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UDC Senigallia, Turismo religioso: crediamo nel valore delle idee

Perini: "Le cifre ipotizzate sono importanti e tutto dipende dalla buona volontà dei soggetti coinvolti"

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Maurizio Perini

Senigallia sarà il primo comune delle Marche ad adottare un Ordine del giorno in cui il turismo religioso diventa un cardine dell’offerta turistica del territorio: Così il Consigliere dell’UDC di Senigallia Maurizio Perini sulla proposta formulata dal gruppo consigliare e accolta dai capigruppo di Pd, Pdl, Sel e Vivi Senigallia.

Abbiamo elaborato tale proposta che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale del 30 settembre, tenendo in considerazione – spiega la Coordinatrice del Partito, l’avv. Francesca Francesconi le specificità del territorio di Senigallia e la sua naturale collocazione allo sbocco delle Valli del Misa e del Nevola. Si tratta di territori ricchi di storia e di tradizione, con luoghi di culto da sempre molto visitati e mete di pellegrinaggi e sui quali si trovano edifici a cui è possibile dare una nuova collocazione urbanistica ed economica, in un senso ricettivo per questa tipologia di turismoc che è, com’è noto, in fortissima fase di espansione.

Non a caso, proprio in questi giorni per le vie delle città della costa marchigiana sono comparsi i manifesti dell’Università di Rimini, che a breve attiverà il corso di Scienze religiose con indirizzo proprio attinente al turismo religioso.

Un fatto questo – spiega Perini – che conferma la bontà della strada intrapresa dalla nostra città; è chiaro infatti che se una Università investe le proprie risorse su questo settore ciò significa che ci sono reali possibilità di sviluppo.

Il modello al quale guardiamo e su cui cercheremo di dare concreta attuazione all’OdG è quello del Consorzio Turistico per la promozione del turismo religioso nato 5 anni fa a Napoli.

Partendo dall’esperienza del Capoluogo partenopeo e della Provincia, con opportuni adattameti alla nostra realtà territoriale, intendiamo far sì che l’Amministrazione, svolgendo quella funzione di regolatrice e proponente, dia vita ad un Comitato in cui (attorno ad un tavolo di cui dovranno far naturalmente parte le diverse Diocesi interessate, le Associazioni, gli operatori turistici, le Cooperative , i Tour operator) si definiscano politiche di breve e medio periodo per far conoscere, promuovere e migliorare l’offerta turistica della città di Senigallia.
L’intento – prosegue la coordinatrice Francesconi – è quello di fare di Senigallia un centro ricettivo ed organizzativo dei flussi legati al cd. Turismo esperienziale; un turismo che copre soprattutto quelle fasce dell’anno definite di bassa stagione e che da sempre costituiscono un problema per la città.

Le cifre ipotizzate sono importanti e tutto dipende dalla buona volontà dei soggetti coinvolti, considerando tra l’altro che questa iniziativa per ora non avrà alcun impatto sulle casse comunali (in altre parole sarà a costo zero per le finanze del Comune di Senigallia e dunque per i cittadini) e dunque a maggior ragione occorre che tutti mettano a disposizione il proprio know how, le proprie idee, la propria voglia di fare rete e stare insieme per il bene del territorio.

Nessun Assessorato dunque sarà escluso dal porre in essere politiche di favore del turismo religioso, dall’Urbanistica, per cui la ricettività di questo genere dovrà costituire elemento premiale nelle fasi di riqualificazione, alla Cultura e alla Consulta, la quale con grande impegno e con poche risorse da anni mette a disposizione dei turisti eventi di alto livello.

Intravediamo – conclude Perini – opportunità di lavoro per i nostri ragazzi, nuove possibilità di fare impresa, sviluppo sostenibile per la città, riqualificazione degli edifici ora in abbandono, riscoperta della nostra tradizione.

Un passo importante è sicuramente il passaggio in Consiglio, ma la sfida comincerà un istante dopo, quando tutte le forze della città, politiche, economiche, sociali e culturali dovranno mettersi in moto per fare di questo il tanto atteso 4° evento.

Commenti
Ci sono 3 commenti
Giuseppe Trespidi 2013-09-29 11:09:20
Le idee innovative fan sempre fatica ad affermarsi. Penso però che questa che propone il Consigliere UDC Maurizio Perini debba non solo essere approvata dal Consiglio comunale ma dall'intera città che, come molte altre, ha bisogno di rilanciare concretamente e qualitativamente l'offerta turistica.
O. Manni
Paul Manoni 2013-09-29 16:57:51
L'unico o per lo meno più probabile motivo per cui un turista "religioso" dovrebbe visitare Senigallia, è il fatto che la città ha dato i natali a PIO IX. Valuterei questa proposta del Perini sulla base delle presenze 2012 o 2013 al Museo di quest'ultimo, se può servire veramente a rilanciare un turismo di quel tipo. Quanti visitano il museo? Se sono entrate 5000 o 6000 persone, penso che valga la pena potenziare l'offerta per turisti "religiosi". Se invece nell'arco di 12 mesi, ad entrare nel museo sono state 200 o 300 persone in tutto, DE CHE STAMO A PARLA??? Oltretutto quel "per ora", ben piazzato nel comunicato quando si parla dell'iniziativa che non avrà ripercussioni sulle casse comunali, desta moltissime perlessità. Alla fine, toccherà mica al cittadino "Pantalone" finanziare qualche ristrutturazione, qualche mostra, o chissà quale altra "magia" per rilanziare questo finora deludente "turismo religioso"? Non vorrei che dopo l'archiviazione del progetto "Orti del Vescovo", che faceva ricadere sulle casse di Regione e Comune (Pantalone, il solito) la ristrutturazione di un'area che sta cadendo a pezzi di proprietà della Diocesi, e dopo che la stessa Diocesi ne avrebbe ricavato ben 40 appartamenti che rimanevano di SUA proprietà, alcuni politici "zerbini" nei confronti della curia, avessero deciso di riparare in qualche modo, dirottando quattrini verso il "turismo religioso". No perchè a ben vedere, questo tipo di turismo lo auspicavano anche i cittadini anconetani durante il Congresso Nazionale Eucaristico. Il Presidente della Regione del "modello Marche", più la Provincia e vari comuni, stanziarono fino ad 11 milioni di euro per una settimana all'insegna della papolatria. Il risultato fu che di folle di pellegrini, nemmeno l'ombra. Turisti che avrebbero dovuto rilanciare l'economia cittadina, idem. L'unica cosa che accadde fu il volo delle Freccie Tricolore, che insieme al loro cherosene ed ai loro fumogeni, bruciarono quei 11 milioni di euro. Tour operator...Ma non fatemi ridere!
libero 2013-09-29 21:31:48
il turismo religioso ha bisogno di grandi opere d'arte, come a Roma oppure di "miracoli", che qui però non si avverano ...
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