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Marche, Gian Mario Spacca interviene sul nuovo anno scolastico

"I miei auguri di buon lavoro a studenti, famiglie, docenti, dirigenti e personale tecnico amministrativo"

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Gian Mario Spacca

L’anno scolastico che si apre domani è speciale per tanti. Lo è per le bambine e i bambini che iniziano il loro importante cammino nel mondo della scuola. A loro rivolgo un saluto speciale, carico di affetto.

Lo è per le studentesse e gli studenti che inaugurano un nuovo ciclo scolastico: il primo giorno di scuola media o superiore sarà per loro un’emozione straordinaria. Lo è per tutti i docenti, in particolare per coloro che sono usciti vincitori dal concorso che si è recentemente concluso. Mi è capitato, su facebook e su twitter, di leggere le parole cariche di commozione di chi, precario da una vita, ha firmato l’agognato contratto a tempo indeterminato per una cattedra.

Non posso che congratularmi con tutti loro per aver coronato finalmente il sogno di dedicarsi all’insegnamento, mestiere affascinante e carico di responsabilità, con la sicurezza di un posto fisso. Allo stesso tempo rivolgo un pensiero di vicinanza a chi, al contrario, tornerà in cattedra ancora nell’incertezza della precarietà. Lo è per i dirigenti scolastici chiamati ad un nuovo impegno di responsabilità. Lo è per il personale Ata, da sempre vicino a docenti e ragazzi per il buon funzionamento della scuola.

Il ritorno sui banchi, per 217.143 ragazzi marchigiani, è accompagnato dal grande impegno della Regione per rendere la formazione migliore e sempre più accessibile. La crisi economica colpisce ancora molte famiglie e così prosegue l’azione della Regione per il sostegno agli studi. Per l’anno scolastico 2013/2014 sarà garantita la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo con circa 1,2 milioni di euro per gli studenti con reddito familiare ISEE non superiore a 10.632 euro.

Stiamo inoltre realizzando un progetto molto ambizioso per superare le barriere informatiche, in linea con lo spirito e gli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana per la scuola. Il bilancio regionale ha già impegnato 590mila euro per avviare in una rete di tre istituti secondari di secondo grado l’adeguamento degli ambienti di apprendimento alle esigenze della società dell’informazione e della comunicazione. Ulteriori 800mila sono stati assegnati dal Ministero dell’istruzione per la formazione di classi 2.0 e per l’attivazione di centri scolastici digitali nelle scuole di montagna. Altro tema che abbiamo particolarmente a cuore è quello dell’alternanza scuola-lavoro.

La giunta regionale ha approvato le linee guida e nel prossimo anno scolastico finanzierà 7 progetti con un impegno finanziario di 338 mila euro. Circa 600 ragazzi delle scuole superiori avranno la possibilità di sviluppare le proprie competenze con formazione specifica, imprese simulate e presso aziende, fuori regione e all’estero. La Regione vuole così contribuire a ridurre uno dei gap che il nostro sistema di istruzione sconta rispetto a molti Stati europei dove la connessione scuola-mondo del lavoro è molto forte e dove si registrano minori tassi di disoccupazione giovanile.

Nuove tecnologie, collegamento con il mondo del lavoro e, ultima ma non ultima, la conoscenza delle lingue. A oggi sono state realizzate cinque edizioni dell’iniziativa English 4U, con una media di 750 allievi ad edizione per uno stanziamento di circa 1,2 milioni per ogni anno scolastico. Quest’anno ripeteremo con convinzione l’esperienza. L’inclusione è un altro valore aggiunto delle politiche per la scuola della Regione Marche.

L’italiano per alunni stranieri L2 è un intervento formativo che ha coinvolto ogni anno circa 700 allievi e le loro famiglie per uno stanziamento di circa 300.000 euro. Per quest’anno è stata già approvata la graduatoria delle scuole – o reti di scuole – che realizzeranno questo progetto. E’ anche grazie a queste azioni che nell’ultimo anno si è evidenziato un nuovo miglioramento del tasso di abbandono scolastico che nelle Marche è già oggi inferiore alla media nazionale e nell’ultimo anno è sceso di quasi due punti percentuali. Siamo al 13,1%. L’obiettivo del 15% in Italia entro il 2020 è stato già centrato nella nostra regione, ma possiamo traguardare, con un forte impegno, anche quello europeo del 10%.

In tutti i casi si tratta di interventi che fanno parte di un’unica strategia, quella che guarda alla scuola non solo come ad una palestra in cui si formano i cittadini di domani, ma anche come al luogo in cui si valorizzano i giovani individui di oggi, in cui far emergere le specificità di ciascuno ed educare al rispetto di quelle altrui.

Rinnovo i miei auguri di buon lavoro e di buon anno scolastico a studenti, famiglie, docenti, dirigenti e personale tecnico amministrativo.

da Gian Mario Spacca

Commenti
Ci sono 2 commenti
pie 2013-09-15 03:13:44
Peccato che la scuola sia stata smantellata!! Quella che dovrebbe essere uno dei pilastri più importanti di uno stato!!
pie 2013-09-15 03:16:13
P.S.LO STATO QUANDO LO SMANTELLIAMO???
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