Lettera aperta per riflettere sugli abusi alcolici e sulle possibili conseguenze
L'Avv.Canafoglia risponde al genitore che ha contestato una multa al figlio sorpreso con la Vodka
Caro Genitore,
anche io sono genitore ed ho avuto modo di leggere sul giornale una notizia pubblicata sulla cronaca di Senigallia, secondo cui Lei sarebbe ricorso al Giudice di pace di Senigallia contro una multa di € 50 elevata dai vigili di Senigallia per aver trovato Suo figlio sedicenne con una bottiglia di vodka nello zaino.
Non conosco il motivo del suo ricorso e mi auguro che Lei stia contestando l’accertamento nella sua fondatezza e quindi per contestare che Suo figlio, un ragazzo di 16 anni, girava con una bottiglia di vodka da bere liberamente. Altri argomenti diversi dall’estraneità di Suo figlio a tale fatto mi appaiono difficili da capire.
Se invece Suo figlio avesse avuto con sé la vodka, mi piacerebbe sapere se Lei ha rifilato a Suo figlio qualche sano ceffone nel primo momento di rabbia e poi abbia parlato con lui per capire per quale motivo girava con tale superalcoolico nello zaino.
In questi giorni ho prima vegliato presso la camera mortuaria e poi accompagnato al cimitero Francesco Saccinto, un ragazzo che avrebbe compiuto 15 anni la prossima domenica 22 settembre.
Vuole sapere il motivo? Glielo dico subito: un signore, se così si può definire, ha ritenuto bene di mettersi al volante di un autocarro con un tasso alcolico elevatissimo ,e quindi travolgerlo e lasciarlo esanime sul ciglio di una strada.
Le sembra questo un buon motivo per dare un ceffone a Suo figlio e fargli capire che l’assunzione di alcool fa male, specie ad un minore ed a volte può causare tragedie ?
Ma se questo non bastasse Le ricordo alcuni dati: negli incidenti stradali in Italia in media muoiono 3.000 persone l’anno, 300.000 l’anno restano ferite di cui 20.000 restano disabili.
Spesso causa di tale carneficina è proprio l’assunzione di alcool. Ritengo che questi siano validi motivi per pensare al Suo ricorso ed alla vodka nello zaino di Suo figlio.
Credo che ognuno di noi, soprattutto noi genitori, deve riflettere, senza rimandare ad altri , la “società” per esempio, sui comportamenti autolesionisti dei nostri figli e ricordarci dei nostri obblighi educativi.
Forse è opportuno che Suo figlio pianga oggi, perché Lei lo ha punito per la vodka e gli ha anche mollato un ceffone per imprimergli nella sua memoria che non deve più farlo (poi cerchi di capire perché lo ha fatto), piuttosto che domani piangere Lei ed i Suoi familiari ed amici o vedere una Chiesa piena di ragazzi in lacrime di fronte alla bara di un loro compagno e dover loro spiegare il motivo per cui si muore a 15 anni, perché un altro ha deciso quel giorno di guidare dopo aver ingerito “liberamente” alcool.
Rifletta insieme a me, magari ritiri quel ricorso, parli con Suo figlio e faccia lui capire che ci si può divertire anche senza sballarsi e senza bere vodka.
Dimenticavo, se è libero mi permetto di invitarLa domenica 22 settembre a Corinaldo, dove con i genitori di Francesco ed i suoi amici festeggeremo quel compleanno al quale il Saccio (così lo chiamavano) non potrà soffiare sulle candeline della sua torta, ma resterà dentro di noi con quel sorriso che stregava.
Venga con Suo figlio e forse parlando con gli amici di Francesco ci capiremo meglio e Suo figlio potrà meglio capire che non c’è bisogno di vodka per divertirsi.
Mi scusi veramente la licenza che mi sono preso nei Suoi confronti, ma spero che capirà il mio stato d’animo di fronte alla Sua azione giudiziaria, ma soprattutto al messaggio devastante che essa produce.
da Avv. Corrado Canafoglia
questa riflessione merita un semplice Grazie!
Bisogna invece risalire alle cause di quel possesso di alcolici e punire i responsabili di eventuali inadempienze
complimenti anche alla redazione che da spazio a questi comportamenti virtuosi!
! DOBBIAMO INVOCARE NOI TUTTI.... UN'ALLEANZA EDUCATIVA: scuola, famiglia, istituzioni, ....... Tutti assieme perche e' gia' emergenza.
Differentemente non saremo più in grado di garantire quella sicurezza, quella serenitá - nella quale noi siamo cresciuti - che tutti ragazzi...la gioia del nostro futuro,... MERITANO per diventare uomini e donne. Grazie della pazienza della lettura e buona notte.
Se il motivo fosse quello di fare un aggancio con la brutta morte di Francesco lo troverei inopportuno, perchè se l'avvocato avesse ragione la bravata del giovane con la vodka, spero isolata, non può essere considerata come l'inizio di un'ascesa verso l'alcoolismo o peggio ancora verso una vita senza freni.
L'inconcepibile è il fatto che chi organizza la festa in questione "la notte della rotonda" o le "notti bianche" poi si metta a fare il moralista o addirittura le multe ai minorenni che cosi si chiamano in quanto la legge non gli considera maturi. Purtroppo queste feste che sono nate con buone intenzioni vanno cancellate (spiegando i motivi) dai vari programmi estivi. Qualcuno parla di ceffoni ma a chi...personalmete ho usato questo metodo (giusto) ma semmai prima e non a 16 anni. Le occasioni per bere se le trovino da soli e non siano gli "enti" ad organizzargliele. Sono arrivato a pensare che dietro a tutte le varie notti bianche ci siano perfino finanziamenti a.... non so chi sbaglio?? forse??
Vede sig. Corrado, questo e' un paese che ha subito un lento e costante attacco all'istituzione famiglia minandone i valori ed i compiti.
Per non parlare della società, da noi tutti costituita. La famiglia e' stata lasciata sola nel suo compito fondamentale: educare.
Per quanto riguarda il ricorso, lasciamolo al buon senso del genitore, e' un fatto di rispetto.
Devastanti sono i messaggi e gli esempi che tutti i giorni bombardano i ns giovani non la scelta di un genitore, anche se sbagliata.
In ogni caso prendere le difese di un figlio beccato con nello zaino una bottiglia di vodka è deleterio e poco educativo. Quindi Avvocato, Le giunga tutta la mia solidarietà e condivisione di opinioni che nella Sua bellissima lettera esprime molto chiaramente.
Se vogliamo confrontarci seriamente, parliamo di scuola, di associazioni sportive ( io ho frequentato da bambino centri sportivi di una certa rilevanza, vi garantisco che fino all'età di 14 il ragazzo accedeva a tutti i fondamentali dello sport senza priorità agonistiche, adesso.....quando ho portato mio figlio ad una scuola calcio a 6 anni, mi hanno detto non ha la componente agonistica giusta ) e' un piccolo esempio ma dovrebbe far riflettere.
La formazione e l'educazione dei ragazzi ripeto, dovrebbero essere le priorità di una società civile avanzata, così non è ...almeno a mio modesto avviso.
Ecco, che cosa ne pensate? Come si riesce a fare bene i genitori in questo contesto??
È necessario lo sforzo di tutti, mi creda io non sono tenero con i giovani ma, in questo contesto, li considero vittime dei ns errori, questa e' la ns società i ns figli la subiscono. Fatte salve le eccezioni, come sempre.
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