è stato ricordato anche prima. Aggiungo che allo stato attuale non ci sono degli studi o delle impostazioni didattiche che possono far pensare ad un superamento di quelle impostazioni che tradizionalmente è basata sulla individualizzazione degli interventi, sempre che qualcuno mi stia ascoltando in quest’Aula,allora vorrei sapere a questo punto che cosa diciamo si sta preparandoda parte dell’Amministrazione su questo argomento. Grazie”.

Ancora una volta a rispondere, vista l’assenza dell’Ass. preposto Volpini, è il SINDACO: “Le do gli elementi che stanno dentro il Bilancio che abbiamo approvato e che con espressioni diverse avete condiviso tutti. Noi non abbiamo toccato un euro dal bilancio del sociale, anzi, quest’anno c’è stato un incremento importante soprattutto per la partita della disabilità. Questo come tutto il resto non ci sottrae poi da processi inevitabili di riorganizzazione rispetto ai quali ogni Ass., ogni soggetto delle strutture preposte approfondiscono, si confrontano, lo fanno con le associazioni, lo fanno con i rappresentanti di categoria, lo fanno con i rappresentanti delle associazioni stesse e quindi penso che lei faccia riferimento ad uno di questi incontri che c’è stato tra l’Ass.Volpini e le Associazioni per capire come da adesso in avanti andremo a rimodulare cercando di garantire con quelle risorse una platea di soggetti che dico per fortuna riusciamo ancora ad assistere. E’ con grande soddisfazione che vengo da un incontro oggi dalla CGIL regionale e dove dai dati si evince come il Comune ha destinato importanti risorse come forse non ha fatto nessun altro su scala regionale e quindi queste risorse possono essere ottimizzate per cercare di distribuirle tra i vari soggetti.  A questo punto non abbiamo toccato niente, che il percorso sia come dico sempre più condiviso o possibile e quindi gli incontri che ci sono stati rientrano dentro questo percorso e spero che non continui nel prossimo anno al di là delle sottolineature che sono state fatte prima a tagliare ulteriormente il fondo unico sul sociale che è stato almeno ora ripristinato che la Regione sia in grado di garantire i trasferimenti come lo scorso anno e che con la parte del nostro bilancio possiamo anche nel prossimo futuro garantire le stesse risorse che abbiamo individuato anche per il 2013. Quindi ad oggi nessun tipo di novità, non nascondo però come per tutto il resto stiamo lavorando per cercare con percorsi condivisi come garantire con le stesse risorse maggiori servizi. Sarà mia cura attraverso l’Ass. Volpini, darvi i dettagli della risultante degli incontri che ci sono stati, delle proposte che sono state avanzate, delle interlocuzioni che sono venute, del primo step che è stato in qualche maniera condiviso e la traccia degli ulteriori incontri che andremo ad avanzare sperando di poter arrivare insieme ad una sintesi più condivisa possibile. Grazie”.

A cui fa immediatamente seguito la replica di Mancini con: “Ma Sindaco io spero che lei si renda conto che non ha detto nientein questi 5 minuti. Cioè lei non ha detto niente. Io le ho chiesto quali erano i progetti in campo per riorganizzare il servizio. Cioè lei non mi ha risposto niente, zero. Quindi, forse è un modo nuovo di comunicare in politica questo di parlare e di non dire niente. Cioè lei parla di processi di riorganizzazione, allora quali sono questi processi di riorganizzazione? Quale sono le ipotesi che sono in campo? Anche perchè quando si sono incontrate le famiglie con il dirigente e l’Ass. a loro è stato detto che il giorno 8 sarebbero stati  definiti comunque dei passi in quel senso. Dopo di che il giorno 8 era un martedì, quindi tutti pensavano che si tratasse di una discussione in Giunta, quindi o lei ci dice intanto quello che avete detto in Giunta su questi problemi oppure non lo vuol dire  ed allora quella separazione delle vostre decisioni dal Consiglio, come si parlava anche prima. Io sono allibito ed anche dispiaciuto e vorrei che i processi se devono essere condivisi devono essere messi sul tavolo. Se invece questa condivisione deve essere basata su chi sa dove o su chi sa cosa, vabbè. allora già questo non ci fa sperare bene per il futuro”.

La parola ora passa a GIROLAMETTI: “Rivolgo al Sindaco più che una interrogazione una richiesta di impegno. In un momento in cui molti si prendono il meritoper aver ridotto le tasse… alcuni si vantano che la necessità è quella di aggredire la spesa pubblica senza però poi avere l’onestà intellettuale di dire quali risorse andranno a tagliare se quelle della sicurezza dei cittadini, quelle dei trasporti, le risorse dell’ Università, della scuola pubblica, dell’Assistenza agli anziani,  ai disabili, alla Sanità. Tanto poi sul territorio chi dovrà occuparsi e di ridurre questi servizi queste prestazioni poi saranno gli Amministratori Regionali e comunali. Bene, è in questo quadro che si legge la difficoltà della Regione Marche valga solo come esempio non certo come cosa caratterizzante, quella di avere la difficoltà delle quote sanitarie dei residenti delle case protette per anziani. Ma valga come esempio anche quella di aver scelto quella dell’organizzazione del sistema sanitario marchigiano in ambito di area vasta, perchè oramai è chiaro a tutti, cioè leviamoci ogni illusione che l’obbiettivo è quello di risparmiare, ridurre i costi dell’esercizio dell’Assistenza Sanitaria. Su questo ci possiamo fare poco se non quello di dire basta e darci poi di applicarli di essere dei semplici esecutori. Nella riorganizzazione però dei servizi dell’Area Vasta 2 beh qualcosa invece possiamo fare. E’ questo l’impegno che io chiedo non solo al Sindaco di Senigallia, ma a tutta questa Amministrazione e ribadisco coerenti con queste scelte ed in questo impegno c’è tutto il Consiglio Comunale. Perchè adesso non sto qui a rinnovare l’ennesimo elenco di unità operative complesse che Senigallia perde e con questo la propria zona territoriale, non mi interessa più anche se fondamentale, ma vorrei solamente che fosse noto a tutti che il piano di assunzioni del terzo quadrimestre del 2013 e parlo esclusivamente del comparto … è bene che si sappia che la direzione dell’area vasta non comunica più neanche con i sindacati quali sono le assunzioni che fa nelle ex zone territoriali di senigallia di Jesi e di Fabriano, ma le da in modo indistinto… solo tre numeri… 107 nuove assunzioni nel terzo quadrimestre di cui 84 del comparto, 23 dirigenti ma mettiamoli a parte questi non li consideriamo, 84 di cui l’80% a tempo determinato. Bene a Senigallia di questi  84 ne toccheranno 9.  Nove! A fronte di una richiesta che era stata molto sensata e molto ponderata di 26 unità… ecco io credo che di queste scelte non ne possiamo più… Senigallia in questo contesto di area vasta sta subendo come abbiamo detto più volte una considerazione ed un trattamento che è penalizzante”.

A rispondere è di nuovo il SINDACO: “Non è una interrogazione ma ritorniamo a parlare di Sanità e mi fa molto piacere che lo facciamo ad onde e poi ci accorgiamo magari che i temi che avevamo posto in una fase non esistono più e ce ne sono altri. Questa del piano delle assunzioni e che io ho avuto modo di vedere qualche dirigente me lo ha sottoposto è come dice il Consigliere non è tra l’altro esplicitato, si fa per deduzione che se è in quei termini ci preoccupa molto e che mentre sul piano della riorganizzazione molte questioni si sono evolute anche nella direzione che avevamo in qualche maniera data…quattro mesi fa non era questo… Allora su questo io mi faccio carico Consigliere dei numeri che mi ha messo a disposizione così come li vedo, perchè non ho una scala adeguata oggi… io sono pronto a verificarle rispetto alle necerssità che erano state avanzate e capire anche se per me è complicato stare dentro il meccanismo gestionale. però se i numeri sono questi e ci sono soggetti che sono co.co.co o non vengono riconfermati e rendono complicato un servizio… ovvio che ci deve essere una ricalibrazione…”.

La replica di Girolametti: “Ho spostato l’attenzione sul comparto non perchè per quanto riguardi la dirigenza tutto sia andato secondo quanto erano le nostre aspettative. Diciamo che ci siamo rassegnati e su molte questioni abbiamo preso atto che purtroppo non siamo riusciti a difendere tutto ciò che volevamo difendere alcune cose di quelle che chiedevamo siamo riusciti a mantenerle. Riguardo però al comparto, io volevo sottolineare… subiamo penalizzazioni … andiamo a vedere nei dettagli delle scelte perchè noi non possiamo sicuramente entrare… in quelle che sono le dermine di questa area vasta … e se come temo questi dati fossero confermati io ribadisco che il Sindaco avrà tutto l’impegno di questa maggioranza, ma credo anche di tutto il Consiglio nell’esercitare quelli che sono i diritti di questo territorio”.

Il sesto prenotato a parlare è GIACCHELLA: “La mia interpellanza è rivolta all’Ass. alla Pubblica Istruzione Schiavoni. Ha per oggetto la tematica della refezione scolastica nel senso che da un mese e mezzo è iniziata la scuola di conseguenza è ripartito il servizio che recentementa ha visto una riorganizzazione dei punti cottura. Ed io sono a chiederle alla luce poi della Commissione mensa che si è tenuta ieri pomeriggio, quali sono insomma le criticità che possono essere emerse nel corso della seduta della Commissione, soprattutto le chiedo informazioni sull’andamento del servizio ponendo una particolare attenzione soprattutto al discorso dell’inserimento dei prodotti alimentari a km. zero, perchè comunque ritengo che sia un aspetto molto positivo oltre che per la qualità del servizio stesso, ma soprattutto che per l’economia del nostro territorio. Grazie”.

Interpellato SCHIAVONI risponde :” …innanzitutto dico  che la Commissione mensa ieri ha affrontato l’elemento organizzativo per cui era stata convocata quello di aggiornare il gruppo di monitoraggio per il lavoro sulla verifica ed il controllo dell’attività della nostra refezione scolastica. Siamo riusciti  ad integrare con i nuovi, con alcuni elementi nuovi  chiaramente disponibili, questo gruppo rispetto anche a quelli che avevano continuato anche con me in questo mese e mezzo a svolgere l’attività di monitoraggio… L’impressione è positiva rispetto alla situazione che viviamo nella refezione scolastica … sull’immissione del cibo km. zero nella nostra refezione è un lavoro importante che ha prodotto un primo risultato che è quello di aver inserito i legumi i prodotti che erano possibile inserire in termini non di volontà rispetto al prodotto, ma di quantità del prodotto … Ricordo anche un altro aspetto che io chiamo con una battuta il miglio zero che è questo progetto che noi abbiamo così presentato ed abbiamo avuto finanziamento dalla Regione Marche … produrrà l’immediato inserimento del nostro pesce… Quest’anno il pesce viene dal nostro fronte del Mare Adriatico…”.

Il nuovo ammesso a parlare è PERGOLESI  che nella sua interpellenza fa presente quanto segue: “Sappiamo che la Multiservizi è una SpA, ma a capitale pubblico, dove l’interesse pubblico deve essere l’unico perseguito. Ricordo che nel nostro statuto abbiamo inserito alcuni anni fa un comma che dichiara l’acqua come bene primario di rilevanza economica e ricordo anche che Senigallia è stato l’unico comune ad aver aderito ufficialmente ai due referendum sull’acqua. Nonostante tutto ciò risulta che nel territorio non solo di Senigallia ma gestito da Multiservizi, vi siano stati distacchi del servizio idrico. Dico non solo di Senigallia perchè sappiamo che per quanto riguarda le famiglie indigenti il comune di Senigallia provvede a chi ne fa richiesta, interviene con il pagamento delle bollette con  la rateizzazione. fenomeno che è putroppo in crescita. Quello che chiediamo a lei è che faccia sentire la propria voce e la voce ufficilamente di questo comune presso l’Assemblea dei soci, affinchè non accada più che vengano staccate delle utenze idriche alle famiglie indigenti…”.

A rispondere è nuovamente il SINDACO: “… la Multiservizi attua quelli che sono però le indicazioni obbligatorie dell’ATO perchè c’è stato un bellissimo dibattito su chi si dovesse assumere l’onere dei mancati riscontri delle fatture. Ognuno dei sindaci presenti… l’abbiamo demandato ai Servizi Sociali ai servizi alla persona dei vari comuni, perchè se ci sono i distacchi per mancata ottemperanza c’è un percorso però da fare. Quello di rivolgersi ai Servizi alla persona, fare le richieste e ogni comune  ottempera, perchè anche lì ci stanno delle scelte… Il percorso però è questo!…”.

Penultimo in lista di attesa è PARADISI:”… L’interrogazione è rivolta al Sindaco Mangialardi quale Presidente dell’ANCI su due questioni che ritengo, che ritengo gravi politicamente, ovviamente nulla di drammatico però assolutamente emblematiche. La prima e l’interrogazione evidentemente è unica, riguarda qual’è il limite io direi confusionale tra il presidente ANCI Marche e il Sindaco di Senigallia. Dove inizia il Sindaco e dove finisce il Presidente o viceversa. Nel senso che su due questioni in cui l’ANCI Marche avrebbe dovuto avere un ruolo e quindi il suo Presidente in prima fila il Sindaco ho l’impressione che in pubblico, quando parla a nome di tutti i comuni  in qualche modo fa l’interesse della collettività marchigiana e dell’ANCI e quanto tale e quando è in privato poi come si dice predica bene e razzola molto male. Le questioni  sono due. La prima il prossimo anno vi è, ricorrono i 200 anni  della fondazione dell’Arma dei carabinieri… ebbene l’ANCI  ha chiesto, mi risulta,… a tutti comuni un tributo … per fare un monumento in occasione appunto del 200esimo della fondazione da collocare nei giardini accanto al Quirinale… quando si legge Comune di Senigallia  si legge “Contributo Morale”… Eh Sindaco un po’ poco contributo morale all’Arma dei Carabinieri… Al Consigliere Provinciale di SEL Giardini sono stati dati 2000 € per la quota associativa, parliamo di luglio di quest’anno per la quota associativa 2013 “Terre di Frattula”. l’Ex Consigliere poteva finanziarsele da solo le “Terre di Frattula”e noi invece gli abbiamo dato 2000 €. Allora la domanda è … non era meglio un  contributo di soli 1000 € darlo all’Arma dei Carabinieri … La seconda questione che riguarda le visite mediche  ASUR 4. Sindaco mangialardi lei deve come Presidente dell’ANCI e come Sindaco sbattere i pugni sul tavolo, perchè non è possibile … quale Sindaco  e quale Presidente ANCI non interviene in modo netto perchè qui ci sono centinaia di ragazzi a Senigallia minorenni  a cui viene tolto il diritto di fare sport perchè molte famiglie non hanno i famosi 60/75 € per fare le visite mediche…”

SINDACO :”  Ovvio che non entro nel merito…i ruoli sono fortemente distinti… le assicuro che riesco a tenere distinto il ruolo, perchè deve essere così… Conoscendolo però rispondo alle due questioni… Lo Stato che in quella iniziativa dovrebbe rientrare non ci riesce e lascia soli ed in modo quasi imbarazzante a chiedere la questua  in tutti i comuni per realizzare il monumento che è dovuto e quindi non sono i 500 € Consigliere paradisi è stata una scelta… Sulla questione reiterata più volte da lei rispetto alla difficoltà che abbiamo con le visite mediche sul territorio questo è un tema vero…  che va affrontato e programmato…”.

Ultimo, ma solo a parlare, è SARDELLA: “… Riguarda un’area di qualità urbana compresa tra le vie  Annibal Caro, Andrea Costa, Largo Boito e Via Mamiani e che coinvolge anche la prima parte del Lungomare di Marina Vecchia. Ripetutamente insomma ho segnalato agli uffici un certo degrado per quanto riguarda la pulizia di queste zone e debbodire che gli uffici generalmente hanno riscontrato con interventi, però le situazioni si sono ripetute ed ho come l’impressione che quelle zone non vengano pulite in maniera sistematica. Cioè che non ci sia un passaggio sistematico degli addetti alle pulizie di quelle vie, perchè ho notato che ci sono  rifiuti che possono permanere a terra per più di una settimana, per settimane intere nella stessa posizione…”.

Interviene ancora il SINDACO per l’ultima volta confermando che prende quanto detto da Sardella come segnalazione e sollecitazione epoi sciorina la solita tiritera della mancanza del personale dei 450 km di strade, insomma il solito pianto greco, che lascia il male come l’aveva trovato.

Per me il Consiglio termina qui !

Commenti
Solo un commento
linda limoni 2013-11-02 22:37:16
Quindi il decreto riguardante l'apertura delle nuove farmacie quante ne prevede? A leggere sopra sembrerebbero due, ma anche sei dalle parole Del sindaco! Comunque in questi termini prendere la palla al balzo per il comune sarebbe ottimo, anche costo di trovare i soldi dal privato, la location è ottima anche se a ben vedere Marzocca necessita di un minimo di concorrenza da tempo. Però la storia del know how non torna,mettiamo persone capaci anche nel pubblico e stop, il business delle farmacie starà si cambiando ma non così tanto. A giudicare dalle nuove aperture sembra più una questione di Posizione che altro. Comunque, se non ci sono soldi ( e non ci sono) non si potrebbe creare una sorta di azionariato popolare per una farmacia? Mi viene in mente la figura del socio coop, perché non essere socio delle proprie farmacie comunali (che poi siamo già soci inconsapevoli è un ' altra storia)? Me lo chiedo anche se non ne conosco la fattibilità.Il tutto lasciando al privato la libera concorrenza del mercato, la possibilità di innovarsi e di innovare, ma per questo servirebbe una proposta governativa.

Dobbiamo rimetterci in gioco e fare comunita perche la regola del proprio orto ci sta portando alla rovina.

Ps:Un doveroso ringraziamento al sig. Giannini per condividere puntualmente queste informazioni.
So che non è facile ma provi a schematizzare con dei paragrafi gli oggetti delle discussioni più che i nomi dei partecipanti, agevolerebbe la lettura.

L.l.
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