Medicina sportiva, a Senigallia l’Asur “gioca allo scaricabarile”
Il consigliere Paradisi: "possibile che il responsabile Fiorenzuolo non possa rimodulare il servizio?"
Il dott. Fiorenzuolo gioca allo “scaricabarile“. Un gioco piuttosto di moda tra la dirigenza delle pubbliche amministrazioni. Ma qui, in gioco, c’è il diritto di centinaia di famiglie di veder garantito ildiritto di fare sport in piena sicurezza ai propri figli.
Di più: c’è il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, dei giovani atleti. E allora lo “scaricabarile” non è più accettabile, né sono accettabili le mistificazioni da politico navigato. Nessuno ha chiesto al dott. Fiorenzuolo di ““modificare“l’organico della medicina sportiva (decisione – lo comprendiamo bene – che dovrebbe arrivare da Ancona).
E’ stato semmai chiesto di modificare l’organizzazione delle presenze (lo stesso numero di presenze) dell’attuale medico concentrandole tra i mesi di settembre e dicembre anziché spalmarle in modo omogeneo nel corso di tutti i mesi dell’anno (compresi aprile, maggio, giugno e luglio in cui quasi nessuno richiede la prestazione dovuta per legge).
Ebbene, è credibile che il dott. Fiorenzuolo, responsabile del Dipartimento prevenzione della Asur di Senigallia, non possa (a costo zero!) modulare differentemente la concentrazione di un servizio in alcuni mesi piuttosto che in altri?
E se così fosse, il dott. Fiorenzuolo ha avanzato questa banale e risolutiva proposta agli alti vertici regionali? La verità è che ai dirigenti Asur poco importa della funzionalità e dell’efficienza di un servizio. Se anche quando la garanzia di efficienza passa per una semplice scelta intelligente e a costo zero si preferisce l’immobilismo, vuol dire che è ora di riformare da zero un’azienda pubblica e la sua mentalità.
A partire dalle dimissioni dei propri dirigenti.
Tagliare la spesa pubblica diventa impresa impossibile se prima non si riforma e si forma il nuovo personale direttivo e dirigenziale.
Continui nella sua richiesta di maggiore efficienza e mi permetto rammentarle come, ogni decisione della P.A. deve essere motivata e rispondere a criteri di logicità delle decisioni pena la responsabilità degli organi decisionali e l'annullamento degli atti. Si adoperi affinché i responsabili motivino le loro scelte.
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