La crisi del mercato del lavoro continua pure a Senigallia anche nel 2013. Lo dicono i dati forniti dal Centro per l’Impiego locale (Ciof), relativi ai primi nove mesi dell’anno in corso, confrontati con lo stesso periodo del 2012.

A balzare immediatamente all’occhio è la netta diminuzione di avviamenti al lavoro, 10.622 nel 2013, 1.748 in meno dei 12.370 del 2012. Un calo del 14%.

La diminuzione coinvolge maggiormente gli stranieri (-21%) e gli uomini (-17%), rispetto agli italiani (-12%) e alle donne, di ogni nazionalità (-12%).

Gli avviamenti al lavoro di stranieri sono stati complessivamente nel 2013 2.124, contro gli 8.498 degli italiani.

Crollano le nuove assunzioni nel lavoro intermittente, che fa segnare un calo rispetto al 2012 del 64%, mentre l’unico dato in controtendenza è quello del lavoro a tempo determinato, in aumento del 15% rispetto all’anno scorso: 7.439 nuovi avviamenti al lavoro contro i 6.453 del 2012.

Rispetto al 2012, diminuiscono anche le cessazioni dei rapporti di lavoro, che però non colmano la riduzione degli avviamenti: nel 2013 sono complessivamente 10.339, contro le 11.665 del 2012 (-11%).

Il motivo più frequente della cessione di un rapporto lavorativo è dato dalla fine naturale di un contratto a termine (7.040 casi), segno inequivocabile di quanto ormai siano sempre più diffuse nel mercato le forme contrattualistiche a breve e media durata.

Nel senigalliese, ben 105 rapporti di lavoro sono stati interrotti per la chiusura dell’azienda, mentre sono 53 i licenziamenti per giusta causa.

Complessivamente, nel Ciof i soggetti in stato di disoccupazione al 30 settembre 2013 sono 6.772, contro i 5.590 del medesimo periodo del 2012: un drammatico +21%.