Primo Consiglio Comunale autunnale per Senigallia
Cadono le foglie, calano le temperature e la nebbia, anzi persiste: l'autunno, in politica, è una stagione perpetua
Dopo le solite procedure ufficiali tra cui l’appello per il controllo del numero legale, il Presidente Monachesi dichiara aperta la seduta con i 60 minuti destinati alle interrogazioni ed interpellanze. Quello che subito si nota sono le numerose assenze. Del resto comprensibili! Si riprende dopo le ferie e come se ciò non bastasse, pure di lunedì!
Il primo iscritto a parlare ed a cui viene data la parola è REBECCHINI che in assenza giustificata del Sindaco per impegni istituzionali, gira la domanda al Vice-Sindaco Maurizio Memè: “Questo Consiglio Comunale si è espresso più volte ed in vari modi e con approvazioni di Ordini del Giorno, commenti, delibere e quant’altro contro la Direttiva Bolkestein e in particolare per cercare di respingere quel tentativo che voleva far mutare il panorama delle concessioni balneari attuale, con il rischio che poi queste concessioni potevano andare in concessione a gruppi multinazionali. Poi come Consiglio Comunale abbiamo detto più volte che era necessario mantenere la conduzione famigliare e quindi quelle imprese che avevano già lavorato, investito nella nostra città, ma non solo. Io parlerei dell’intera costa adriatica, perché la conduzione degli stabilimenti balneari è pressoché analoga. E questa è la situazione e la posizione che abbiamo mantenuto in maniera unanime non come Consiglio Comunale. Adesso lego una novità, purtroppo, una novità che mi preoccupa molto. In un articolo dell’altro giorno, firmato proprio dal Presidente Monachesi, però l’ha firmato penso in qualità di Presidente del suo Sindacato Bagnini e SIB, leggo con preoccupazione di una nuova proposta del Governo. Proposta lanciata dal Sottosegretario Pierpaolo Baretta. Questa proposta prevede la vendita di parte della spiaggia. Io allora credo che sia necessario di stoppare immediatamente questa proposta. Le spiagge devono restare di proprietà pubblica e non bisogna approfittare dell’attuale situazione economica per assestare un altro colpo al pubblico per favorire altre varie speculazioni. Io penso che anche i bagnini siano d’accordo ed i loro sindacati su quanto ho detto ed allora faccio un appello all’Amministrazione, perché si esprima al più presto contro questa sciagurata proposta, perché se il Sottosegretario ha fatto questa proposta vuol dire che è stata elaborata in qualche “Palazzo” romano, ed allora questa proposta di vendita della spiaggia non deve andare avanti, e quindi la rivolgo all’Amministrazione…. Io penso che questa proposta di vendita debba essere bloccata immediatamente e la spiaggia non vada venduta. Grazie.”
A rispondere è MEME‘: “…solo per dichiarare che in questo clima di incertezza politico, giusta è la preoccupazione, però mi sembra che l’effetto puntuale ancora sia un po’ in altomare. Quindi la dobbiamo monitorare bene, dobbiamo fare attenzione ai passi successivi anche se la riflessione chiaramente è una riflessione puntuale e che potrebbe innescare una situazione di grande disagio proprio per i nostri imprenditori balneari qualora il Governo intendesse procedere su questa via.” Nella controreplica Rebecchini afferma di prendere atto della risposta.
A questo punto è la volta di PERINI che rivolge anche lui l’interrogazione al Sindaco sul Problema Sacelit-Italcementi: “La mia interrogazione, il mio quesito è… per ribadire in ambito consiliare quanto ho già espresso nella Commissione Urbanistica quando abbiamo parlato su richiesta dei colleghi Mancini, Rebecchini, Battisti, del problema Sacelit-Italcementi. Su quel comparto, su quell’importante progetto che in questo momento è sospeso e sul quale grava una procedura nella quale i vari creditori coinvolti dovranno trovare un accordo. Non è mia intenzione ritornare sugli errori commessi nel passato da nessuna parte, credo che la situazione sia chiara e come ho detto in Commissione è chiara già nel momento in cui venivano venduti i mq. commerciali a 6.500 € . Quello che dissi in Commissione questa sera ribadisco al Vice-Sindaco è che la Politica deve in qualche maniera deve prendere in mano la patata bollente, e quindi io chiedo qui in Consiglio come ho chiesto in Commissione se l’Amministrazione ha intenzione di intervenire sugli Oneri di Urbanizzazione a suo tempo previsti. Grazie“.
A rispondergli invece, non è il Vice-Sindaco bensì CERESONI: “… Il tema che lei pone e che abbiamo fotografato circa due settimane fa nella Commissione Consiliare è un tema che ci interessa particolarmente perché l’area Sacelit-Italcementi ci presenta un luogo strategico per collocazione e per funzioni future di cui potrà essere oggetto di destinazione. Ad oggi l’Amministrazione Comunale ha preso atto dell’impasse in cui il cantiere si è ritrovato per una crisi di tipo prettamente finanziaria e sappiamo che l’impresa afferente, il sig. Lanari, ha chiesto l’avvio di una procedura di concordato preventivo rispetto alla quale siamo in attesa di capire gli esiti. Ovviamente come Amministrazione Comunale auspichiamo che non si arrivi ad una procedura di fallimento, ma questo auspicio è fondato esattamente solo nell’interesse pubblico che questo Ente ha rispetto a tutta l’area, perché una procedura di fallimento significherebbe definitivamente collocare quell’area in uno stato di non utilizzo, di degrado, completamente privata come lo è oggi, per molti, molti anni. In modo diverso il concordato preventivo potrebbe aprire uno spiraglio, intanto per definire chi sarà l’interlocutore dell’Ente Pubblico, ripartendo dagli strumenti urbanistici approvati ed eventualmente avviando un tavolo, intanto con la Città, intanto con il Consiglio Comunale, e ovviamente anche con l’interlocutore privato che avremo di fronte. Noi, Consigliere, abbiamo una strategia che si fonda su tre fasi: una fase di brevissimo termine ed è quella appunto di operare affinché la procedura di fallimento non interessi quell’area e parlo appunto di area perché il nostro interesse è collegato all’interesse pubblico dell’area. Ovviamente abbiamo anche l’interesse di mettere in assoluta sicurezza quell’area rispetto al manufatto della ciminiera il cui piano d’area prevedeva la possibilità di essere mantenuta e restaurata. Con una istanza da parte del NOE che è intervenuto credo su un esposto da parte dei cittadini, c’è stata una verifica sulla tenuta statica di quel manufatto ed a oggi sappiamo che quel manufatto non è nelle condizioni di garantire la sicurezza per la pubblica incolumità. Ci siamo quindi attivati con il piano di caratterizzazione, Consigliere, che è un procedimento che effettua un’investigazione per capire se il materiale di cui è fatto quel manufatto è materiale contenente amianto. perché per metterla in sicurezza con la procedura di demolizione dobbiamo decidere quale sarà la demolizione più congrua rispetto al materiale di cui la ciminiera è fatta, rispetto anche allo stoccaggio dei rifiuti che ovviamente si produrranno. Ovviamente sul tema della ciminiera rimane in piedi la riflessione della possibilità che il diritto edificatorio di realizzare un manufatto a ricordo, a simbolo di luogo industriale di questa Città, un luogo di lavoro, un luogo di malattie, un luogo che ha portato comunque in questa Città una centralità sicuramente sociale economica e poi successivamente ambientale, anche sanitaria. Poi la nostra strategia, invece, vive di una seconda tappa: la necessità di sviluppare nelle more di un progetto attuativo che restituisca l’area completamente nella sua fruibilità alcune scelte tali per cui il prossimo anno, nella stagione estiva vedrà per esempio il sottopasso pedonale di Via Mamiani completato, e quindi quel collegamento tra corso 2 Giugno, via Carducci e via Mamiani e quindi il sottopasso ferroviario, ovviamente è un auspicio che facciamo, un impegno che prendiamo, un impegno che non dipende solo da noi, ma dipende anche da una serie di snodi di tipo finanziario e di tipo bancario. Altro tema che ci interessa nel medio termine, è quello di sistemare meglio, a destinazione pubblica, l’area di parcheggio, che viene utilizzata soprattutto nel periodo estivo e che ovviamente ci teniamo a presentarla in modo più decoroso per la prossima stagione. Da ultimo, Consigliere, abbiamo la strategia di lungo termine, quella che ricordavo prima. Definire bene e con chiarezza, chi sarà il nostro interlocutore per ripartire dal piano d’area approvato, ripartire dal piano di lottizzazione approvato, ripartire dalla convenzione sottoscritta dalle parti e in questo caso verificare se ci sono le condizioni per migliorare rispetto a questi strumenti urbanistici i punti di debolezza presenti, perché sicuramente ve ne sono, e mantenere i temi dell’interesse pubblico. Primo fra tutti lo dichiaro perché so – su questo c’è una bella riflessione pubblica – che è in atto il mantenimento della destinazione pubblica dell’area più vicina al porto, che è un luogo che pensiamo deve essere piazza, una piazza di fronte all’acqua, una piazza quindi destinata alla proprietà pubblica ed alla finalità pubblica.”
Nella dichiarazione Perini si dice: “Posso dire parzialmente soddisfatto, perché sono condivisibili i temi toccati di utilizzare nel breve termine quell’area per un parcheggio che faccia fronte alle esigenze estive, la riapertura del sottopasso credo che le siano state volte a lei ed al vice-sindaco almeno in una decina di interpellanze su questo sottopasso che doveva essere riaperto ed invece da diverse estati rimane chiuso. Il tema della ciminiera, mi permetto di dire, credo andrebbe mantenuto, perché presenta comunque una parte della nostra storia e la storia non si cancella mai. Non sono invece soddisfatto, quindi la media sulle due cose, sul discorso degli Oneri, perché io capisco che chi ha un ruolo di Amministrazione della Città debba essere cauto nell’esprimere dei giudizi. Spero di aver letto bene le sue parole ed io sarò ancora più chiaro. Se la città di Senigallia, se l’Amministrazione tiene davvero a quell’area e intende evitare in maniera concreta che quell’area conosca una situazione simile a quella che ha conosciuto con il Navalmeccanico, con quei mostri di metallo che solo qualche mese fa si è riusciti a far andar via dal nostro territorio, la nostra Amministrazione si deve mettere in gioco. Quindi, quando lei dice, verificheremo con l’interlocutore una volta individuato, quali saranno le condizioni partendo da quanto sottoscritto, è ovvio che i patti vanno rispettati, io spero che in quella sede, il tema degli Oneri di Urbanizzazione, nell’ottica più ampia del progetto, vengano rivisti in maniera importante…”
La parola, a questo punto viene concessa a RIMINI a cui sta a cuore la: “… rotatoria provvisoria posta sopra il ponte che dovrà essere abbattuto di via Giardino che congiunge provvisoriamente e poi definitivamente congiungerà via Giardino con la strada provinciale Sant’Angelo, poiché essa versa, come dalle molte segnalazioni pervenute al sottoscritto ed attraverso un sopralluogo effettuato dal sottoscritto, in condizioni veramente non idonee a mio avviso. Non idonee, perché? perché non vi è un’illuminazione; anche se provvisoria, non è ben chiara la segnaletica, anzi è quasi del tutto assente e quindi vi è il pericolo di eventuali incidenti stradali, come accaduto in precedenza quest’estate. Io capisco e posso immaginare anche la risposta che riguarderà la Società Autostrade, che il Comune non ha risorse ecc. ecc. Queste cose più o meno le sappiamo tutti. Il problema è che in un caso come quello, va imposta una riorganizzazione, una messa in sicurezza, una messa a norma. Credo che sia importante anche l’illuminazione … debba essere messa anche al centro della rotatoria anche con un palo provvisorio… un vicolo cieco… non si vedono gli svincoli … Chiedo quindi una sollecitazione immediata prima che la situazione peggiori. Grazie”.
A rispondere è logicamente MEME‘: “Prendo proprio l’occasione dell’interrogazione del Consigliere Rimini per segnalare in pratica, che stiamo anche noi come Amministrazione, monitorando la rotatoria di Strada del Giardino, che poi è una rotatoria provvisoria, come ricordava il Consigliere, per effetto del cantiere della Soc. Autostrade ed abbiamo più di una volta informatola Direzione Lavori di Soc. Autostrade di ripassare la segnaletica orizzontale proprio per aumentare il grado di sicurezza dell’incrocio. Ci attiveremo ulteriormente, sempre con Soc. Autostrade per far potenziare i dispositivi che mettano in risalto le traiettorie e chiaramente le indicazioni puntuali. per quanto riguarda l’illuminazione pubblica non è semplice, perché già l’abbiamo in pratica analizzata in modo approfondito in quanto non ci sono, almeno in una distanza abbastanza ragionevole, punti di allaccio all’energia elettrica. Dovremmo fare una richiesta puntuale di allaccio all’Enel proprio sul posto e questo, come si può ben capire, non è proprio semplice. però anche questo diremo alla Soc. Autostrade come di posizionare della segnaletica lampeggiante, magari questo lungo le traiettorie che potrebbero garantire la sicurezza durante il transito dei mezzi…. Grazie”
Sottolinea Rimini, come la provvisorietà durerà come minimo per altri due anni, quindi chiede una sollecitazione delle richieste già fatte.
SARDELLA nel suo intervento pone il dissesto del manto stradale della Strada delle Saline e di quello di via Cellini: “… hanno manifestato in questi ultimi tempi spiccata pericolosità. In quest’ultima ci sono stati, se non sbaglio nel giro di 15 giorni, tre o quattro incidenti stradali, fortunatamente non con feriti gravi, però. In qualche misura, a mio parere, anche da ricollegare allo stato di estremo degrado in cui versa quella strada che la rende oggettivamente strada pericolosa per motorini e biciclette. Allora io chiedo, non ricordo se questa estate di aver letto di un possibile finanziamento per la sistemazione di quelle due arterie, comunque sono arterie importanti per la viabilità cittadina. Volevo quindi maggiori delucidazioni… Grazie“. A rispondere è di nuovo MEME‘: “Per quanto riguarda le due strade in oggetto sono stati in pratica chiesti due finanziamenti pubblici puntuali nell’ambito della sicurezza stradale messi a disposizione anche dalla Regione Marche in un progetto più ampio, diciamo di tipo nazionale, e noi abbiamo proprio chiesto il finanziamento per il rifacimento del fondo stradale della Strada delle Saline, dalla rotatoria con via Tolomeo fino all’incrocio con la SS Adriatica e un altro progetto l’abbiamo realizzato e già deliberato in Giunta proprio per chiedere il finanziamento di via Cellini nel tratto che va dall’incrocio con l’Ospedale Civile fino alla discesa, in pratica, con l’incrocio di via Belardinelli e la nuova rotatoria. Questo perché siamo pienamente consapevoli che questi due tratti di strada, altamente frequentati soprattutto in condizioni meteo come quelle che andremo ad affrontare ovvero sia dell’inverno, ci costringono sistematicamente alla chiusura delle buche, però senza togliere il pericolo più globale che è derivato dal fondo stradale stesso. Ci stiamo lavorando, è chiaro che le risorse del nostro bilancio non ci permettono di fare questo tipo di intervento, perché questo intervento, per essere funzionale e duraturo ha bisogno anche del sottofondo, perché altrimenti i mezzi pesanti potrebbero ri-deteriorare il tutto in breve periodo e quindi ecco che abbiamo chiesto proprio un finanziamento ad hoc alla Regione e speriamo che la Regione stessa nell’ambito della ripartizione dei fondi prenda in seria considerazione di finanziare i nostri progetti…Grazie“.
Sardella nella controrisposta chiede ulteriori lumi sulle ripartizioni e in base a come verranno definite le priorità, magari attraverso una risposta scritta.
Per questa volta sembra che l’ora sia composta di 30 minuti che sono sufficienti a far fronte alle interpellanze ed interrogazioni, non essendoci nessun altro con argomenti da far presente. Evidentemente a Senigallia i problemi sono stati tutti risolti.
Però c’è l’immancabile richiesta di sospendere la seduta per una decina di minuti per permettere una riunione dei Capigruppo. Sospensione che servirà poi a modificare l’ordine di sequenza degli OdG come previsti dall’Agenda.
Secondo quanto ascoltato, io seppur un mangiapreti, devo dire, sempre a mio avviso, che l’unico OdG, di un certo interesse, forse ha riguardato quello in cui si dibatteva sull’ “Attivazione di un comitato di promozione per il turismo religioso per Senigallia e le Valli del Misa e Nevola” .
Per quelli di natura economica e di bilancio, visto il mare in cui sta navigando la barca del Governo centrale, è “stata rimandata” a tempi migliori se ancora ci sarà un governo e se si deciderà qualche cosa.
Sugli altri argomenti, tanta pazienza e tanta comprensione, non solo in fatto di oratoria, ma anche in una carenza nel saper leggere. Sulla utilità poi degli argomenti, stendo il classico velo pietoso. Aver cominciato i lavori alle 17,45 ed averli terminati alle 20, 55 la dice lunga…
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