Prevenire è meglio che curare: vale anche per gli incidenti?
E, allora, ecco una debita segnalazione
Questa volta la voce è quella di un nonno. E dal momento che lo sono io pure, credo di non incorrere però in un conflitto di interessi, (se anche così fosse nessuno oggi ci farebbe caso visto che oggi è di moda), utilizzando la stampa come cassa di risonanza.
Ed allora per evitare che magari poi si cada in un “Se me lo dicevi prima” come cantava il bravo Enzo Jannacci, cerco di anticipare un possibile incidente, raccontando il fatto. Le foto ricevute via mail e che allego, già parlerebbero da sole. Se poi diciamo che la location di queste “anfore” esposte a cielo aperto, alla luce del sole, alle intemperie e a chi vuole metterci le mani dentro, è l’uscita (lato ex cinema Rossini) della scuola Pascoli. Si può comprendere, quindi, la preoccupazione di chi mi ha inviato la lettera.
Una scatola aperta contenente dei fili (che si presumono siano elettrici), sotto l’acqua piovana che in questi giorni è caduta con abbondanza, contigua ad una scuola, indubbiamente fa riflettere. Si sa bene la curiosità dei bambini, della loro imprevedibilità nei giochi e che toccano di tutto.
Voglio sperare che i fili non siano allacciati alla linea elettrica, protetti dal solo isolante, ma certo è che se si è studiato e stabilito che le scatole debbono avere un coperchio che chiuda il tutto a garanzia della sicurezza, ciò deve essere assolto, tanto più vista la vicinanza con un complesso scolastico.
Anche perché è come trovare un residuato bellico e lasciarci giocare dei bambini, ritenendolo inoffensivo, senza aver chiamato gli artificieri. Dove sta la certezza se non in una linguetta, nel residuato bellico, o in un coperchio che non c’è sulla nostra scatola scoperta? Saranno pure fili innocui perché non ancora allacciati alla linea elettrica e quindi senza corrente, come potrebbe essere innocuo quel residuato bellico di cui parlavo.
Ma la garanzia della sicurezza è tutta nelle mani e nel benestare di un “addetto ai lavori”? E qui, inizialmente, l'”addetto ai lavori” aveva messo il coperchio, segno evidente che per una ragione tecnica, deve stare e rimanerci!
Del resto, come si vede nella foto, più che una scatola contenente dei fili, sta diventando un cestino di rifiuti per gli immancabili ineducati.
Credo opportuno quindi avvisare, con questa mia, chi di competenza, affinché rimedi con un nuovo coperchio, provvedendo a chiudere questo possibile veicolo di pericolosità, riconsegnando un po’ di tranquillità ai genitori dei bambini della Pascoli.
però qualcuno che deve almeno controllare ci deve essere!
è dove è finito?
fa finta di niente?
oppure gli hanno detto di non vedere perchè non ci stanno i soldi di sistemare ste cose?
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