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Concluso il ciclo di presentazioni del libro “Marchigiani nel Risorgimento”

Folta cornice di pubblico all'incontro di venerdì 18 ottobre nel teatro ‘Odeon' di Barbara

"Marchigiani nel risorgimento"

Con una folta cornice di pubblico si è concluso, venerdì 18 ottobre nel teatro ‘Odeon’ di Barbara, il ciclo di incontri per la presentazione del libro “Marchigiani nel Risorgimento. Documenti e cimeli (1808-1945)” a cura di Ettore Baldetti, con editing e appendici di Simona Gambarara, pubblicato dalla casa Editrice “Argalia” di Urbino.

Lo studio, che ospita i nomi di circa 1300 garibaldini marchigiani volontari nella Campagna del Trentino del 1866, si estende dalle origini postnapoleoniche al cosiddetto “Secondo Risorgimento”, con la liberazione dall’occupazione tedesca nel 1944, analizzando fonti e testimonianze inedite dei protagonisti più umili o anonimi, esposte anche nell’omonima mostra del Palazzo Mattei di Barbara, di cui si pubblica il catalogo.

La serie di incontri è stata inaugurata venerdì 11 ottobre nel Palazzo Camerata di Ancona dal presidente della Deputazione di Storia Patria, Gilberto Piccinini, che, intervenendo sul tema “I cinque assedi del capoluogo regionale”, ha evidenziato la rilevanza strategico-economica del porto dorico, nella navigazione in Adriatico e nei traffici con l’Oriente, non solo per il governo pontificio ma anche per Austriaci e Francesi, che ne contesero il possesso negli assedi del 1797, 1799, 1831, 1849 e 1860.

Il movimento risorgimentale marchigiano, fra mondo laico e mondo cattolico” è stato invece il tema trattato, martedì 15 ottobre presso la Biblioteca Comunale ‘Antonelliana’, da Marco Severini, che ha sottolineato l’apporto laico alla formazione di una cittadinanza ispirata ai valori del liberalismo e della democrazia, e Marco Moroni, il quale ha focalizzato l’attenzione sul contributo dell’iniziativa sociale cattolica negli ambiti assistenziali, sindacali, creditizi, soprattutto a favore dell’emarginato mondo rurale in un periodo di particolare carenza degli interventi statali, tra fine ‘800 e inizio ‘900.

Nell’ultimo appuntamento il curatore Baldetti ha individuato nella partecipazione popolare un’ideale continuità fra le battaglie garibaldine per l’indipendenza e la Resistenza del 1944, pur con un giustificato aumento quantitativo, anche per il diffuso intervento protagonistico di donne ed agricoltori. Dal mondo rurale proveniva altresì il perito agrario barbarese Marino Patrignani, morto eroicamente il 5 maggio 1944 per soccorrere i suoi compagni partigiani accerchiati sul Monte S. Angelo, per il quale il sindaco di Barbara Raniero Serrani chiederà ufficialmente al Presidente della Repubblica il conferimento della medaglia d’oro alla memoria, con l’esplicita approvazione del consigliere regionale Enzo Giancarli, presente alla cerimonia.

La proiezione del filmato sul passaggio del fronte nel 1944, curata da Giuseppe Santoni anche tramite riprese dell’epoca tratte da cineteche tedesche ed inglesi, e una degustazione del verdicchio “Santa Barbara” e di dolciumi barbaresi hanno felicemente chiuso la manifestazione.

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