Banca Marche commissariata: due incontri con dirigenti, sindacati e lavoratori
I tecnici nominati da Bankitalia parleranno di cessioni e mobilitazioni: in bilico 700 dipendenti e 60 filiali
Si terranno martedì 29 e mercoledì 30 ottobre i due incontri sul futuro di Banca delle Marche fissati dai due commissari Federico Terrinoni e Giuseppe Feliziani. I due “tecnici”, incaricati prima da Bankitalia della gestione provvisoria dell’Istituto di credito marchigiano – ora definitivamente commissariato dallo scorso 25 ottobre, hanno promosso i due meeting con i dirigenti e direttori di filiale il martedì e con lavoratori e sindacati il mercoledì, presso la direzione generale di Jesi.
Un momento difficile per l’istituto BdM del quale pochi giorni fa sono stati sciolti gli organi di amministrazione e controllo da parte del ministero dell’Economia. Una decisione sofferta ma nell’aria tanto che già dalle scorse settimane, diversi membri del CdA, se l’erano data a gambe levate. Prima il presidente Masera, poi alcuni consiglieri e il vicepresidente avevano rassegnato le dimissioni, azione che aveva fatto destare ben più di un sospetto.
Sospetti che non erano sfuggiti a Bankitalia dalla quale era partito anche un monito sulla rischiosità dei crediti, problematica che interessa una dozzina di banche italiane, soprattutto medio-piccole (tra cui appunto Banca delle Marche) che un tempo facevano del legame col territorio il loro punto di forza.
Ora i due incontri per parlare del piano di riorganizzazione e di risanamento di BdM. All’orizzonte, però, si vedono solo brutte nubi: nelle prime ipotesi del piano – varato nel mese di aprile da Luciano Goffi – sarebbero ben 60 le filiali che dovrebbero essere vendute, con un procedimento che interesserà circa 700 lavoratori.
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