Si profila probabilmente la ennesima incompiuta a Senigallia. Il grande progetto “Orti del Vescovo”, che ha permesso al sindaco Mangialardi di rilasciare le solite dichiarazioni auto-celebrative, sarebbe naufragato.

Non ci sarebbero i fondi necessari. Se la notizia dovesse essere confermata, si tratterebbe di un sonoro schiaffo alla credibilità dell’Amministrazione comunale. Sparirebbe così il progetto tanto sbandierato di decine di appartamenti di edilizia residenziale pubblica (valore dell’operazione di circa 15 milioni di euro) che vedeva coinvolti il Comune, la Curia, l’Istituto di sostentamento del clero e la Fondazione Città di Senigallia.

Sparirebbe così anche il progetto di dar vita al centro per l’infanzia . Se così fosse l’unico risultato fino ad ora ottenuto dalla pubblica amministrazione sarebbe quello di aver fatto inopportunamente smantellare la bocciofila sul lungofiume, un centro di ritrovo per anziani e meno anziani con una fortissima valenza sociale. A questo punto è bene che il sindaco chiarisca con la città se la notizia del “naufragio” di questo grande progetto sbandierato come il più qualificante dell’azione amministrativa in campo urbanistico è fondata oppure no.

Le parole recenti di Mangialardi: ““Stiamo parlando di una delle riqualificazioni più strategiche per il nostro centro storico”. Ne stiamo ancora parlando sindaco? E ancora: che fine farà il progetto (legato agli “Orti del Vescovo”) di riqualificare via Cavallotti e piazza del Duomo che avrebbero dovuto essere ripristinate totalmente nel manto dissestato e pericoloso? Dopo il caso ex Sacelit e la pantomima di una complanare inaugurata con tanto di fotografi e telecamere senza ancora aver realizzato le uscite, si profila l’ennesimo caso di incapacità progettuale. Forse sarebbe bene, prima di rilasciare interviste e auto-celebrare se stessi, assicurarsi della fattibilità delle grandi opere.