“La Vigor e Senigallia mi hanno dato tanto, qui ho giocato, ho messo su famiglia e sono rimasto a vivere. Certo, accettare l’incarico di allenatore non è stata una scelta facile, la situazione non è rosea (penultimo posto in classifica) ed è comprensibile un po’ di abbattimento psicologico in una squadra così giovane. Ma alla fine ho deciso di dire sì a questa sfida difficile, ma pure stimolante“.

A parlare così è Marco Alessandrini, nuovo allenatore della Vigor Senigallia da martedì 8 ottobre, presentato venerdì 11 allo stadio “Bianchelli”.

Alessandrini, senigalliese d’adozione dopo aver giocato nella Vigor dal 1974 al 1981, prima di intraprendere una lunga ed apprezzata carriera da allenatore tra i professionisti (lo scorso anno, per un paio di partite, ha guidato pure il Gubbio in serie B), entra poi nel dettaglio tecnico: “almeno inizialmente, non ci saranno stravolgimenti tattici che creerebbero ancor più confusione – evidenzia – quello che proverò a dare sono un’identità ed un gioco. Riguardo i giocatori, ne conoscevo già alcuni avendo visto dal vivo la Vigor contro la Sambenedettese (sconfitta per 2-3 ad inizio settembre). Certo, servirà tempo per trovare gli automatismi giusti“.

Il presidente Valentino Mandolini torna sulla scelta di esonerare Trillini, e sul conseguente incarico al neomister, esprimendosi così: “ringraziamo il vecchio allenatore e il suo staff (non ci sono più nemmeno il vice Venturini e – già da settembre – il preparatore atletico Dobloni), che avevamo scelto con convinzione. Ultimamente però le cose non andavano bene, c’era troppo scoramento nei giocatori. Bisognava cambiare subito, o sarebbe stato tardi. Lo abbiamo fatto optando per Alessandrini, con cui intraprendiamo un percorso che spero possa durare anche oltre questa stagione“.

Per adesso non ci saranno rinforzi sul mercato, decisione condivisa tra il nuovo allenatore, la dirigenza e lo sponsor Cantarini.